Serata di gran gala e tappeti rossi oggi alla Royal Albert Hall per la prima di No time to die, venticinquesimo film di James Bond.
Pubblico delle grandi(ssime) occasioni e mise da urlo, a partire dall’abito che trasforma la Duchessa di Cambridge in una Bond girl, direttamente da Goldfinger. Ne parleremo, e vi dò già appuntamento per la nostra rubrica domenicale. Per stasera vi propongo una sola foto, che mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino (e mille grazie all’amica che me l’ha segnalata).

Il futuro Re, e la Regina Consorte che verrà dopo di lui, ma anche semplicemente suocero e nuora legati da un affetto vero. Quando William si sposò, suo padre dichiarò che Catherine era la figlia che non aveva avuto, pur avendola tanto desiderata. Ed entrando nella Royal Family la commoner Miss Middleton sembra essersi portata dietro quell’equilibrio e quella ricerca dell’armonia familiare che sono la vera forza della sua famiglia d’origine.
Un immagine tenera, molto familiare. A vederli così sembra che si stiano salutando sulla porta di casa e non nel bel mezzo del red carpet. Bello proprio. Non vedo l’ora di leggere la tua rubrica sulla serata di ieri sera! E comunque Kate la vedrei bene come Bond Girl… è pure atletica! 😂
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Sì, Kate è veramente una che ci ha il fisico! Loro due così mi sono piaciuti tanti, ci sono affetto e complicità, e sembra tutto così naturale, così semplice.
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Non si puo dire che la Duchessa di Cambridge non abbia preso seriamente il suo ruolo, a differenza della cognata. William ha sceltto proprio bene
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Soprattutto secondo me ha capito che deve studiare, deve prepararsi. Che per questo ruolo è fondamentale, ma in fondo è importante per tutti, acquisire consapevolezza di sé e prepararsi al meglio. Lei tra l’altro lo fa con grazia e una certa naturalezza, che sono per me parte del suo fascino.
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Per me una delle immagini più belle del matrimonio di Catherine e William è quella che ritrae la sposa appena scesa dall’auto, circondata da suo padre e sua sorella. Credo che parte della sua bellezza risieda in questo sentirsi a proprio agio in ogni situazione, anche grazie alla rete di protezione della sua famiglia. Questa è l’eredità migliore che i genitori possano lasciare ai figli, principi o no.
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Sono assolutamente d’accordo con te. Quando ho visto questa immagine ho pensato che deve avere un buon rapporto col padre, che è stata capace di replicare col suocero.
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Ho letto che, molto probabilmente, l’abbigliamento di Meghan era prestato dalle case di moda per un effetto pubblicità anche perché non si spiega come puoi andare in giro in una NY calda, pare con 80% di umidità, agghindata come se fosse dicembre inoltrato dove tutti gli altri sono in maniche di camicia o al massimo in giacca. Ma se questo fosse vero perché non lo dicono chiaro e tondo? Non sarebbe la prima a fare da testimonial per un marchio. Charlotte è legata a Gucci e Beatrice ad un azienda di gioielli italiana. E magari scegliendo con più attenzione cosa indossi e dove, visto che andare in una scuola di Harlem con un completo costosissimo e gioielli vari non è proprio un atto di gentilezza e scatena, come successo, le inevitabili critiche. Mi hanno fatto pensare a quel detto: “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”.
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Per regola la Royal Family non può accettare abiti in regalo, e paga tutto ciò che indossa. Non saprei dirti se lei ha deciso (o le è stato concesso) di fare diversamente, ma in effetti non potrebbe. Poi ti dirò, allusioni in tal senso ci furono anche all’inizio del matrimonio, quando Meghan indossava marchi, spesso canadesi, sconosciuti si più. In quel caso molti gridarono al miracolo leggendoci l’intenzione da parte della neoduchessa di mettere in risalto brand di secondo piano, altri sdegnati allusero al fatto che i capi le fossero forniti a pagamento, o addirittura pagandolo per mostrarli. Comunque sia io l’ho trovata un po’ ridicola, e concordo con te che avrei evitato certe scelte in certe situazioni.
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