La giornata è iniziata con un messaggio dalla Svezia: la cresciutissima Estelle e il fratellino Oscar, fotografati dalla madre Victoria nella residenza di Haga, celebrano alla maniera svedese la festa di Santa Lucia.
Lei – con una lunga tunica bianca cinta da un nastro rosso in vita e la tradizionale coroncina con le candele per illuminare la notte più lunga – è accompagnata dal fratellino nelle vesti di stjärngossar, il ragazzo delle stelle. Belli, simpatici, semplici, in una parola adorabili. A febbraio Estelle compirà 12 anni; si avvicina a grandi passi all’adolescenza e qualcosa mi dice che vederla crescere ci riempirà di gioia.
Altre famiglie reali che non hanno la fortuna di tradizioni natalizie particolari si arrangiano come possono, di solito col classico biglietto d’auguri arricchito da una loro fotografia. Gli Spagnoli fanno una scelta simile a quella di King Charles e Queen Camilla (Le foto del giorno – Arrivano gli auguri di Natale) e per i loro auguri scelgono una foto scattata in un momento importante: il diciottesimo compleanno della primogenita Leonor, giorno in cui la futura regina ha giurato fedeltà alla Costituzione. Atmosfera natalizia ce n’è poca, ma tutto sommato una bella immagine.
Al messaggio stampato che augura un felice Natale e un prospero Anno nuovo è aggiunto il tocco personale della frase “ce lo auguriamo con tutto il nostro affetto”, scritta a mano e poi stampata con le firme dei quattro. Interessante il fatto che anche i Sovrani Emeriti abbiano un loro biglietto d’auguri, e lo firmino insieme nonostante le migliaia di chilometri – non solo fisici – che li dividono.
(Ph: ABC España)
Per loro non una foto ma la riproduzione di un’opera d’arte; una Adorazione dei pastori di Bartolomé Esteban Murillo, illustre pittore barocco, custodita nel Museo Nacional del Prado, a Madrid. Scelta corretta ed assai elegante, praticamente perfetta.
(Ph: Bas Bogaerts)
Semplice ma non priva di charme la fotografia dei sovrani belgi con i figli, scelta per chiudere l’anno in cui Philippe ha celebrato il decennale sul trono. Il tocco natalizio ce lo mette l’abito scarlatto della Reine, che diventa il punto focale dell’immagine. Forse è quella che mi piace di più: un ritratto professionale ma privo di inutili tocchi fashion; tutti biondi, belli, alti, e il messaggio che con questi quattro bei ragazzi il futuro della monarchia è in buone mani.
(Ph: Eric Mathon/Palais princier)
Se però proprio non volete rinunciare a una foto autenticamente natalizia c’è anche quella, che arriva fresca fresca dal Palazzo sulla rocca. Qui c’è tutto: Ladies in velluto, Gentlemen in smoking, albero di natale sullo sfondo, e pure gli addobbi en pendant con la mise de la Princesse. Ma che volete di più?
Archiviati cronaca foto e dettagli, non ci resta da esaminare che le mise delle signore presenti alla cena di gala per il diciottesimo compleanno di Christian di Danimarca; scattati durante la serata anche i ritratti ufficiali del giovanotto, da solo e con la famiglia.
Core de mamma
(Ph: Dennis Stenild, Kongehuset)
Quasi tutte le royal ladies hanno preferito tirar fuori dall’armadio abiti già visti, e in fondo mi sembra una scelta saggia; così ha fatto Mary, apparsa varie volte molto emozionata nella prima serata tutta in onore del figlio. La futura regina consorte è rimasta in Danimarca con l’abito blu di Jesper Høvring: bella la linea, bello lo scollo, non sono convintissima di come ci si appoggia la fascia dell’Ordine dell’Elefante, ma in linea di massima tutto piacevole e tutto in perfetto equilibrio con la tiara che è quella nuziale, piccola e delicata.
(Ph: Dennis Stenild, Kongehuset)
Lo stesso Høvring ha firmato la mise, un po’ tuta un po’ capedress, della figlia minore Josephine, piuttosto overdressed come del resto la sorella maggiore Isabella, con un abito Safiyaa un po’ eccessivo per i suoi sedici anni. Chic la madre, troppo giovani le figlie per essere valutate.
Le ragazze di ieri
Anche la sovrana ha scelto, direi ovviamente, una creazione danese: un abito rosso corallo di Birgitte Thaulow, indossato altre volte. Il colore secondo me è terribile, ma alla fine è abbastanza allegro per l’occasione; peccato che, a mio avviso, non metta in adeguato risalto quella cascata di perle e diamanti che compongono la tiara Pearl Poiré, abbinata al suo dévant de corsage, a un collier con perle enormi e a importantissimi orecchini.
Ora che sono tutte vedove, le tre sorelle spesso compaiono insieme come quando erano ragazze. Per festeggiare Christian, Anne-Marie ripropone para para la scelta fatta per il giubileo di Carl Gustaf (Royal chic shock e boh – Cinquanta di questi giorni (parte seconda): abito blu metallico di Celia Kritharioti con la tiara del Khedivé; sulla spalla destra della ex sovrana di Grecia brilla la favolosa spilla di diamanti dono del marito per la nascita dell’erede Pavlos, nel 1967. La solitamente elegante Benedikte arriva con uno di quei modelli stile Burda, del couturier danese Johnny Alexander Wichmann, col corpetto tinta unita e la gonna – con pure un po’ di strascico – in una fantasia geometrica. Diciamo che mi piace lo scollo, perfetto per la fascia dell’ordine. E naturalmente il set collana e orecchini con grandi ametiste che sta bene anche con la Berleburg Fringe tiara. Un grande boh x tre.
Le ragazze di oggi
(Ph: Hanne Juul)
Il gala in onore di Christian è stato anche l’occasione per vedere riunite un po’ di future sovrane. La Svezia ne ha inviate addirittura due: Victoria, una delle madrine di battesimo del festeggiato, e la figlia Estelle. A parte l’errore nel posizionamento della placca (I 18 anni di Christian – Dettagli quisquilie e pinzillacchere) la prossima sovrana svedese non mi fa impazzire: non è tanto il modello dell’abito Elie Saab, già indossato precedentemente, ma il colore: quella sfumatura cappuccino è terribile; ulteriormente peggiorato dal celeste chiaro della fascia dell’ordine. La tiara Boucheron a foglie di alloro è quella ereditata dalla defunta prozia Lilian – protagonista di una delle più romantiche love story reali (Bertil e Lilian, omnia vincit amor) – che spesso la indossava insieme all’importante collana di diamanti appartenuta alla regina Josephina. Boh. Adorabile Estelle, che crescendo ci sommergerà di soddisfazioni. La principessina undicenne indossa un abito creato proprio per lei da Christer Lindarw, autore dell’abito arancio della madre che tanto ci era piaciuto (Royal chic shock e boh – Cinquanta di questi giorni (parte prima) ottima scelta!
(Ph: Keld Navntoft, Kongehuset)
Se non ricordo male sia Haakon sia Mette-Marit furono tra i padrini al battesimo di Christian, e la coppia è arrivata in pompa magna con la figlia Ingrid Alexandra, cui è stato riservato l’onore di sedere alla tavola con Margrethe e Christian. Ferma restando la gioia di vedere Mette-Marit sorridente e attiva, la sua mise è francamente terrificante. Creazione del norvegese Peter Dundas, che pure vanta un curriculum importante, l’abito in seta pesante azzurro cielo sembra proprio uno di quelli che nei decenni scorsi si portavano nei grandi ricevimenti reali, e nessuno di noi aveva mai visto nella vita reale, né mai avrebbe indossato. Non capisco a cosa serva quella decorazione che circonda le spalle – Lady Violet è della vecchia scuola, per cui anche nel design le cose devono avere un senso – unico aspetto passabile: il colore a lei così, chiara, non sta male. Shock.
Il discorso del colore non è secondario: guardate l’abito di Ingrid Alexandra: è una creazione Emilio Pucci che la madre indossò al ricevimento per le nozze tra Albert e Charlène, a luglio 2011. A parte il fitting che sulla giovane principessa non mi convince, penso che non doni troppo neanche ai suoi capelli castani. Singolare che la figlia indossi una tiara, la Boucheron a cerchi con perle che le è stata assegnata quando ha raggiunto la maggiore età, più importante di quella materna, il piccolo bandeau di margherite. Boh.
(Ph: Keld Navntoft, Kongehuset)
Le mie preferite, senza alcun dubbio; se il buon giorno si vede dal mattino, ci aspettano tempi gloriosi. A sinistra Catharina-Amalia, Principessa d’Orange, erede al trono olandese, 20 anni il prossimo 7 dicembre. Indossa un capedress di Essentiel Antwerp – il modello Batermelon – in una tonalità di blu inchiostro, che varia un pochino sotto le luci; perfetta la scelta dei gioielli: un collier a rete con diamanti e zaffiri a completare quelli della tiara della Regina Emma, realizzata nel 2009 utilizzando parti della parure di zaffiri della stessa sovrana e parti di un dono di nozze ricevuto da Wilhelmina. Ai piedi le Hangisi di Manolo Blanhik, e proprio nel colore reso indimenticabile dalla Carrie di Sex and the City. Chic. A destra Elisabeth, Duchessa di Brabante ed erede al trono belga, 22 anni il 25 ottobre. A lei è toccato Natan ma questa volta ci possiamo accontentare: abito color champagne che (forse) sarebbe piaciuto anche a Audrey Hepburn; non amo troppo quelle pieghe che partono dalla vita ma adoro i guanti, e trovo che la piccola tiara Wolfers doni ai suoi lineamenti delicati più di quella torreggiante che le abbiamo visto altre volte. Chic più chic. Se poi siete curiosi di vedere un punto di incontro tra l’abito di Catharina-Amalia e Elisabeth, andate a guardare la mise che la principessa belga indossava al royal wedding giordano: Va in scena il royal wedding – Gli invitati.
Le zie
Ci si chiedeva se Joachim e la sua famiglia sarebbero tornati da Washington per festeggiare il nipote, e la risposta è sì. Assente solo il primogenito Nikolai, al momento in Australia, abbiamo potuto apprezzare la delizia di Athena in abitino luccicante di paillette oro rosa (Grace Karin) e ballerine dorate di Zara. Tanto mi è piaciuta la figlia tanto poco la madre. Io raramente trovo Marie elegante, ma questa mise (Elie Saab) ha qualcosa, perdonatemi il termine, di disturbante, non vorrei dire che mi evoca quasi una certa nudità, forse a causa del terribile punto di rosa, ma insomma non mi piace per niente. Splendida la tiara floreale della principessa Dagmar, che Marie indossa quasi sempre a partire dal giorno delle nozze, ma il resto per me è shock, compresi i sandali dorati col plateau.
(Ph: Hanne Juul)
Pavlos di Grecia, oltre ad essere cugino di Frederik, è un altro dei padrini di battesimo di Christian. La moglie, la solitamente elegante Marie-Chantal, questa volta mi ha sorpresa: non solo per l’errore nell’indosso della fascia dell’ordine di Santa Olga e Sofia, ma anche per altro. Da qualche tempo sta incrementando l’uso di abiti di stilisti greci: questo rosa cipria, di Mary Katrantzou non sarebbe male, a parte le maniche tremenderrime. Ma la sontuosa tiara della Regina Sophia è troppo importante per l’occasione, e incomprensibile la clutch di cocco – o peggio ancora stampa cocco – che non c’entra nulla né con l’abito né soprattutto con l’occasione (i rettili, ove fossero indispensabili, sono da indossare di giorno, e per impegni non particolarmente formali). Boh.
Lui è Gustav von Sayn-Wittgenstein-Berleburg, unico figlio maschio della principessa Benedikte, dunque altro cugino di Frederik, lei è sua moglie Carina. Abbiamo parlato di loro di recente, in occasione del battesimo del loro bambino (E vissero tutti felici e contenti); in questo caso è Christian ad essere stato padrino del cuginetto. Da Carina, con un passato da modella, mi sarei aspettata qualcosa di meglio: difficile immaginare un modello meno donante di questo, firmato Birgit Hallstein, stilista che spesso crea mise per le reali danesi. Anche Carina porta le Hangisi di Manolo Blahnik, nel suo caso bordeaux, e la tiara indossata al suo matrimonio. Gioiello splendido, ma shock.
(Ph: Hanne Juul)
Chiudiamo con Jane, sorella maggiore della principessa Mary, accompagnata dal marito Craig Stephens (che vi dirò, col frac fa una gran bella figura). Jane, a sua volta madrina di battesimo del nipote Christian, ha scelto un semplice abito di velluto blu, senza infamia e senza lode, decorandolo con una favolosa spilla di cristalli ton-sur-ton. Nulla sappiamo di cotanto pezzo, ma sembra proprio una spilla vintage, simile a quelle tanto di moda negli anni ’50. Poi gli orecchini in oro giallo con la perla nulla ‘c’entrano, ma accontentiamoci. Abito boh, spilla wow!
In una settimana Victoria di Svezia e il marito Daniel festeggiano il compleanno di entrambi i figli. Il 23 febbraio la primogenita (e futura regina) Estelle ha compiuto 11 anni, oggi il piccolo di casa, Oscar, ne compie 7. Come da tradizione, il loro compleanno è stato marcato da un ritratto fotografico.
Estelle ormai preadolescente, capelli lunghi sguardo serio ed espressione enigmatica, pronta ad aprirsi in una di quelle belle risate per cui è famosa. Non vi sfuggirà la gonna pied-de-coq, fantasia di cui abbiamo parlato di recente (Royal chic shok e boh).
(Ph: Linda Broström/Kungl. Hovstaterna)
Oscar, capelli impomatati e divisi da una bella riga secondo lo stile paterno, accenna un sorriso sdentato mentre coccola il cane di famiglia, Rio, incrocio tra un Cavalier King e un barboncino.
(Ph: Linda Broström/Kungl. Hovstaterna)
Dalla foto che ritrae insieme sorella e fratello è evidente che i ritratti siano stati scattati in un’unica seduta fotografica: ottimizzare evidentemente è la parola d’ordine. Questa scelta mi ha fatto ripensare a mia madre la quale, dato che mio fratello e io festeggiamo il compleanno a due settimana di distanza, aveva preso l’abitudine di fare una festa unica, un anno il giorno del suo compleanno, un anno quello del mio. Per fortuna, nonostante fossero la sua passione, non ha mai osato vestirci nelle tonalità del greige, che è tanto chic nelle mise di Armani, ma un po’ triste per i giovanissimi. Però l’espressione scanzonata di Oscar nella foto con la sorella è tutto un programma: non vi ricorda Danny Zuko di Grease?
Rosso e verde
Il colore non manca a Windsor, dove i principi ereditari (di Norvegia) sono stati ricevuti dai principi ereditari (del Regno Unito),.Al blu degli abiti dei signori fanno da contraltare le tonalità vibranti delle mise delle signore. Rosso scarlatto per Mette Marit, uno dei colori che le sta meglio e che porta più volentieri. Verde per il diligente completo di Catherine, scelto forse perché l’incontro era su tematiche green. Ma perché tutti e quattro in posa così? Sembrano una barriera di calciatori.
Ginger
Ed ecco la ragione di questo post! Carnevale è appena passato, e non sono mancate le maschere ispirate al mondo royal. Più che a regine e principesse delle fiabe, molte bimbe si sono vestite come la defunta Queen Elizabeth: colori pastello, cappellino e corgi di peluche, qualcuna perfino scortata da una (o due) grenadier guard. Questo però non l’avevamo mai visto: un piccolo gingerhead per celebrare il World Book Day, la giornata internazionale del libro. Game set match.
Il 14 luglio 1789 è una delle date più celebri della storia, e la presa della Bastiglia l’episodio simbolo della Rivoluzione Francese. I più festeggiano, qualcuno rimpiange e qualcuno celebra pure la morte di Lady Oscar (Lady Violet si astiene, dato che quando il celebre personaggio arrivò in Italia era già all’università).
Indubbiamente la Révolution ha cambiato il mondo – almeno il nostro, l’Europa e in generale l’Occidente – ha trasformato la Francia in una repubblica e per un gioco del destino ha avuto anche conseguenze royal. Sono infatti seduti sul trono di Svezia i Bernadotte, discendenti di quel Jean Baptiste Jules che, maresciallo di Francia con Napoleone, divennne nel 1818 Re di Svezia e Norvegia (allora unificate) col nome di Karl XIV Johan.
(Ph. Pelle T Nilsson/SPA)
Se oggi la Francia celebra la Fête Nationale, la Svezia festeggia principessa ereditaria Victoria, che proprio in questa emblematica data compie 45 anni. Come da tradizione per il suo compleanno, la futura regina e la famiglia reale hanno incontrato i cittadini nella residenza estiva di Solliden, nei pressi della capitale. Victoria sembra sempre godersi molto la giornata, e in suo onore passeremo sopra alla giacca color albicocca del padre, ai mocassini con nappina ma senza calze del marito, e al vestito un po’ abbondante (ai miei tempi si diceva in crescenza) del piccolo Oscar, comprensibilmente perplesso. Occhi a cuoricino invece per Estelle, che a dieci anni è delizia pura.
(Ph. Mikael Fritzon/TT)
Poteva mancare il giro in carrozza, da vera principessa? Certo che no!
(Ph. Jonas Ekströmer/TT)
I festeggiamenti sono continuati sull’isola di Öland dove si è tenuto un concerto in onore di Victoria, che sembra goderselo assai. Leggermente meno entusiasta la sorella Madeleine, fresca quarantenne, per tacere della cognata Sofia, il cui bel faccino mostra una certa noia vestita da educato sorriso. Anche i reali a volte si stufano.
(Ph. Jonas Ekströmer/TT)
Atmosfera ugualmente festosa – meno allegra e più marziale, come si conviene all’occasione e alla grandeur – a Parigi, con la tradizionale parata sugli Champs-Élysées.
(Ph. Capture d’écran TF1)
Occhi puntati sulla première dame Brigitte, che ha sorpreso con tutti con una insolita mise. Questa volta Madame Macron ha lasciato nell’armadio i suoi vestitini corti e ha coperto le ginocchia con un abito Vuitton in una seta stampata su cui si inseguono chiavi e catenelle, con maniche lunghe e colletto chiuso da una lavallière. Lady Violet approva. Con lei e Monsieur le Président in tribuna d’onore c’era anche la divina Naomi Campbell, che da dea delle passerelle si sta trasformando in una sorta di madonna pellegrina che fa il giro degli eventi mondiali di alto profilo (venerdì era a Roma per la sfilata dedicata a Valentino, e già aveva più senso).
La Venere nera era griffata anche lei Vuitton, sarà stata invitata come testimonial della Maison, in supporto a Brigitte? O ha iniziato una nuova carriera di ospite prestigiosa a pagamento, secondo lo stile inaugurato da Michael e Marie Christine di Kent, noti nel jet set come Rent-a-Kent? Je ne sais pas.
Allons Vuitton de la patrie Le jour de gloire est arrivé
Oggi Estelle di Svezia, seconda nella successione dopo sua madre Victoria, compie dieci anni e si presenta agli svedesi vestita da ragazza in carriera, in total white con i capelli sciolti in una pettinatura “da grande”. La foto è stata presa nei giorni scorsi in un salone del Palazzo Reale di Stoccolma, su uno sfondo perfettamente en pendant, in bianco e oro. Un’altra fotografia mostra la festeggiata con i nonni, ma non con i genitori; la coppia ereditaria, dopo la dichiarazione a sorpresa per smentire voci di crisi e addirittura di divorzio (La calunnia è un venticello…), è comparsa invece lunedì, quando Victoria e Daniel hanno partecipato a un video incontro con la polizia con oggetto i crimini sessuali contro i bambini. Insomma, business as usual.
Business as usual anche per la Duchessa di Cambridge, impegnata in un viaggio di due giorni in Danimarca, per scambiarsi conoscenze ed esperienze sulla crescita e il benessere psicofisico dei più piccoli, materia che sta particolarmente a cuore alla duchessa. Ieri, primo giorno del breve viaggio, l’abbiamo vista in giacca rossa Zara e blusa bianca – in molti hanno sottolineato che sono i colori della bandiera danese – pantaloni neri scarpe Gianvito Rossi e microbag, visitare un certo per la salute mentale infantile a Copenaghen. Non è mancata una visita alla Lego Foundation, dove Catherine si anche infilata in uno di quegli scivoli fatti con un tubo (dove Lady Violet sarebbe rimasta incastrata senza dubbio alcuno).
Oggi, dopo aver giocato coi bambini in un asilo nel bosco, l’incontro ad Amalienborg con la Regina Margrethe II e la Principessa Ereditaria Mary. In sintesi una sovrana regnante, una consorte forse non troppo lontana dal trono e un’altra che probabilmente dovrà aspettare ancora un po’. Per una strana coincidenza i due Paesi sono gli unici in Europa su cui regnano due sovrane, ed entrambe quest’anno celebrano il loro giubileo: di platino per Elizabeth, d’oro per Margrethe.
(Ph: Keld Navntoft, Kongehuset)
In seguito Mary e Catherine hanno visitato insieme il Danner Crisis Centre, un rifugio per bambini e madri in difficoltà. Le due royal ladies sono spesso avvicinate per il loro aspetto simile, e dunque c’era una certa attesa di vederle insieme, anche perché a loro volta accomunate da un’altra coincidenza: entrambe quest’anno cambiano decennio: la prima ha compiuto cinquant’anni, l’altra quaranta.
La principessa danese ha riciclato un cappottino bianco, abbinato al total black, mentre la Duchessa di Cambridge ha optato per un cappotto grigio di Catherine Walker, il Marine, che nella linea e nei revers si ispira – direi vagamente – alle uniformi storiche della Royal Navy. Francamente preferisco Mary che evitando la tentazione della palandrana sembra anche più giovane di Catherine. La quale, tanto per cambiare, è stata subito comparata alla defunta Diana, che una volta ha indossato a sua volta un cappotto grigio con colletto di velluto nero. Magari lo scopo è anche farle un complimento, ma questo confronto continuo dev’essere veramente pesante. E si sa, la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni.
In Italia Santa Lucia è amata da molti, a partire dalle signore che portano il suo bellissimo nome, ed è particolarmente venerata in alcune aree del nostro Paese: a Brescia porta i doni ai bimbi con un paio di settimane di anticipo su Gesù Bambino e una settimana di ritardo su San Nicola; a Palermo in suo onore si evitano pasta e pane (solo per oggi!) e si prepara la cuccìa una squisitezza dolce o salata a base di ricotta.
Ma come sapete c’è un Paese in cui la devozione per la santa della luce è particolarmente forte, la Svezia, dove tutte le case celebrano cerimonie in cui le bambine vengono coronate di un serto con candele accese. Poteva la famiglia reale svedese esimersi da questa celebrazione? Ovviamente no! E infatti puntuali sono arrivate le immagini dei bambini della Principessa Ereditaria Victoria (e del marito Danile ovviamente) direttamente dal salotto di casa nel Palazzo di Haga. Estelle, che a febbraio compirà dieci anni, ha ormai assunto l’aspetto e anche l’atteggiamento di una ragazzina alle soglie dell’adolescenza. Il fratellino Oscar, cinque anni e mezzo, dev’essere un Christmas boy, e vestito da elfo con un bel cappello natalizio perde il proverbiale broncetto ed esibisce un simpatico sorriso.
A corredo la Casa reale pubblica due foto della Santa Lucia 1984, con una deliziosa Victoria che a sette anni viene preparata per la cerimonia dalla bella mamma Silvia, sotto lo sguardo interessato del cinquenne Carl Philip – che diciamolo, era piuttosto cool già da piccolo – e di Madeleine, all’epoca due anni e mezzo. Nella seconda foto d’epoca in due figli maggiori dei sovrani pronti nei loro abiti bianchi a festeggiare la santa della luce. E non tralasciate di notare la sedia a sinistra.
Jan Björklund è l’Ambasciatore di Svezia in Italia, e probabilmente lo avete visto la settimana scorsa consegnare il Nobel per la Fisica al professor Giorgio Parisi ma ieri, complice la domenica, ha organizzato un’intera giornata di festeggiamenti a Roma in onore di Santa Lucia, protagonisti i ragazzi del coro del Nordiska Musikgymnasiet di Stoccolma.
Che ieri mattina hanno partecipato a una celebrazione nella Chiesa di Santa Maria dell’Anima, alle spalle di piazza Navona, e ieri sera hanno reso magica Piazza di Pietra.
(E sì, sono stati anche all’Ikea, a Porta di Roma. Vabbè)
Il 14 luglio si celebrano principalmente due cose: sul versante repubblicano la festa nazionale francese nel giorno della presa della Bastiglia, 232 anni fa; su quello monarchico il compleanno di Victoria, erede al trono di Svezia, che oggi compie 44 anni. So che c’è anche chi ricorda la morte di Lady Oscar, ma avendo avuto in gioventù un fidanzato a nome Oscar, Lady Violet apotropaicamente evita.
Per i Macron questo potrebbe essere l’ultimo 14 juillet all’Eliseo; vedremo cosa succederà alle elezioni presidenziali dell’aprile prossimo. Se l’anno scorso la pandemia al suo apice aveva imposto festeggiamenti particolarmente sobri, e dedicati principalmente ai professionisti della sanità, quest’anno si è compiuto un piccolo passo verso la normalità: in venticinquemila coloro che hanno potuto assistere alla parata sugli Champs-Élysées: 4400 i militari che hanno sfilato, 73 aerei, 24 elicotteri, 221 tra veicoli e mezzi cingolati, 200 i cavalieri della Garde républicaine in groppa ai loro destrieri. Più qualche simpatica mascotte come Turco, la capra nera con la sua elegante uniforme, simbolo delle armate del Nord Africa.
La Première Dame è apparsa con una mise insolita per lei: un abito midi in una pallidissima tonalità di celeste, maniche lunghe e vita bassa da cui parte la gonna apieghe piatte, il cui effetto è francamente migliore in movimento che in foto. Semicoperte le gambe che Brigitte Macron considera il suo punto forte, madame non ha rinunciato a calzare décolléte dai tacchi altissimi, in nuance con l’abito.
Purtroppo non della sua mise sono piene le cronache, ma del suo comportamento, in quanto la moglie del Presidente, in barba a ogni protocollo covid, ha dispensato ai presenti abbracci e baci, con e anche senza mascherina. Quel dommage!
Per fortuna qualcuno ha rubato la scena a tutti: in attesa di partecipare alla parata, un giovane soldato dell’Armée de Terre si è inginocchiato – un po’ rigido, va detto – davanti alla sua ragazza e le ha chiesto di sposarlo. E lei ha detto sì!
L’intrepido giovanotto, un allievo ufficiale di nome Maximilien, ha dichiarato che aveva in mente un gesto un pochino più discreto, ma per fortuna non c’è riuscito, altrimenti come avrebbe potuto deliziare tutte le ragazze di oggi, di ieri e pure dell’altro ieri? Oggi possiamo proprio dirlo: fate l’amore e non fate la guerra!
Emozioni decisamente più controllate e vagamente soporifere a Solliden, residenza estiva della famiglia reale svedese, per il quarantaquattresimo compleanno della futura regina Victoria. Ieri sera un concerto all’aperto cui hanno partecipato la festeggiata col marito Daniel e la figlia Estelle, i sovrani, i principi Carl Philip e Sofia con l’ultimogenito Julian nel carrozzino. Oggi foto di rito, con Estelle già molto alta e il piccolo Oskar, che ha ripreso il suo classico, delizioso broncio, e porta i capelli con la riga proprio come papà.
Oggi è la prima domenica d’Avvento, il tempo dell’attesa e della speranza, quest’anno più importante e preziosa che mai.
Da Stoccolma arrivano gli auguri della Principessa Ereditaria Victoria e della sua famiglia; col marito Daniel che accende la prima delle quattro candele, tutti nel bel salotto decorato dalle ghirlande realizzate dai piccoli di casa, fotografati dalla madre.
Estelle, che un giorno sarà regina, è sempre stata una bambina simpatica e aperta. A febbraio compirà nove anni, è sempre più graziosa, e mi sembra prenda molto seriamente il ruolo di sorella maggiore di Oscar, quattro anni e mezzo. Il piccolo di casa sta crescendo rapidamente, è sempre più sicuro di sé e sembra aver dimenticato le espressioni imbronciate per cui era diventato famoso (e che erano comunque deliziose). Victoria ha combattuto per imporre la scelta dell’uomo che amava, e ha fatto bene; la sua famiglia sembra molto unita e piena di armonia e i figli assai equilibrati, cosa non scontata quando fin da piccolissimi si trovano ad avere anche un ruolo pubblico.
Intanto il covid 19 è arrivato alla Corte svedese: il 20 novembre i sovrani con i figli e i rispettivi consorti, dovendo partecipare a un funerale privato, si sono sottoposti al test risultando negativi. Qualche giorno dopo però il Principe Carl Philip e sua moglie Sofia hanno accusato alcuni sintomi compatibili col virus. Un nuovo test ha rivelato la loro positività, confermando la negatività per gli altri. Ora Carl Philip e Sofia sono in quarantena con i figli, hanno sintomi leggeri ma condizioni generali buone, e speriamo che tutto si risolva felicemente.
In Spagna è risultato negativo anche El Rey Felipe VI, sottoposto al test dopo essere venuto in contatto con un positivo; il sovrano è comunque in quarantena preventiva.
Che questo mese di attesa ci porti serenità e magari un po’ di tolleranza, Lady Violet vi augura un Avvento di pace e salute, e va ad accendere la prima delle quattro candele