Non preoccupatevi, non voglio portarvi in viaggio con me, anche perché per ora, come sapete, non sarebbe proprio possibile dato il mio imminente appuntamento col chirurgo. Ho scelto il titolo di questa nuova pagina in omaggio all’adorata Maggie Smith, che ha già ispirato il nome di questo blog, protagonista negli anni ’70 del delizioso In viaggio con la zia, in cui recita il ruolo della vecchia ed eccentrica zia Augusta, che trascina nelle sue peripezie il nipote Henry (interpretato da Alec McCowen, che incidentalmente aveva 10 anni più di Maggie).

Vi avevo preannunciato l’indicazione di alcune mostre interessanti prima di sapere che avrei avuto una limitata mobilità. In previsione delle vostre passeggiate o dei vostri viaggi ho pensato di segnalarvi qualche mostra che potrebbe interessarvi, e se questa cosa vi piace possiamo pensare di rendere questo non proprio una rubrica, ma magari un appuntamento ripetuto.
Tra le cose che avrei voluto vedere, la mostra di Dolce e Gabbana, allestita a Roma al Palazzo delle Esposizioni, e anche – ma sarebbe stato veramente complicato – quella dedicata a Grace de Monaco, ospitata nel Palasi Princier, che chiude oggi, nel quarantatreesimo anniversario della sua scomparsa.

Siete a Roma, o pensate di andarci entro un mese? Vi segnalo Orizzonti Rosso, ospitata in Piazza Mignanelli 23, storica sede della Maison Valentino, organizzata dalla Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti. Un’occasione per immergersi nell’estetica del grande couturier, ammirando opere d’arte e meravigliosi abiti in quello speciale punto di rosso. Fino al 2 ottobre, i biglietti in vendita qui https://www.clappit.com/biglietti-piazza-mignanelli-23/homePage.html

Se come me siete in lutto per la morte di Re Giorgio, non potete perdervi a Milano Giorgio Armani Privé 2005-2025. Vent’anni di Alta Moda. Centocinquanta abiti di sublime raffinatezza creati nei due decenni di creazioni della linea Haute Couture che esordì a Parigi nel 2005, ospitati nello spazio espositivo Armani/Silos, Per godersi questa meraviglia c’è più tempo, chiuderà i battenti il 28 dicembre, e io sto già progettando una giornata milanese; qui potete acquistare i biglietti https://www.armanisilos.com/it/organizza-la-tua-visita/orari-di-apertura-biglietti/

Nei prossimi mesi Roma sarà la sede di una mostra veramente imperdibile: Tesori dei Faraoni, alle Scuderie del Quirinale dal 24 ottobre al 3 maggio del 2026. Tempo ce n’è, le aspettative sono altissime, e se riesco vorrei organizzare una visita per noi, con guida. Se invece volete assicurarvi subito il vostro biglietto (o magari vedere la mostra due volte!) la prevendita è già aperta: https://scuderiequirinale.vivaticket.it/it/event/tesori-dei-faraoni/268745?idt=4368
Avete in programma di andare a Londra, magari per godervi le luci di Natale e quell’atmosfera che nella capitale britannica è davvero incantata? È un’ottima idea perché le proposte interessanti non mancano. Fino al 16 novembre al Victoria and Albert Museum c’è la mostra dedicata a Cartier. I biglietti sono esauriti, ma potreste entrare ancora se voleste sottoscrivere la membership. Non è a buon mercato, annualmente costa 122 sterline, ma se andate spesso a Londra e vi interessano le attività del museo, potrebbe essere una buona idea. In alternativa, di solito l’ingresso è concesso ai giornalisti in possesso di tessera stampa.

Se non riuscite a vedere Cartier non vi rattristate più di tanto, perché il museo ha in cartellone una mostra imperdibile per appassionati di storia, di reali e di storie reali: Marie Antoinette Style in cartellone dal 20 settembre al 22 marzo. Se pensate a una visita pensateci per tempo, perché i biglietti esauriscono in fretta. Potete acquistarli qui https://www.vam.ac.uk/shop/ticket?cgid=443 (ma con la membership l’ingresso è gratuito e sempre possibile).
Per gli irriducibili della Royal Family segnalo la mostra Dress Codes, a Kensington Palace fino al 30 novembre. È l’occasione giusta per rendersi conto di come ci si vestiva nel corso dei secoli alla Corte di San Giacomo, ma anche per vedere alcuni abiti che fanno parte del nostro immaginario, come quelli indossati da Diana, principessa di Galles.

Se il royal style è la vostra passione iniziate davvero a pensare a un viaggetto a Londra l’anno prossimo; le date sono ancora da confermare, ma in primavera il centenario della nascita dell’amatissima Queen Elizabeth verrà celebrato a Buckingham Palace con Queen Elizabeth II: Her Life in Style. Circa 200 tra abiti e accessori per quella che si preannuncia come la più ricca ed esaustiva rassegna dello stile di una donna che ha fatto la storia.
Non potendo per ora pianificare attività in movimento, vi state chiedendo come impiegherò i giorni di riposo forzato? Questo 2025 segna un importante anniversario letterario, i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, che vide la luce il 16 dicembre 1775 nel villaggio di Steventon, contea dell’Hampshire. Quale occasione migliore per rileggere le sue opere? Vi segnalo una deliziosa iniziativa, cui io ho aderito con entusiasmo: Ostinate e testarde. Da fine settembre a febbraio rileggeremo i sei romanzi dell’adorata Jane, e li discuteremo di volta in incontri sia in presenza sia online. Vi ho incuriosito? Ve ne parlo meglio nel prossimo post.











La first daughter sta imprimendo una svolta interessante al suo stile, ed era in Armani nero. Un abito che ha destato qualche perplessità a causa del nodo in vita; non ho trovato foto a figura intera dunque non mi sono fatta un’opinione precisa; sicuramente alcune creazioni di Re Giorgio caratterizzate da linee rigidamente geometriche non sono facilissime da portare, ma per me Laura è chic, e continui così.
Armani anche per l’ammiratissima first sciura Chiara Bazoli, che sublima la propria magrezza con un lungo tubino nero dalla profonda scollatura a V sobriamente sparkling. Très chic.
Altro Armani nero nel palco reale quello indossato da Michela Di Biase in Franceschini, moglie del Ministro della Cultura Dario. Il semplice abito strapeless è un classico modello dello stilista, e Michela lo porta spesso; approvo molto la scelta superminimal di evitare i gioielli, ma mi piacerebbe che la signora osasse di più. Chic.
Sempre Armani – che quest’anno ha fatto man bassa – ma pantaloni, anzi tailleur pantaloni per Maria Elena Boschi, per una volta elegante oltre che bella, una lieta scoperta. Chic nonostante il tocco anni ’80 del nastro di velluto a fermare la ponytail.
Ancora Armani e ancora pantaloni – in questo caso probabilmente una tuta – per Evelina Christillin, che al contrario del marito Gabriele Galateri di Genola esibisce un orlo perfetto. Lei chic, lui rimandato dal sarto.
In Valentino Emma Marcegaglia con un abito stampato a papaveri, scelta insolita per dicembre che avrebbe potuto essere divertente, magari addosso a qualcun altra. Boh.
Accade a volte di rimanere prigionieri del proprio personaggio; è quello che sembra essere accaduto a Enzo Miccio, che ha piazzata sullo smoking impeccabile un cordone di raso, divertente ma inutile. Che sia una conseguenza della frequentazione con la ministra Bellanova, notoriamente appassionata del superfluo nelle sue mise? Boh.
Inqualificabile Marcello Foa, presidente della RAI, il cui papillon non solo è di quelli col nodo già fatto, ma è pure storto. Una cosa che non si vede più manco sui camerieri di Checco allo Scapicollo. Shock.
Assai natalizia, nel senso di addobbo, anche Milly Carlucci, col blazer paillettato ormai abbandonato pure da Elton John. Accanto a lei la divina Raina Kabaivanska le dà una lezione di stile (e sembra anche più giovane, nonostante i vent’anni che le separano). Shock e chic.
Però da Giovanna Salza in Passera non me lo sarei mai aspettata. Boh o shock fate voi.
Non è dato saperlo. È invece certo che con loro ci fossero due dei tre figli della sorella Stéphanie: la piccola di casa Camille e
Mi chiedo francamente come starebbe addosso a una donna con meno classe, e la perplessità sul vestirsi da Spennacchiotto (il nemico giurato di Superpippo) resta tutta. Quando pensavo di aver visto abbastanza, m’è caduto lo sguardo sulle scarpe bimateriche – quasi un’evocazione delle ghette – di Albert, e ho rivalutato il plumage dell’augusta sorella.
Piume anche per la giovane Camille, che ha riciclato l’abito indossato al party nuziale del fratello; ma quanto somiglia a nonna Grace in questa foto? Al confronto delle signore Grimaldi l’esotica Marie è in tono assai minore, con un abito che le starà bene tra trent’anni (e che potrebbe piacere alle amanti del marrone in ogni sua nuance, consorteria cui mi onoro di non appartenere).
Totalmente diversi l’impegno e il look di Charlotte Casiraghi, ora Madame Rassam, che a Milano ha presentato il libro Arcipelago di passioni, scritto a quattro mani col suo professore Robert Maggiori e appeno uscito in Italia. La passione di Charlotte è la filosofia, di cui ha parlato anche con Massimo Gramellini (!) ospite della trasmissione Le parole della settimana. Magrissima e in total black come una novella musa esistenzialista, a me piace molto anche la frangia, che le è stata piuttosto criticata. Pignoli! Con quello che si vede in giro…
Dopo la mostra su Boldini a Ferrara (qui il post e tutte le informazioni
Abito Armani Privé monospalla con decoro di cristalli, bellissimo e raffinatissimo, sofisticato e attuale il rossetto scuro, perfetta la scelta di evitare gioielli. Lei è bella ed elegante, ma ho sempre l’impressione che le manchi qualcosa. Parafrasando la sua famosa nonna Marta Marzotto – che diceva che l’uomo ideale per lei doveva essere chic, avere gli check e dare lo shock – direi che Beatrice è chic ma non dà lo shock.
Il mio pensiero forse si comprende meglio se la Bea è accanto alla sorella Matilde, già coniugata von Fürstenberg; anche lei in Armani Privé, che è chic e dà pure lo shock. 
Come tutti gli anni c’era Sua Maestà la Danza, Carla Fracci. La grande danzatrice è ormai un monumento, dev’essere per questo che già da un po’ si veste da statua. Ingiudicabile come i veri miti.
E infatti ricicla l’abito blu indossato nel gala dinner a Stoccolma, ospite dei sovrani svedesi (
Non era nel Palco Reale, ma c’era anche la senatrice a vita Liliana Segre, una donna che porta con tale eleganza, con tale grazia, con tale garbo i suoi leggeri capelli bianchi e la pesantezza di un vissuto tragico da offuscare chiunque altra. chic, e la mia imperitura ammirazione.
C’è qualcosa di peggio di un uomo coi denti gialli? Un uomo coi denti gialli e i capelli troppo lunghi. Il presidente della regione Lombardia Fontana per fortuna si è fatto accompagnare dalla graziosa figlia Maria Cristina, in versione volevo essere Audrey. boh.