Oggi è il Blue Monday, a causa del fatto che una quindicina d’anni fa Cliff Arnall, dell’Università di Cardiff, dichiarò di aver elaborato un’equazioneper per identificare il giorno più triste dell’emisfero boreale. Sulla base di dati di dubbia scientificità (il brutto tempo, la distanza dal Natale, il fallimento dei buoni propositi per l’anno nuovo, la mole di lavoro) la scelta cadde sul terzo lunedì di gennaio. L’aggettivo blue in Inglese oltre al colore identifica un senso di tristezza e malinconia; il fatto che quest’anno il colore Pantone sia il classic blue è una di quelle coincidenze in cui il marketing sguazza. Invece per i Samaritans – associazione di volontariato laico fondata nel 1935, che si occupa principalmente della prevenzione al suicidio – oggi è il Brew Monday (brew vuol dire infuso), una giornata dedicata a incontrare amici conoscenti e persone in difficoltà davanti a una fumante tazza di tè, per stare al caldo, chiacchierare e cercare di tenere lontana la tristezza. E non è mancato l’appoggio all’iniziativa del Principe di Galles, che dei Samaritans ha il patronage dal 1999. Da notare la sostanziale assenza di blue, nell’espressione dell’erede al trono così come sulla tavola, dove troneggiano tazze gloriosamente verdi. Qualche tocco sulla cravatta e sulla pochette, giusto lo stretto indispensabile.
Che meraviglia la moda inglese maschile, d’altra parte credo sia nata proprio lì (molti termini del guardaroba maschile sono inglesi), e Carlo è un maestro. Insieme agli interni che sono altrettanto belli, per non parlare degli esterni (da amante sfegatata del giardinaggio vado spesso in Inghilterra per girarmela, adesso dovrei andare nel Somerset).
Grazie lady Violet , l’eleganza è un dovere che abbiamo nei confronti degli altri (non mi ricordo più chi l’ha detto)
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Ecco, la frequentazione dei giardini è cosa che invidio molto, averne uno il mio gran desiderio.
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