Scene da un matrimonio

Questa domenica è dedicata al primo royal wedding dell’anno, quello tra la principessa giordana Iman bint Abdullah II E Jameel Alexander Thermiotis.

Alcune immagini non sono eccezionali, essendo tratte dalla ripresa video della TV giordana; le altre vengono dal profilo IG della regina Rania. Tutte però raccontano di un bel matrimonio semplice (nei limiti del possibile per la figlia di un re) e romantico, perfetta sintesi tra oriente e occidente, secondo lo stile della Corte hashemita. Tema della decorazione il bianco: fiori candele cuscini in un allestimento curato dalla società giordana ADegrees.

La sposa è arrivata al luogo delle nozze, all’interno della residenza reale, al braccio del fratello maggiore, accompagnata solo da due piccole damigelle.

Deliziosa, indossa un abito di linea molto semplice, con dettagli in un tessuto semitrasparente arricchito da leggeri tocchi di pizzo, creato esclusivamente per lei da Dior. In testa un bellissimo velo di tulle ricamato, fermato da una piccola tiara di diamanti a me sconosciuta, che non è quella appartenente alla madre con cui Iman era stata fotografata in un recente ritratto, troppo importante per una sposa così giovane e un matrimonio intimo.

Fedele a sé stessa la bella madre della sposa, commossa come da copione, in un lungo abito plissé della collezione Dior Haute Couture 2022/23, con una clutch color argento. Maria Grazia Chiuri, direttore creativo della storica maison francese, piazza dunque un doppio colpo vestendo le due signore più in vista della giornata. Complimenti e un pizzico di italico orgoglio.

La sorella minore della sposa, la ventiduenne Salma, osa uno dei colori più di moda della stagione, il fucsia intenso, per un abito Andrew GN. Scelta bold anche per Rajwa, prossima sposa alla Corte giordana, che punta sul giallo acceso di un cape dress firmato Roksanda, secondo me un mezzo scivolone perché rischia di distogliere l’attenzione dalla sposa, unico peccato capitale in una cerimonia nuziale.

Mi è piaciuto molto il saluto tra il re e sua madre, la principessa Muna. Nata Antoinette Avril Gardiner, suo padre era un alto ufficiale britannico di stanza in Medio Oriente. Sposò il defunto re Husayn – si dice che i due si fossero conosciuti durante le riprese di Lawrence d’Arabia – il 25 maggio 1961 ma il matrimonio non fu ben accolto dai giordani, che non apprezzavano una regina occidentale che per di più aveva ascendenze ebraiche. La coppia ebbe quattro figli: oltre all’attuale sovrano, il principe Faysal e le principesse gemelle Aisha e Zain. Nonostante il divorzio del 1971, Muna è rimasta in Giordania, dove si è occupata principalmente della formazione delle infermiere.

Non è mancata la torta piramidale, che lo sposo, leggermente imbarazzato, ha tagliato con una sciabola che evidentemente, fortunatamente, non è abituato a maneggiare; in definitiva una bella festa di famiglia.

Auguri agli sposi! L’appuntamento ad Amman è per giovedì 1 giugno.