La foto del giorno – Attenti a quei tre

Ieri Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano i sovrani emeriti dei Belgi, Albert e Paola, e non si può negare che le poche foto dell’evento destino una certa simpatica tenerezza. Tre ultraottantenni, nessuno dei quali in fondo nato per la vita che lo aspettava.

Il più anziano, Albert – che il 6 giugno compirà 89 anni – è l’ultimo dei tre figli di Re Leopoldo III e della Regina Astrid che muore in un tragico incidente quando lui ha quattordici mesi. Alla nascita riceve il titolo di Prince de Liège: è il cadetto, lo spare, e non è destinato al trono su cui nel 1951 sale il fratello maggiore Baudouin, appena ventenne. Dieci anni dopo il Re trova la sua Regina, ma dal loro matrimonio purtroppo non nascono figli; il sovrano prende sotto la sua ala, come suo erede, il nipote Philippe ma la sua morte improvvisa nel 1993 mette sul trono Albert, che a 59 anni è considerato una scelta migliore del figlio poco più che trentenne. A volte tocca davvero allo spare.

Neanche sua moglie, la bella Paola, avrebbe dovuto diventare regina. Nata a Forte dei Marmi l’undici settembre 1937 è l’ultima dei sette figli del principe Fulco Ruffo di Calabria, asso dell’aviazione ed eroe della prima guerra mondiale nella squadriglia di Francesco Baracca. Dopo la maturità classica la fanciulla diventa una delle protagoniste della vita mondana della capitale: sta nascendo la dolce vita. Nel 1958 muore un papa (Pio XII) e se ne fa un altro (Giovanni XXIII). Per partecipare alle cerimonie per l’incoronazione di Papa Roncalli, il 4 novembre, arriva dal Belgio il giovane Principe di Liegi, che unendo il sacro al profano non si nega le feste più esclusive della capitale. Le cronache di allora lo vogliono invaghito della bellissima Mirta Barberini Colona di Sciarra, ma poi, complice una serata all’ambasciata del Belgio, nasce l’idillio con Paola. Il papa vorrebbe sposarli in Vaticano, ma Baudouin insiste per Bruxelles, e così il 2 luglio 1959 il Belgio ha una nuova princesse. Nove mesi e qualche giorno dopo nasce il primogenito della coppia, Philippe, cui seguono Astrid e Laurent. Paola è bellissima, elegantissima, ammiratissima, ma anche infelicissima. La rigida società belga non la ama particolarmente trovandola troppo moderna, troppo frizzante, troppo italienne e neanche il matrimonio va benissimo: la crisi del settimo anno arriva davvero. Non mancano tradimenti reciproci, ma molti anni dopo si scoprirà che lui ha avuto una lunga relazione adulterina con la baronessa Sybille de Selys Longchamps, da cui nel 1968 nasce una bimba: Delphine. Il divorzio sembra sempre più vicino, ma nel frattempo diventa evidente che la Reina Fabiola non diventerà mai madre, per cui la corona toccherà ad Albert e alla sua discendenza. Il religiosissimo Baudouin mette le cose in chiaro: in caso di divorzio Albert perderà ogni diritto al trono, in favore del figlio Philippe, che è ancora un bambino; Paola perderà direttamente i figli, sacrificio per lei insopportabile. Alla metà degli anni ’70 il divorzio sembra inevitabile, e invece rientra. Nel 1993 Albert e Paola salgono al trono, sei anni dopo una biografia non autorizzata della regina rivela l’esistenza di Délphine, un momento non facile, ma la rottura non arriva mai. Una volta libera dal peso del trono – Albert ha abdicato nel 2013 – la coppia si mostra sempre più unita col passare degli anni, ciascuno il sostegno – anche fisico, gli acciacchi non li hanno certo risparmiati – dell’altra.

Se guardando la foto vi state chiedendo se Paola abbia ancora il privilegio del bianco, la risposta è sì, ma probabilmente non lo ha usato trattandosi di una udienza privata, non di un atto solenne. E ricordiamo che è appunto un privilegio, non un obbligo; molto più corretto presentarsi in nero, soprattutto se senza il capo coperto – per questo tipo di incontro non è più richiesto – e senza fronzoli.

Quanto a Papa Francesco, mi perdonerete se non conosco così bene la sua biografia, ma sono ragionevolmente certa che il figlio di immigrati italiani – piemontesi e liguri – nato del barrio di Flores a Buenos Aires, diplomato perito chimico, che prima di prendere i voti lavorò come uomo delle pulizie e buttafuori, difficilmente pensasse di sedere un giorno sul trono di Pietro.

Non sappiamo cosa, lui e loro, si siano detti, ma a vederli insieme sembrano tre bei vecchi che non nascondono le loro fragilità, anzi le mostrano serenamente e da queste traggono nuova forza. Lui probabilmente avrà un posto nella storia, loro probabilmente no, anche se il riconoscimento della figlia illegittima ha aperto un’altra porta. Il resto è tutto da scrivere.

2 pensieri su “La foto del giorno – Attenti a quei tre

  1. Belle foto! Chiedo solo una precisazione: nell’articolo si dice che dopo gli anni ’70 (quando sono a un passo dal divorzio) ci sono state altre crisi nella coppia, io seguo molto anche nei media belgi la famiglia reale e non mi risultano: nei vari libri e documentari ( anche molto critici) relativi alla famiglia si dice chiaramente che Albert e Paola si riconciliano definitivamente a inizio anni ’80(anche grazie alla religione e alla figlia Astrid), diventano più uniti che mai, e in una famosa intervista del 2014 (su Youtube: Albert en Paola: het interview) rivelano di essersi addirittura risposati simbolicamente in quel periodo, e Albert dice che da allora è stata “una luna di miele continua” (sue parole). Il libro del ’99 semplicemente ricorda una vecchia crisi alla coppia, Paola aveva sempre saputo di Delphine, e anzi gli anni di regno cementano ancora di più la coppia. Dell’abdicazione in poi, non credo di aver mai visto i due l’uno senza l’altra, quindi la loro riconciliazione non è stata certo tardiva. E la stessa ricostruzione emerge dal documentario su Paola dell’anno scorso.
    Mi scuso per la lunghezza, tenevo a fare questa precisazione

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    • Cara Linda, grazie per il tuo intervento, ho un po’ aggiustato il testo, che in alcuni punti era impreciso. Spero che ora vada meglio, nel caso fammelo sapere!

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