E venne il giorno in cui i Duchi di Sussex visitarono il Sussex. Viaggio in elicottero, giornata piena di impegni ma dal mood rilassato, infatti Harry non si è nemmeno messo la cravatta!
Inutile dire che tutti gli occhi erano puntati su Meghan, che si è concessa con generosa grazia. Per l’occasione la duchessa ha scelto il verde scuro, una di quelle tinte che le stanno così bene, ed è pure uno dei trend di stagione.
Gonna dritta in pelle Hugo Boss e semplice blusa in seta & Other Stories, più un bel 7/8 Armani in un color crema, una tonalità che però non la esalta. Le scarpe in suede sono evidentemente abbinate al soprabito ma risultano troppo chiare per lei. Sui capelli sapete già come la penso, dunque inutile ripetersi.
In mano la Nina Bag di Gabriela Hearst, brand americano (la stilista è uruguayana ma vive a New York) che sta diventando assai di moda. La borsa non è al momento disponibile, e se la volete dovete mettervi in lista d’attesa. Personalmente passo, la trovo bruttissima e penso che con questa mise stia pure male.
I duchi hanno una carica di spontaneità – arricchita dal carisma di lui – che li rende assai popolari. D’altra parte come si fa a non amarli, o almeno a guardarli con simpatia? Queste immagini sono eloquenti, e penso alla reazione di soddisfatta delizia dipinta sul viso della nonna sovrana guardando la prima. Quanto alla seconda, io un real sopracciglio inarcato me lo immagino, ma se c’è una cosa che Sua Maestà ha dimostrato nella sua lunga vita è di non temere i cambiamenti, e anzi di saperli innescare.
Foto perfetta, da 10 e lode. Scommettete che la rivedremo spesso?
L’immagine mostra anche la duchessa indossare un signet ring, cioè un anello con lo stemma, cosa che ha mandato in fibrillazione un po’ di osservatori, perché nel mondo anglosassone solo gli uomini portano quell’anello, e all’anulare sinistro. Un’altra novità di Meghan, magari un anello con il suo coat of arms?
Presto svelato l’arcano, trattasi di anello placcato oro con piccolo topazio bianco, il Mantra Open Heart di Missoma. Secondo il produttore “representing emotions of love, passion and friendship. One to wear close to the heart”. Se è un portafortuna per l’amore direi che funziona e potrebbe valere l’investimento delle 85 sterline richieste. Se si riesce a passare sopra alla sua intrinseca, irrimediabile bruttezza, of course.
Lo sposo è Mr. Colin McKenzie da New York City e ha tutta l’aria di essere un commoner, ma la sposa è Anna Theresa von und zu Arco-Zinneberg, e il sangue reale nelle sue vene scorre a fiumi. Anna è figlia di Maria Beatrice d’Austria-Este: suoi genitori Roberto d’Austria-Este, secondo figlio degli ultimi imperatori Karl e Zita, e Margherita di Savoia-Aosta, figlia dell’eroe dell’Amba Alagi e di Anna d’Orléans. Zio della sposa è Lorenz, marito della principessa Astrid dei Belgi (qui le loro nozze
Ci sfugge invece chi sia la damigella alle prese col velo della nubenda, abbigliata in stile disco anni ’80, con l’aggiunta di un bizzarro cappellino vagamente Tudor.
Senza competitors la più royal delle ospiti presenti, la Granduchessa Maria Teresa di Lussemburgo, che ha sempre avuto un bel viso ma da quando ha perso qualche chilo e aggiornato il taglio dei capelli ha recuperato molto dell’antico splendore. Però il damascato sarebbe meglio lasciarlo alle poltrone di palazzo!
Gli sposi: lui dimostra che per essere veramente chic a un matrimonio il tight è condizione necessaria ma purtroppo non sufficiente. Lei dovrebbe fare causa a chi l’ha infagottata in un abito privo di linea ma pieno di dettagli inutili, tipo quella specie di mantellina che appesantisce il décolleté. Troppo misero il noioso bouquet di mughetti, e anche la tiara, piazzata così, non slancia. E resterà un mistero il motivo per cui lo sposo ha mollato il proprio cappello a cilindro all’invitata con corpino nero e gonna rossa, e perché lei se lo sia messo in testa.
Giustamente, dopo cinque mesi e mezzo passati a casa coi bambini, il suo primo impegno è stato visitare il Sayers Croft Trust Forest School and Wildlife Garden dove ha incontrato altri bambini – che grazie a questa istituzione hanno l’opportunità di conoscere meglio la natura. Circondata da pargoli più o meno festanti, in alcune immagini Catherine ha proprio lo sguardo della madre amorevolmente esausta, che scambierebbe volentieri i suoi pupi con una pinta di birra al pub sotto casa.
La ricerca in questo campo ha fatto passi da gigante, ma la prevenzione resta fondamentale. Dunque perché trascurarsi, basta un semplice controllo. Prendersi cura di sé è cosa saggia, e anche assai elegante!
Nozze rigorosamente private, celebrate davanti a un numero ristretto di persone, sembra un sessantina. Presenti le figlie, e presente anche la ex moglie Penny, che ha accompagnato lo sposo all’altare. Non c’è conferma, ma potrebbero aver partecipato anche i Conti di Wessex, che con Lord Ivar hanno legami molto stretti, e hanno anche fatto da padrini di battesimo ai rispettivi figli (Ivar è il padrino di Lady Louise Windsor, Edward e Sophie delle prime due figlie di Ivar e Penny).