Ci siamo! Oggi è il giorno della prova generale. Gli sposi sono arrivati a Windsor, in auto insieme (guidava lui); la famiglia della sposa, babbo mamma e sorella, idem (guidava Andrew).
Sul sedile posteriore Beatrice, sorella maggiore e Maid of Honour, ha la classica espressione non ne posso più che hanno tutti i familiari di tutti i matrimoni. Dai Bea, stasera un giretto al pub, domattina due gocce di gin nel succo d’arancia e vedrai che passa presto! Non dare retta a quelli che ti dicono “sempre damigella e mai sposa” e risplendi, ricordati che Pippa sul suo damigellaggio ci ha costruito una fortuna.
Giorno: 11 ottobre 2018
The Queen: dressing for wedding 8
Siete arrivati fin qui? Avete letto tutti e sette i post precedenti? Bravi! Oggi l’ultimo capitolo non dovrebbe essere una sorpresa, in fondo sono passati meno di cinque mesi. Era infatti il 19 maggio quando Harry, figlio cadetto di Charles e Diana portava all’altare la fidanzata americana Meghan, assumendo il titolo di Duke of Sussex.
Nozze nella St.George’s Chapel a Windsor, come domani, bellissimi gli sposi, emozionante la cerimonia, ma il vero coup de théâtre è l’arrivo della coppia sovrana. Per lui, perché operato poche settimane prima all’anca la sua partecipazione era in forse – e al limite ci si aspettava di vederlo appoggiarsi a un bastone – e per lei, vestita di un giallo/verde lime quasi fluo, che mai a nessuna di noi, nonostante i vari decenni di differenza, sarebbe venuto in mente di indossare, a un matrimonio poi! E invece Sua Maestà osa, vince e convince: soprabito tinta unita fermato da un unico grande alamaro, che copre e scopre un abito di seta a fiori verde viola e bianchi, tutto opera di Stewart Parvin.
Guanti bianchi, accessori neri, e un cappello really impressive – disegnato da Angela Kelly e realizzato da Stella McLaren – nella stessa tonalità del soprabito, con un ciuffo di piume viola che partono da una composizione di piccoli fiori, in cristalli e perle, sempre in verde e viola. Sulla spalla la Richmond Brooch, ennesima eredità della nonna Mary che l’aveva ricevuta nel 1893 in dono per le sue nozze col futuro re George V dalla città di Richmond.

Un gioiello composto da una serie di volute di diamanti con una perla centrale, che ha molteplici indossi: la perla può essere rimossa, oppure se ne può aggiungere un’altra come pendente; può essere spilla, essa stessa un pendente, o magari può essere indossata tra i capelli, come fece la Queen Mary. Certo che senza tale nonna lo scrigno di Her Majesty sarebbe assai più modesto!
Con questo siamo arrivati alla fine del nostro contest, e la vittoria va al blu (in varie sfumature), tallonato dal giallo.
Come sarà domani la mise di Sua Maestà? Vedremo, noi ci troviamo lì. Bye bye! 