Il caffè del lunedì – Addio al Re

Oggi, terzo lunedì di gennaio, è il cosiddetto Blue Monday, individuato qualche anno fa da un docente dell’Università di Cardiff come il giorno più triste dell’anno per gli abitanti dell’emisfero boreale. E il mondo royal celebra, suo malgrado, la giornata in grande stile con i funerali di Costantino II.

La Grecia non ha concesso le esequie di stato, ma data l’abbondante presenza di sovrani regnanti alla fine più o meno è stato così. Chi c’era: Margrethe di Danimarca e Felipe di Spagna (con la moglie Letizia) rispettivamente cognata e nipote dello scomparso; Carl Gustav e Silvia di Svezia, Willem-Alexander e Máxima dei Paesi Bassi con la ex regina Beatrix, Henri del Lussemburgo accompagnato dalla sorella Margaretha, Albert de Monaco, Philippe e Mathilde dei Belgi. E un po’ di sovrani di regni che non esistono più, come Simeone di Bulgaria e la Shahbanou, Farah Diba. Non c’erano i sovrani di Norvegia, rappresentati dai figli Martha Louise e i principi ereditari Haakon e Mette-Marit, né Charlène de Monaco, che in queste occasioni si vede poco. E nemmeno il Principe di Galles, la cui presenza peraltro non è mai stata annunciata, nonostante Costantino fosse tra i suoi padrini di battesimo, ed egli abbia poi ricambiato tenendo a battesimo Constantine Alexios, primo maschio dei cinque figli del diadoco Pavlos. William era rappresentato dalla cugina Lady Gabriella Windsor, mentre a rappresentare Re Charles c’era la sorella Princess Royal accompagnata dal marito. C’era naturalmente la famiglia reale greca al completo, e le due famiglie più strettamente imparentate: la danese – oltre alla regina la principessa Benedikte, entrambe sorelle della vedova, con i rispettivi figli – e la spagnola.

Questa ha attirato un certo interesse, date le crepe che negli anni incrinato l’immagine di famiglia perfetta, che forse in fondo non ha mai avuto. Anyway, con Sofía e Irene, sorelle di Costantino, si è rivisto il Rey Emerito Juan Carlos; presenti anche le Infante Elena e Cristina con rispettiva prole, mancavano invece le figlie dei sovrani, Leonor e Sofía.

Oltre al fascino del rito ortodosso, cui la lingua ha donato un incanto a tratti ipnotico, elenco di seguito alcune cose che ho trovato notevoli: innanzi tutto l’orazione funebre in greco e in inglese dell’assai commosso diadoco Pavlos, e la grazia con cui ha accolto gli ospiti sul sagrato della cattedrale

Le tante signore, a partire dalla vedova, che erano a capo scoperto. Quelle che però hanno scelto di indossare il cappello, hanno fatto scelte notevoli, come Marghrethe II e il suo maxibottone (ricordate la sua spilla? Ne abbiamo parlato qui The final farewell – I dettagli),

Margaretha del Liechtenstein, nata Principessa di Lussemburgo, con una pantagonna (non ho la foto, ma ho trovato un breve video https://twitter.com/i/status/1614931749724913664).

Tra le decorazioni poste davanti al feretro c’era anche l’oro olimpico, qui tra le mani del genero Carlos Morales, marito della primogenita Alexia, accanto a lui. Costantino vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960, un tempo in cui a governare i flutti bastavano mano esperta e timone saldo.

Per i momenti salienti della cerimonia vi rimando al breve riassunto di Hola! https://www.hola.com/realeza/casa_espanola/20230116224655/reina-sofia-llora-en-el-misa-funeral-constantino-de-grecia/

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