Tra due settimane, il 31 ottobre, Leonor compirà 14 anni, e domani per la prima volta presenzierà ai Premios Princesa de Asturias, assegnati dalla Fondazione intitolata all’erede al trono di Spagna. Oggi la famiglia al completo è arrivata a Oviedo, che oltre ad essere la capitale delle Asturie è anche la città natale di Letizia. Per l’occasione la Reina ha riciclato un abito grigio (brand sconosciuto) abbinandolo assai opportunamente ad accessori burgundy; sempre charmant il Rey, cui va il nostro grato pensiero per ave evitato mocassini e nappine. Occhi puntati naturalmente sulla protagonista Leonor, in abito bianco con spolverino spigato; essendo l’unica a indossare un pardessous è un’immagine un po’ disarmonica rispetto al resto della famiglia, ma in generale graziosa. Mi piace di più l’Infanta Sofía con un abito color mandarino dal taglio molto interessante; a soli dodici anni ha ormai superato in altezza la sorella e tra poco svetterà sulla madre, confermando l’impressione che abbia ripreso la struttura fisica paterna. Veder crescere nei prossimi anni queste due ragazzine, assistere alla loro trasformazione in donne, sarà un’esperienza assai piacevole.
In serata il tradizionale concerto, alla presenza dei sovrani ma senza le figlie. Lui in abito scuro impiegatizio e un’espressione tra il soddisfatto e il rassegnato, lei wannabe rock in pantaloni neri, tacchi alti e top rosa pallido con bordo impiumato. Confesso di apprezzare qualunque cosa scomponga l’algido rigore letiziesco, siano ciocche “spettinate” o piume svolazzanti, ma in questo caso il top taglia la linea dei pantaloni e – addirittura! – le gonfia un po’ i fianchi.
Archiviata la giornata, appuntamento a domani per scoprire i vincitori dei prestigiosi premi, una sorta di Nobel spagnoli, che oltre alla fama imperitura riceveranno una scultura disegnata da Mirò.
io continuo a pensare che siano carinissime ma,quelle braccia prensili, non so…
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Probabilmente non sanno ancora dove metterle.
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