Le foto del giorno – Eccola!

Ricapitolando: giovedì è stato annunciato che il Principe di Galles era risultato (di nuovo) positivo al covid, mentre la moglie era negativa. Lunedì è arrivata la notizia che Camilla ha festeggiato San Valentino onorando la formula in salute e in malattia: positiva anche lei. Ciò che sappiamo dei futuri sovrani è che sono in isolamento dove, se non ho capito male, dovrebbero rimanere 10 giorni. Non abbiamo notizie del loro stato di salute, ma essendo entrambi completamente vaccinati (e Charles anche guarito) possiamo ragionevolmente pensare che siano in buone condizioni.

Ciò che però per giorni ha impensierito è un possibile contagio di Sua Maestà, che per certo ha incontrato il figlio nella giornata di martedì 8. La Regina ha ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino ed è costantemente monitorata, ma nulla di più è stato reso noto. Ieri però la sovrana si è mostrata ai suoi sudditi, anche se virtualmente, ricevendo le credenziali di due nuovi ambasciatori; lei a Windsor e i diplomatici a Buckingham Palace.

(Ph: Getty Images)

Oggi è andata ancora meglio: Her Majesty, che è di nuovo a Windsor dopo la breve permanenza a Sandringham, ha ricevuto in persona il Generale di Divisione Eldon Millar, nuovo Defence Services Secretary, e l’Ammiraglio James Macleod, suo predecessore. Anche oggi la sovrana aveva con sé il bastone – ma non quello appartenuto a Philip (Le foto del giorno – Partenze, arrivi e cammini) – e parlando con i due ufficiali ha fatto notare di muoversi con difficoltà: “As you can see, I can’t move” (come vedete, non riesco a muovermi). Il fatto però che l’incontro sia avvenuto dal vivo vuol dire che evidentemente non ha sviluppato la positività al virus. Sua Maestà indossava un elegante abito a disegni geometrici verdi e azzurri su fondo rosa con gonna plissé. Sulla spalla una piccola spilla composta da un zaffiro rosa acceso contornato di brillanti.

Il Generale Millar – che all’arrivo insieme con l’Ammiraglio Macleod è stato accolto dai ringhi di Candy, un dorgi, incrocio tra il bassotto e il corgi – sostituisce il collega come responsabile dei rapporti tra la Casa Reale e le Forze Armate, una sorta di interfaccia della Regina col Ministro della Difesa e con i Capi di Stato Maggiore delle diverse Armi.

Breaking News! – Ora tocca a lei

Quattro giorni dopo l’annuncio della positività al covid del marito Principe di Galles ora tocca a lei; oggi è la Duchessa di Cornovaglia ad essere risultata positiva al test.

Al contrario di Charles, che aveva già contratto la malattia nel marzo del 2020, per lei è la prima volta. Anche Camilla, come il marito, si trova ora in isolamento e anche lei ha ricevuto tre dosi di vaccino, dunque si spera che entrambi possano risolvere rapidamente, ma questa notizia fa crescere la preoccupazione nei confronti della Regina. Non è chiaro se nei giorni scorsi abbia incontrato la nuora, mentre è noto l’incontro col figlio nella giornata di martedì, due giorni prima che Charles risultasse positivo al test; la sovrana viene costantemente monitorata dai suoi medici, ma non è stato reso noto se abbia fatto un tampone (assai probabile) e quale ne sia stato l’esito.

Anche la famiglia imperiale giapponese è stata colpita dal coronavirus: la trentottenne principessa Yōko di Mikasa, figlia di un cugino dell’Imperatore Naruhito, è stata ricoverata in ospedale per una polmonite causata dal virus.

In compenso buone notizie arrivano dalla Danimarca, dove la Regina Margrethe II è ora negativa e col permesso dei medici è uscita dall’isolamento. Speriamo davvero che anche in Albione le cose si risolvano rapidamente e felicemente.

I Viceré

Il principe William è volato negli Emirati, in occasione del giorno che l’Expo 2020 di Dubai ha dedicato al Regno Unito, per parlare di futuro e sostenibilità.

(Ph: PA)

La sua breve assenza ha coinciso con una situazione particolare, e sollevato una questione assai interessante. Come sapete il Principe di Galles è in isolamento per essere risultato – di nuovo! – positivo al covid. Non si hanno informazioni sulle sue condizioni; considerando che Charles ha ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino speriamo davvero che in questo caso valga il principio no news good news. Ciò che però sta preoccupando gli Inglesi è il fatto che il principe aveva incontrato la madre solo due giorni prima; Sua Maestà è stata sottoposta a un tampone il cui esito non è stato reso noto, e viene costantemente monitorata. Dunque il 10 febbraio ci si è trovati in una situazione inedita: l’erede al trono in isolamento, la sovrana forse pure, il secondo in linea di successione fuori dal Paese, il terzo minorenne..

(Ph: Ranald Mackechnie/Handout)

Proviamo a fare un po’ di chiarezza. La reggenza è regolata da una legge del 1937, il Regency Act, che George VI – appena diventato Re dopo l’abdicazione del fratello Edward VIII – volle con forza dato che la sua erede aveva solo 11 anni. Contrariamente a quanto era avvenuto in precedenza, quando il Parlamento aveva legiferato in merito a situazioni specifiche, questa legge avrebbe avuto carattere generale. Si stabilì dunque che in caso di morte o interdizione del sovrano, se l’erede fosse stato un minore, la reggenza sarebbe stata assunta dal primo maggiorenne in ordine di successione, Per fare dunque un esempio il più ipotetico possibile, se Elizabeth Charles e William oggi non ci fossero più, ad assumere la reggenza per George dovrebbe essere Harry. Anzi no, perché una delle caratteristiche del reggente è che risieda nel Regno, e Harry ormai vive in California. Dopo di lui chi c’è? Andrew, che benché ritirato dalla vita pubblica, privato dei patronages e dei titoli militari, è ancora nella linea di successione.

Esiste poi un altro ruolo, quello del Counsellor of State; si tratta di senior members della Royal Family, che il monarca delega a fare le sue veci per alcune mansioni come firmare documenti o ricevere le credenziali dai nuovi ambasciatori in caso di sua assenza o temporanea indisponibilità. Tradizionalmente i Counsellors of State sono cinque, ma dopo la morte del Principe Philip, che non è stato ancora rimpiazzato, sono rimasti in quattro, i primi quattro adulti nella linea di successione: il Principe di Galles, il Duca di Cambridge, il Duca di Sussex e il Duca di York. Se dunque accadesse che Sua Maestà e Charles fossero indisposti – temporaneamente, per carità – con William assente, per non lasciare vacante il trono neanche un istante si dovrebbe ricorrere a Harry. Che sta sempre a Montecito, quindi no. Allora, di nuovo Andrew. Peraltro neanche così il problema sarebbe risolto, perché i Counsellors of State dovrebbero operare in coppia Insomma, urge mettersi al lavoro e rifare la lista,. Lady Violet fa il tifo per la Princess Royal e il Conte di Wessex e della Princess Royal, che hanno sempre dimostrato lealtà e affidabilità. E a esaminare la possibilità che a fare parte del gruppo possa essere chiamata anche qualche consorte, che abbia dimostrando capacità e fedeltà alla causa. Fortunatamente ce n’è più di una.

Quanto al Duca di York, ha appena ricevuto due non-regali per il compleanno (compirà 62 anni il 19): il fratello maggiore gli ha ingiunto di non farsi vedere a Windsor, e il Parlamento Nordirlandese ha reso noto che quel giorno non isserà la bandiera in suo onore. Probabilmente perché l’onore non ce l’ha più.

Mentre un carissimo amico libraio, accanito lettore del blog, mi segnala che l’ultima fatica letteraria dell’ex moglie Sarah, il romanzo storico-romantico Her hearth for a compass, tradotto anche in italiano e incentrato sulla figura di una sua pro pro zia, già nella lista dei best seller del Sunday Times, continua il suo viaggio e uscirà a breve in tutto il mondo in una nuova edizione tascabile. Finirà che sarà Sarah a dover mantenere l’ex marito.

Le foto del giorno – Partenze, arrivi e cammini

Per la Regina questo è un giorno dal sapore dolceamaro. Amaro come può essere il ricordo della morte di una sorella, l’unica sorella: era il 9 febbraio 2002, esattamente vent’anni fa, quando la Principessa Margaret morì per le conseguenze di un ictus – il terzo in pochi anni – al King Edward VII’s Hospital. With great sadness con grande tristezza, fu allora data la notizia, e la stessa tristezza, un po’ stemperata dal tempo, avrà provato anche oggi la sovrana.

E già che siamo in argomento, vi informo che la preannunciata solenne cerimonia in memoria del consorte Philip sarà celebrata il prossimo 29 marzo, che è anche il giorno che precede il ventesimo anniversario della morte della Queen Mother, scomparsa il 30 marzo 2002, solo sei settimane dopo la figlia minore.

Her Majesty non ha mancato mai di ricordare gli scomparsi, e quest’anno le testimonianze di affetto nei confronti dell’amatissimo Philip sono state molte e costanti, ogni occasione buona per sottolinearne affettuosamente la memoria. Sua Maestà però non si ferma – non lo farebbe neanche se potesse – e ha trovato il modo per continuare il suo viaggio accanto a lui. Navigando nel web Lady Violet aveva notato qualcosa, che una breve ricerca ha confermato: sabato scorso, in occasione del tea party offerto a Sandringham ai rappresentanti di alcune associazioni locali alla vigilia del suo giubileo di platino, la Regina camminava aiutandosi con un bastone da passeggio. Che qualcuno ha riconosciuto, per averlo già visto tra le mani del Duca di Edimburgo. Il giornalista e scrittore Gyles Brandreth ha svelato l’arcano, ricordando di aver visto il duca durante le sue passeggiate nella tenuta di Sandringham usare il bastone dal manico di corno intagliato, per poi riporlo in un vaso davanti alla porta della sua residenza.

Riuscite a immaginare qualcosa di più tenero?

Una sola cosa, quella che ha portato un po’ di dolcezza in questa giornata: il primo compleanno del piccolo August Philip, nato dal matrimonio della nipote Eugenie di York con Jack Brooksbank, protagonista col cuginetto Lucas Philip Tindall di un doppio battesimo, celebrato il 21 novembre scorso a Windsor, nella Royal Chapel of All Saints.

Durante il primo anno di vita del giovanotto i genitori sono stati giustamente parchi di sue immagini, ma da quello che si vede anche lui sembra a diventare un ginger boy. Harry, la concorrenza aumenta!

La foto del giorno – Una giornata particolare

La foto di oggi non può essere che questa. Che tanto per cambiare, col rischio di essere noiosi, è perfetta.

Abbiamo detto molte volte che l’Accession Day, il giorno che segna la sua ascesa al trono, è per la Regina innanzi tutto quello che della morte del padre amatissimo. Un’occasione da trascorrere nell’intimità di Sandringham – dove George VI si spense nel sonno nelle prime ore del 6 febbraio 1952 – tra riserbo e ricordi. Questo però è un anniversario particolare: settant’anni sul trono, unica tra i sovrani inglesi. Meglio di lei nel mondo solo Louis XIV, le Roi Soleil, che regno per 72 anni e 110 giorni, Rama IX di Thailandia (70 anni e 126 giorni) e Johann II del Liechtenstein (70 anni e 91 giorni) ma scommetto che scalerà ancora qualche posizione.

È un’occasione che mischia il pubblico al privato, com’è nella natura della vita di un sovrano, e The Queen non si è sottratta. Il risultato è lo scatto perfetto diffuso oggi: in una sala di Sandringham – foderata di boiserie, quintessenza di ogni elegante dimora nella campagna inglese – la Regina è seduta in una poltrona nei toni del beige che avrebbe deliziato mia madre. Accanto a lei un ritratto di George VI, scattata dal fotografo Baron (al secolo Stirling Henry Nahum) in occasione delle nozze d’argento dei suoi genitori, nel 1948. Il re è affacciato a una finestra di Buckingham Palace, e accanto a lui – ciliegina sulla coda – c’è uno degli adorati corgi (che tanto per cambiare volta la schiena alla camera, come fa sempre la mia Purple). Davanti alla sovrana c’è la red box, la famosa valigetta in pelle rossa con i documenti che riceve ogni giorno dal Governo e dall’ufficio per il Commonwealth, tranne gli unici due giorni l’anno in cui è ufficialmente in vacanza: Natale e Pasqua. In favoloso contrasto con quel rosso squillante l’abito scelto da Her Majesty, in una modernissima tonalità di verde lime. Sulla spalla sinistra brillano discretamente due foglie d’edera; non saprei dire se sono state scelte per il significato della pianta – fedeltà e tenacia – ma sicuramente lo sono state in quanto anch’esse le furono donate dai genitori per il ventunesimo compleanno. Le clips facevano parte della ricchissima eredità Greville che la Regina Madre ricevette nel 1942; create da Cartier in due momenti diversi, la prima fu realizzata prima del 1930, e nel 1937 aggiunta la seconda. Il proverbiale sorriso e l’altrettanto proverbiale rossetto completano l’opera. Una meraviglia.

Giunti alla fine di questa giornata particolare consentitemi una riflessione. Ho pensato a lungo come affrontare il post di oggi, e come me immagino anche altri che per lavoro o per diletto si trovano a parlare e a scrivere di royals. Si trattava di raccontare una storia già nota, raccontata mille volte (in piccolo anche da noi: A Royal Calendar – 6 febbraio 1952), e dunque ho pensato di cercare qualche dettaglio che fosse ancora sconosciuto ai più, o almeno poco noto. Poi è arrivata Her Majesty, e ci ha pensato a lei. Non a ripetere ciò che in qualche modo già si sapeva, ma a raccontare l’essenza della regalità, l’attualità della storia, il senso di accettare un impegno che non si è scelto, la capacità di tenere insieme con forza e grazia l’istituzione la nazione e la famiglia. Insomma, ha deciso lei. E noi entusiasti abbiamo obbedito.

Mamma scrive, Charles risponde

A poche ore dalla lettera scritta da Her Majesty in occasione dei 70 anni della sua ascesa al trono, arriva la risposta del figlio Charles, il Principe di Galles.

Che, unendosi a tutti coloro che festeggiano questa straordinaria giornata, sottolinea l’eccezionale impegno profuso da Her Majesty The Queen al servizio della Nazione e del Commonwealth per sette decenni. E si dice onorato, insieme con la moglie, del desiderio della madre (definita proprio così, mother) di attribuire a Camilla il titolo di Queen Consort in riconoscimento del lavoro svolto per il Paese, e del supporto offerto alla Regina e allo stesso Charles.

L’auspicio di Her Majesty, che la Duchessa di Cornovaglia venga – quando sarà il momento – chiamata col titolo che spetta alla moglie del Re bypassando quello di Princess Consort su cui si era chiuso l’accordo in occasione delle loro nozze, è stato un vero coup de théâtre, anche se la nomina di Camilla a Royal Lady dell’Ordine della Giarrettiera (Breaking News! – La prima notizia dell’anno!) faceva prevedere qualcosa del genere.

Lady Violet confessa di ammirare The Queen oggi più che mai, non solo per il gesto in sé, ma anche per la capacità che ha avuto, compiendolo, di distogliere l’attenzione da sé e di riportarla sulla monarchia, e dunque sul Paese che essa rappresenta. Una operazione di grande intelligenza familiare e politica, e di profonda consapevolezza istituzionale che la rende ancora una volta, ancora di più, l’icona stessa della regalità.

Well done Ma’am, well done.

Breaking News! – Si fa la storia

Alla vigilia del settantesimo anniversario de suo regno, Her Majesty prende carta e penna e ringrazia i suoi sudditi, rinnovando nei loro confronti l’impegno che prese nel famoso discorso radiofonico del 1947, nel giorno del ventunesimo compleanno.

Sottolinea ancora una volta il ruolo di Philip, e poi rivela un suo auspicio. Che quando Charles sarà Re potrà contare sullo stesso supporto di cui ha goduto lei stessa per queste sette decadi

. E che a Camilla sia attribuito il titolo di Queen Consort, Regina Consorte.

Set, game, match.

Le foto del giorno – Tre hurrà per la Regina!

Domani, 6 febbraio, Her Majesty Queen Elizabeth II celebrerà 70 anni tondi tondi seduta sul trono britannico.

Nell’attesa la sovrana si è divertita passando in rassegna un po’ degli auguri ricevuti in occasione di questo giubileo e di quelli che lo anno preceduto (conservate i biglietti di auguri dei vostri 20/30/40 anni? come vedete non siete i soli!).

Sua Maestà ha scelto di ornare il semplice abito azzurro non con una spilla ma con due, che per lei hanno un grande valore sentimentale: è la coppia di clip di diamanti e acquamarine in stile déco di Boucheron, che ricevette in dono dai genitori per il diciottesimo compleanno. Un modo per sentirli vicini, immagino, dato che il giorno in cui divenne regina è anche quello in cui perse il padre, ragion per cui evita i festeggiamenti pubblici. E domani non sarà diverso.

Naturalmente Lady Violet adora il biglietto/collage coi tappi di bottiglie, che punta sul gioco di parole tra top=il massimo e top=il tappo di bottiglia. E alzi la mano chi non si è messo a canticchiare You’re the top!

Bellissimo il ventaglio donato alla Regina Victoria dagli allora Principi di Galles, Edward e Alexandra, in occasione del suo Golden Jubilee, con le firme di familiari e persone vicine alla sovrana. Alla fine i giubilei sono un affare di famiglia.

Oggi invece Her Majesty ha ricevuto a Sandringham una rappresentanza di organizzazioni locali attive nel sociale. Stesso colore, altro modello, la Regina ha scelto di nuovo l’azzurro; molto dimagrita, aveva con sé il bastone che le abbiamo visto in qualche altra occasione ma è apparsa sorridente e in buona forma. Però non oso immaginare la consistenza di quella torta, in cui è conficcato un coltello tipo spada nella roccia.

Appuntate sulla spalla sinistra la coppia di piccole rose di diamanti, parte di un diadema ricevuto come dono di nozze – con il collier in parure – dal Nizam di Hyderabad, il sovrano di un piccolo principato indiano. Entrambi i pezzi, creati da Cartier, furono scelti dalla sposa stessa. Il collier è ancora in uso, mentre il diadema è stato smontato, le due piccole rose e la rosa più grande che ne costituiva il centro vengono ancora usate come spille, mentre il resto dei diamanti è stato usato per realizzare la Burmese Ruby tiara.

(Ph: JJ Giddens/PA)

Per non farsi mancare nulla, anche Lady Violet celebrerà il Platinum Jubilee indossando un oggettino creato (e prontamente acquistato, of course) per l’occasione: l’orologio How Majestic di Swatch.

Protetto da una delle Royal Guard, è dotato anche di un’elegante corona platinata che verrà conservata in attesa del momento giusto per l’indosso, hai visto mai… per fortuna il corgi ce l’abbiamo già!

Aggiungerò solo un piccolo dettaglio: la mise di Sua Maestà cambia colore con lo scorrere dei giorni.

Dite la verità, si poteva resistere? Oggi più che mai, God save The Queen!

Le foto del giorno – Ritorno a Sandringham

Tra due settimane esatte, domenica 6 febbraio, Her Majesty The Queen festeggerà i settant’anni sul trono, unico sovrano britannico a raggiungere lo straordinario traguardo.

Il 6 febbraio 1952 è il giorno che probabilmente più di tutti gli altri le cambiò la vita (qui una breve storia A Royal Calendar – 6 febbraio 1952) ma è anche quello in cui perse l’amatissimo padre. Una data dolce e amara, celebrata di solito nella tenuta di Sandringham, dove George VI si spense, e dove la Regina ama trascorrere il periodo natalizio, prolungando di solito la sua permanenza fino al 6 febbraio.

(Ph: Terry Harris)

Questo però è un anno particolare per molti aspetti: il giubileo, la pandemia, e non ultima la scomparsa del consorte Philip. Sua Maestà ha dunque deciso di rimanere a Windsor per le feste di fine anno, celebrando il Natale con un gruppo ristretto di familiari, e solo oggi si è trasferita nella tenuta del Norfolk. Eccezionalmente ha viaggiato in elicottero, raggiungendo poi in auto la destinazione finale. Che questa volta non è l’edificio principale, ma il più modesto Wood Farm, un cottage all’interno della tenuta spesso usato da vari membri della Royal Family prima che Philip lo eleggesse a sua dimora stabile, trascorrendovi gli ultimi anni di vita, assistito dal suo staff e visitato dalla famiglia e dagli amici.

Il Platinum Jubilee si avvicina a grandi passi, e sicuramente l’attenzione dei più è rivolta a quest’evento straordinario, ma Lady Violet non può fare a meno di notare la grazia ostinata con cui Elizabeth continua in ogni occasione a ricordare Philip, denudando i suoi sentimenti come forse mai nella sua lunga vita.

True love lasts forever.

Bye bye Andy

Era nell’aria e ora è ufficiale: il Duca di York ha rimesso nelle mani di Sua Maestà La Regina ogni incarico militare e ogni patronage che ancora deteneva.

La decisione è stata comunicata urbi et orbi attraverso uno scarno comunicato diffuso anche attraverso i canali social della Royal Family.

Una scelta obbligata dopo che il giudice Kaplan di New York ha respinto il ricorso del duca, che dovrà dunque affrontare in tribunale le accuse di Virginia Giuffre, ancora minorenne quando avrebbe avuto rapporti sessuali con Andrew.

Una decisione giunta tempestivamente per cercare di evitare ombre troppo consistenti sulle celebrazioni del Platinum Jubilee di Her Majesty.

Lady Violet ripensa agli anni ’80, quando il terzogenito di Elizabeth e Philip non era solo il bello di famiglia – e bello era davvero – ma aveva anche il fascino dell’eroe, avendo partecipato alla vittoriosa guerra lampo (aprile/giugno 1982) delle isole Falkland, la cui proprietà era contesa tra il Regno Unito e l’Argentina.

Ora invece un nutrito gruppo di veterani ne ha chiesta la rimozione dai ruoli militari.

Mai come oggi è vero, sic transit gloria mundi.