Scompare oggi a 94 anni – anche lui vittima del covid – Valéry Giscard d’Estaing, per tutti VGE.

Divenne Presidente della Repubblica Francese nel 1974 a 48 anni, il più giovane eletto a quella carica (lo supererà Emmanuel Macron divenuto Presidente nel 2017 a 39 anni compiuti). Il padre Edmond Giscard, alto funzionario di banca, aveva ottenuto dal Consiglio di Stato nel 1922 di aggiungere al cognome della famiglia il patronimico, a testimonianza di una discendenza aristocratica. Da parte su VGE incrementò la presenza di sangue blu in famiglia sposando Anne-Aymone Marie Josèphe Christiane Sauvage de Brantes, discendente dai Borbone-Francia.

Insieme avranno quattro figli, e nel 2018 vivranno lo strazio della morte della più giovane, Jacinte. Bruna e minuta lei, altissimo ed elegante lui, rappresentavano davvero lo charme e la grandeur francesi; la piccola Lady Violet, all’epoca poco più di una bambina, ne era piuttosto affascinata.

Sventura volle che la sua presidenza si svolgesse negli anni in cui al Quirinale abitava Giovanni Leone, tra le cui qualità non compariva un’altezza notevole (neanche media, invero) per cui davanti alle immagini della gallica visita a Roma ricordo di aver pensato che fortunatamente l’italico onore poteva considerarsi salvo grazie alla nostra Prima Signora, Donna Vittoria, creatura di leggendaria eleganza spesso vestita da Valentino in persona.
Tralasciando ogni cronaca politica, che non è questo il luogo, VGE e Anne-Aymone diedero vita a una presidenza molto “americana”: lei spesso in prima fila accanto al marito, cosa che le attirò più di una critica. Come molte signore ben nate e ben maritate la Première Dame si dedicò alla beneficienza istituendo una fondazione a favore dell’infanzia in difficoltà, celebrata ogni anno da un sontuoso gala a Versailles, ospite – e abbondantemente fotografata – la crème de la crème.

Ancor più famose sono le immagini che ritraggono in tutto il suo splendore Diana, Principessa di Galles, in compagnia dell’ormai anzianotto ma sempre fascinoso VGE A dire il vero, ogni tanto rispunta la voce di una liaison tra i due e lui, che ha sempre avuto la fama di tombeur de femmes, nel 2009 pensò bene di dare alle stampe un romanzetto dal titolo La princesse et le président, che narra della relazione di un fantomatico inquilino dell’Eliseo con un’ancor più fantomatica “Principessa di Cardiff” dall’infelice matrimonio. Che dire? Scenda l’oblio. .

A me è piaciuta molto una immagine pubblicata oggi da Albert II, in ricordo di una visita della coppia presidenziale nel Principato. Con i Giscard c’è Rainier III, c’è una giovanissima Caroline e c’è Grace, impeccabile testimone di un tempo passato per sempre.

Un uomo che scrive un romanzetto sulle proprie e altrui corna anche senza fare nomi (perché tanto si capisce lo stesso), mi scade a livelli subumani. Io ho sempre più l’impressione che il potere dia alla testa e vince la prova chi riesce a mantenere un comportamento decente fino alla fine, una specie di gara di resistenza. Troppe volte osservo ingordigia di soldi (come se non bastassero mai), di fama, atteggiamenti egocentrici, di pessimo gusto.
Se la classe non è acqua qui bisogna chiamare l’idraulico.
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(scusami per il ritardo, wordpress ogni tanto decide per me e non mostra le notifiche). certo VGE avrebbe potuto, anzi dovuto, evitare una cosa del genere; che non aggiunge nulla, e anzi toglie più di qualcosa.
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