Ieri sera i Duchi di Cambridge hanno presenziato al Noël Coward Theatre nel West End a una performance straordinaria dello spettacolo Dear Evan Hansen in favore della Royal Foundation. Il musical, vincitore di ben sei Tony Awards, è la storia di un ragazzo che soffre d’ansia e ha problemi di relazione, argomento caro ai duchi che con la loro fondazione sono in prima linea nella lotta ai disturbi mentali e comportamentali, soprattutto dei più giovani.
La mise della duchessa avrebbe dovuto comparire domenica nel Royal chic shock e boh, ma a causa di uno spiacevole imprevisto non so quanto riuscirò a scrivere nel weekend, dunque portiamoci avanti col lavoro. Catherine ha scelto un look piuttosto diverso dai soliti: un abito in tweed nero con un piccolo tocco luminoso firmato Eponine London, con accessori Jimmy Choo: pumps Romy e clutch Celeste. A me piace molto, mi piace l’idea del tweed usato di sera e acceso da tocchi di luce, e trovo che la linea princesse dell’abito – corpino aderente e gonna più ampia – sia una di quelle che le donano di più. E sfido chiunque a trovare qualcuna cui non doni lo scollo a V. Bello anche il trucco, sembra che finalmente la Caterina stia abbandonando la riga di matita nera all’interno dell’occhio, in favore di un bel cat eyeliner, ora basta domare un po’ i capelli da Maddalena pentita e siamo a posto.
Vi segnalo un dettaglio di stile. Cosa c’è di diverso tra il modello base e quello indossato dalla duchessa?
Esatto, i bottoni. Ora, benché io non sia una fan dei bottoni gioiello – soprattutto se più di uno – un bel bottone fa la differenza e innalza immediatamente il livello di una mise. Chiedete alle vostre mamme, se non avevano l’abitudine di tagliare via i bottoni di pregio a un capo che veniva dismesso, per poi cucirli su un altro che non ne aveva di altrettanto belli. Provate a mettere dei bottoni semplici, ma di madreperla, al posto di quelli orrendi di plasticazza che ormai imperversano: anche il capo più semplice ed economico sembrerà più chic.