Nelle ultime ventiquattr’ore il Regno Unito sembra essere sulle montagne russe. Ieri sera il discorso della sovrana – seguito in patria da poco meno della metà dell’intera popolazione – ha avuto la capacità di rinsaldare l’unità nazionale, stimolare l’orgoglio, motivare alla resistenza e dare una speranza per il futuro. Stamani non abbiamo fatto altro che chiacchierare sull’eleganza dell’abito, la raffinatezza di quel punto di verde, la sorpresa della spilla, così bella e così raramente indossata. Questa sera il cielo su Londra è tornato a rannuvolarsi, con la notizia appena arrivata del trasferimento in terapia intensiva del Prime Minister Boris Johnson, e mentre preghiamo (o incrociamo le dita, o quello che preferite) per lui e il suo Paese, torniamo un attimo a ieri e al Queen’s speech. Che il personale del NHS Nightingale Hospital – appena aperto a Londra per la lotta al Covid-19, e inaugurato virtualmente venerdì dal Principe di Galles – ha seguito così, insieme, in piedi. Una di quelle foto che dicono più di mille parole