A Royal Calendar – 28 giugno 1491

henry viii barberini

Hans Holbein il giovane, Ritratto di Enrico VIII. Roma, Palazzo Barberini

Nasce a Greenwich Henry, figlio del Re d’Inghilterra Henry VII (discendente dai Lancaster) e della regina Elizabeth di York. È il terzogenito dei sovrani – e il secondo maschio – dunque alla nascita lo aspetta un futuro da cadetto; ma il destino decide diversamente, il Principe di Galles Arthur muore a quindici anni e lui ne prende il posto e la moglie, salendo al trono nel 1509 come Henry VIII. Per tutto ciò che è accaduto durante la sua vita e il suo regno, pochi sovrani rinascimentali – o di qualunque altra epoca – godono della stessa popolarità: oltre ad essere l’archetipo del monarca assoluto, dell’uomo instabile e spietato, Henry dilaga in molte branche dello scibile: storia, arte, letteratura, cinema. Sterminata la bibliografia, abbondantissima la cinematografia, numerosi e variamente distribuiti i ritratti, condensare la sua vicenda in un post o due è praticamente impossibile.

Il punto però è che io ho un legame particolare con i Tudor – grazie a loro ho persino preso 30 e lode all’esame di Storia Moderna all’Università – e non vorrei che questa data passasse senza ricordarla, dunque provo a raccontarvi cinque cose del re che forse non sapete.

  1. Era alto 6 piedi e 2 pollici – circa un metro e 90 – esattamente la stessa altezza di William, Duca di Cambridge. In gioventù doveva essere bellissimo, ed era famoso per la straordinaria prestanza fisica; con l’età prese molto peso, e il girovita arrivò a misurare poco meno di un metro e mezzo, come testimoniato dalle sue armature.
  2. Può essere considerato un autore di best seller: la sua opera Defense of the Seven Sacraments, a difesa della Chiesa Cattolica contro le tesi di Lutero, ebbe 20 edizioni in tutta Europa, e considerando il livello di analfabetismo del Cinquecento è un risultato davvero notevole. L’opera guadagnò al Re il titolo di Defensor Fidei da parte di Papa Leone X; ancora oggi è uno dei titoli di Elizabeth II.
  3. A proposito di libri, il British Museum ne conserva uno dove il re registrava i rimedi con cui si curava da sé, tormentato dalla salute declinante e evidentemente non soddisfatto dei medici di corte.
  4. Autentico uomo del Rinascimento, Henry suonava e componeva musica. Nella sua collezione di strumenti musicali c’erano 78 flauti dolci, 78 traversi, cinque cornamuse e un arpicordo. A lungo gli si è attribuita la paternità della canzone popolare Greensleeves, oggi smentita; incerta anche quella di Helas Madame, suonata alla sua corte. Sono invece pochi i dubbi che sia l’autore di Pastime with Good Company, il che ne fa l’unico sovrano inglese autore di un brano proposto dai Jethro Tull.
  5. Sicuramente la caratteristica che più facilmente si ricorda della sua vita è il numero di volte che si sposò: sei. Ebbe come moglie tre Catherine, due Anne e una Jane; per ricordare il destino di ciascuna i bambini inglesi imparavano una filastrocca: Divorced, Beheaded, Died – Divorced, Beheaded, Survived (Divorziata, Decapitata, Morta – Divorziata, Decapitata, Sopravvissuta)

Le foto del giorno – 28 giugno

Non ce ne sarebbe bisogno, ma le foto di oggi contribuiscono ulteriormente a illustrare le enormi doti di empatia di Sua Maestà – esercitate senza perdere un filo di regale autorevolezza – e il perché sia oggetto di un così grande affettuoso rispetto dai suoi sudditi e non solo. La sovrana è in Scozia per la Holyrood Week, in cui si trasferisce nella residenza reale di Edimburgo, Holyroodhouse, per rafforzare il legame con la società scozzese. the queen in scotlandOggi, vestita nel più delizioso giallo primula, ha visitato la Greenfaulds High School a Cumbernauld, North Lanarkshire, non lontano da Glasgow; un istituto comprensivo che offre anche un percorso di studi in Gaelico. E in Gaelico è stata salutata dalle due studentesse che l’hanno accolta al suo arrivo. the queen in scotland 2Poi ha deliziato la signora Eileen McLoughlin, insegnante con 32 anni di carriera che oggi va in pensione, con un regalo per celebrare l’occasione. Fantastica. Naturalmente non è mancato l’omaggio floreale, offerto da uno degli studenti più giovani, che molto opportunamente si chiama Archie. Sarà stato scelto per il nome?the queen in scotland 3