Le foto del giorno – Il battesimo di Charles

Festa grande ieri nel Granducato per il battesimo dell’erede dell’erede. In tempi normali questo probabilmente sarebbe stato l’incipit al post, ma stavolta le cose sono un po’ diverse.

Perché il piccolo Charles è stato davvero battezzato ieri, a quattro mesi dalla nascita, ma alla presenza dei familiari più stretti, una cerimonia riservata che non si è tenuta neanche nella capitale, ma nell’abbazia di Saint Maurice de Clervaux, nel profondo nord del paese. Non saprei dire se il dress code prevedesse il giallo, sfoggiato in varie tonalità dalle signore (e signorina) della Famille grand-ducale.

Con l’eccezion di Maria Teresa, ma si sa lei è the one and only. Per cui ha optato per un tailleur pantaloni bianco che ne sottolinea la linea molto assottigliata ma è un po’ troppo informale per l’evento, abbinato a una blusa di raso color pesca. Bello il suo taglio di capelli, peccato che il lifting le abbia stravolto i lineamenti; speriamo che si assesti un po’.

Mamma Stéphanie ha scelto un bellissimo tono di giallo mandarino per un abito senza maniche che non le dona molto, e in generale sembra piuttosto stanca e decisamente più grande dei suoi 36 anni.

Padrino del pupo lo zio paterno Louis (senza i figli Gabriel e Noah nati dall’ormai finito matrimonio con Tessy Antony), madrina la zia materna Gaëlle, che è una religiosa; curiosamente, tra le varie fotografie della cerimonia manca quella con i padrini, si vede che non usa più.

Dei fratelli di papà Guillaume c’erano anche Félix – con la moglie Claire e i figli Amalia e Liam – e l’infortunato Sébastien; mancava l’unica sorella Alexandra.

Al completo la famiglia de Lannoy: c’erano sia i quattro fratelli sia le tre sorelle di mamma Stéphanie, accompagnati da coniugi e figli. Tra loro, gli unici due esemplari di signore dotate di acconciatura, in effetti due bandeau. Lady Violet si permette di ricordare a Madame la Comtesse de Lannoy che passati i 50 sarebbe meglio evitare i cerchietti infiorati, meglio regalarli alle figlie adolescenti.

Le bomboniere!

6 pensieri su “Le foto del giorno – Il battesimo di Charles

  1. Io sarò all’antica, lo ammetto, ma un vestito così sciatto, banale e con l’orlo che pende non solo non lo mettei mai e poi mai ad un battesimo, ma si e no per andare a buttare l’immondizia.
    Inoltre, anche se al giorno d’oggi pare che non ci faccia caso più nessuno, ad una cerimonia in chiesa mi pare di pessimo gusto presentarsi smanicate e scollate, almeno un bolerino od uno scialle di chiffon per coprire le spalle ci sarebbe stato bene.

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    • Sono assolutamente d’accordo con te, innanzi tutto sulla scollatura/smanicatura, che non si giustifica nemmeno se stesse allattando, dato che l’abito ha una zip posteriore. In effetti questa ragazza un po’ sciatta lo è stata sempre, però in questo caso il modello, oltre a non starle bene è proprio sbagliato; tutte le signore (e molte bambine) hanno le maniche, tranne lei e la cognata coi fiori in testa. Mah.

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  2. Per me Stephanie è un mistero: possibile che non abbia (almeno) una consulente di immagine seria?
    Certo non ha la linea della sempre impeccabile Kate, ma proprio per questo serve più attenzione nel curare l’immagine.
    Penso alla suocera che pur avendo una fisicità impegnativa, è sempre a posto, magari esagerata, ma non certo trasandata.
    Sul fatto che sembri più grande dell’età che ha, penso dipenda un po’ dai lineamenti.
    Malgrado tutto, a me stanno simpatici come coppia, forse proprio perché hanno un’immagine più “normale”.
    Vogliamo poi parlare e di quanto è bello questo bimbo?

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    • Il piccoletto è un amore, il papà il ritratto della felicità, lei è un enigma anche per me. Intendiamoci, ci sono persone che non sono particolarmente interessate agli abiti, però visto che lei comunque ha una vita pubblica in cui inevitabilmente conta un po’ anche l’aspetto potrebbe trovare una regola per un guardaroba base e seguirla. Però un occhio professionale sarebbe indispensabile, perché il fitting deve assolutamente essere migliorato, e alla fine anche lei starebbe più a suo agio perché un abito che tira è anche e soprattutto scomodo.

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  3. Una persona poco portata a scegliere gli abiti potrebbe affidarsi a qualche stilista e farsi aiutare. Poi vedi dei disastri (vedi Eugenie in Vivienne Westwood al matrimonio del cugino) e pensi che forse è quasi meglio sbagliare da soli. Ci vogliono persone obiettive e con un certo occhio. Io da ragazza avevo un’amica più grande di 40 anni, una signora della buona società con cui andavo a fare le spese, aveva una capacità diabolica di trovare i capi che mi si addicevano e sapeva pure farmi risparmiare. Ci siamo tanto divertite insieme e da lei ho imparato tanto, le piaceva andare in giro con me non avendo figli. Adesso è morta ma mi ha trasmesso tanto, non solo sulla moda. Era molto più divertente delle mie coetanee. Questo per dire che una guida la trovi in tutti i contesti.

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    • Sono d’accordo. Come detto nel precedente commento, c’è molta gente disinteressata agli abiti, perciò mi sembra che la cosa più semplice sarebbe capire una volta per tutte cosa la valorizza e le è comodo, e orientarsi di conseguenza, che alla fine è quello che fanno un po’ tutte. Non passerà ala storia come la nuova Jackie ma neanche come una sciattona. Però la tua riflessione è interessante, perché se ci si riuscisse a staccare dalla “costrizione” degli abiti, e dallo stress del mi sta bene/mi sta male, si coglierebbero anche gli aspetti leggeri e ludici degli abiti.

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