Le cronache dell’epoca raccontarono che quando il padre pazzo di felicità vide la sua bellissima bambina le bagnò le piccole labbra con dello champagne per festeggiare il suo arrivo. Quel mercoledì di gennaio nel Principato la più bella delle principesse aveva appena dato alla luce il necessario erede – anche se sarebbe stato meglio un maschio, che infatti arrivò puntuale 14 mesi dopo – e il mondo si innamorò all’istante di quella deliziosa creatura, Caroline Louise Marguerite.
Una vita sempre sotto i riflettori – che era quello che serviva al Principato – migliaia, forse milioni di fotografie che l’hanno mostrata bambina paffutella e imbronciata,
bellezza in fiore, giovane moglie tradita, stravolta dietro il feretro della madre, ancora felice poi disperata e sola coi suoi bambini, perfino calva, e poi faticosamente di nuovo serena.
Corteggiatori improbabili come il Principe di Galles, e amori ancori ancora più improbabili, tipo il tennista Guillermo Vilas con cui fuggì due settimane in Polinesia dopo la brusca fine del primo matrimonio (qui il post A Royal Calendar – 28/29 giugno 1978 ). I matrimoni saranno tre; quello con Stefano Casiraghi era il grande amore e sembrava le avrebbe donato l’eterna felicità, invece come si sa durò meno di sette anni e finì in tragedia ( A Royal Calendar – 29 dicembre 1983 ).
Il terzo, di cui oggi è il ventesimo anniversario, l’ha resa Sua Altezza Reale la Principessa di Hannover ma si è consumato come una candela. Oggi è la matriarca di un clan che comprende quattro figli e sette nipoti – uno più bello dell’altro- non ha mai smesso di fumare, mostra le sue rughe con classe distaccata, partecipa agli eventi del Principato sempre chic, con la grazia e quel senso del dovere imparato da mamma Grace, con la profonda consapevolezza della propria essenza e del proprio ruolo.