Nel 1939 il famoso regista tedesco (naturalizzato statunitense) Ernst Lubitsch girò Ninotchka, commedia su una spia russa in missione che scopre lussi e piaceri dell’occidente. Protagonista era Greta Garbo e lo slogan promozionale del film fu La Garbo ride! dato che per la prima volta sullo schermo la diva svedese, abbonata a ruoli di donne sofferenti in opere drammatiche, si lasciava andare a una divertita risata nella scena in cui il partner Melvyn Douglas cade dalla sedia e scivola a terra in un ristorante. Ottant’anni dopo possiamo affermare anche noi Charlène ride! La scorsa settimana la principessa consorte di Monaco è volata in Grecia per il battesimo di Leo, figlio di Christos Fiotakis, proprietario della palestra monegasca Elite Fitness e personal trainer di molti vip tra cui la stessa Charlène. La principessa è stata madrina del piccolo mentre il fratello Gareth Wittstock (il secondo da destra) è stato il padrino.
Per l’occasione la mise scelta è un’incredibile palandrana naturalmente firmata Akris; interpretazione moderna della dea greca? Roba da svuotare l’Olimpo più rapidamente di un fulmine scagliato da Zeus. Ora però non siamo pignoli, l’importante è che la bionda signora – nonostante il temperamento mesto aggravato da abbondante uso di botox – sia ancora capace di ridere, cosa che le accade praticamente solo quando è in compagnia di bambini, o in ambito sportivo. O lontana dal Principato.
P.S. appena visto l’abito ho pensato che sembra uscito da un incubo di Mondrian, e il pensiero è corso automaticamente a un’altra Principessa di Monaco, proprietaria di uno degli abiti più iconici degli anni ’60, la Mondrian robe. Quello però era opera del genio di Yves Saint Laurent, altro che Akris.