Le foto di oggi, cioè di ieri – Sangue blu, sangue color carbone

Le foto che vi propongo si riferiscono a ieri, ma le ho viste tardi, e volevo avere il tempo per scrivere qualcosa di adeguato. Ieri era l’otto agosto, giornata lieta per vari aspetti – uno per tutto il compleanno di Beatrice di York – ma che a me riserva sempre almeno qualche minuto di riflessione.

L’otto agosto 1956 avvenne la più grave sciagura mineraria belga, a Marcinelle. Morirono 262 minatori, duecentosessantadue. 136 erano italiani, e di questi 60 abruzzesi, come me. Erano in Belgio per sfamare sé stessi e le loro famiglie, certo, ma anche per tutti noialtri Italiani. Nel decennio 1946/56 più di 140mila nostri connazionali andarono a lavorare nelle miniere belghe, protagonisti di un accordo tra Italia e Belgio che prevedeva l’invio di forza lavoro in cambio di carbone, di cui noi eravamo privi e ci serviva per rilanciare il Paese dopo la guerra: 200 chili di carbone al giorno per ogni minatore (sì, anche noi siamo emigrati, fenomeno come si vede assai complesso e dai contorni non sempre chiari ai più).

Per quei 60 miei corregionali, e anche per ragioni familiari su cui ora non mi dilungherò, penso che nelle mie vene scorra sicuramente un po’ di carbone (sarà per quello che ho sempre caldo?), per cui ho accolto con una certa commozione queste immagini, che mostrano la Reina Paola, l’italienne, presente alla cerimonia commemorativa insieme col ministro degli Esteri Tajani.

La Regina Emerita era accompagnata da due cavalieri d’eccezione, due splendidi ragazzi: i nipoti Nicolas (con gli occhiali) e Aymeric, figli del terzogenito principe Laurent. Anche se non si direbbe i due giovanotti sono gemelli; anche loro fanno parte del nutrito gruppo di principi che quest’anno compiono diciotto anni, nel loro caso, il 13 dicembre. È il primo evento ufficiale per i due principi, una scelta splendida e non solo per il sangue italiano che scorre nelle loro vene.

Il luogo della tragedia, il Bois du Cazier, è nel Patrimonio Mondiale UNESCO. La memoria è importante, la memoria è fondamentale per costruire giorni nuovi, ed è giusto che i giovani ne siano protagonisti.

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