La tristezza di settembre

Oggi sono tre anni dalla morte di Elizabeth; semplicemente, per tutti, The Queen. E in questi giorni la Royal Family affronta un altro lutto: la scomparsa della Duchessa di Kent.

L’addio alla prima è stato un evento storico, e non poteva essere altrimenti; ma anche il funerale all’altra presenta aspetti interessanti. Sarà celebrato martedì 16 alle due del pomeriggio, alla presenza dei sovrani, a Westminster Cathedral; attenzione, non Abbey – la grande chiesa teatro di molti eventi reali, lieti e tristi – ma Cathedral, la cattedrale cattolica, chiesa madre della Diocesi di Westminster. Sarà il primo funerale cattolico di un membro della famiglia reale britannica da secoli. La duchessa si era convertita al Cattolicesimo nel 1994, imitata sette anni più tardi dal figlio minore, Nicholas, che si è sposato a Roma, nella chiesa di Santo Stefano degli Abissini, in Vaticano.

La salma della Duchessa al momento giace nella cappella privata di Kensington Palace, raggiungerà la cattedrale lunedì mattina per i riti del commiato; dopo la cerimonia funebre partirà alla volta di Windsor, dove riposerà nel Royal Burial Ground a Frogmore, cimitero reale che accoglie molti membri della Royal Family, compresi i suoceri della duchessa. il Duca di Windsor e sua moglie Wallis Simpson.

Buon viaggio Your Royal Highness o, come preferiva essere chiamata dai bambini cui insegnava musica, Mrs. Kent.

L’incompiuta

Ventotto anni fa a quest’ora, un po’ prima e anche molto dopo, il mondo – almeno quello con accesso alla tv – era paralizzato da una notizia scioccante e inaspettata, la morte di Diana, Principessa del Galles. Una fine che nella banalità dell’incidente stradale concludeva una vita che dalla normalità degli esordi, benché assai più privilegiati della media, si era poi avvitata in una spirale iperbolica che penso neanche lei volesse.

(Ph: Patrick Rivierie/AFP)

Senza imbastire per l’ennesima volta una discussione sulla vicenda e i suoi protagonisti, facciamo così: ricordiamo la donna ricordandone l’influenza sullo stile, che molti aspetti si fa ancora sentire.

(Ph: Tim Graham/Getty Images)

Lasciatemi aggiungere una sola cosa: con tutto il rispetto per Her Majesty The Queen, penso che gli errori più gravi nel suo lunghissimo regno li abbia fatti con i figli, impedendo le nozze tra i giovani Charles e Camilla, e proteggendo Andrew oltre l’opportuno. Con l’aggravante del legame inestricabile tra The Family e The Firm.

(Ph: Getty Images)

Scelte che hanno pesato molto sulla generazione dei figli, e speriamo che quella dei nipoti riesca a ricucire e andare avanti. Io sono ottimista, as usual.

I post dedicati allo stile di Diana li trovate qui: Style file: Diana Principessa di Galles (prima parte)

Style file: Diana Principessa di Galles (seconda parte)

Style file: Diana Principessa di Galles (terza parte)

Qui il posto dell’uomo che morì con lei: L’altra vittima

Matrimoni di fine estate

Indovinate? Un royal wedding! Da uno dei Paesi che ci affascina di più, il Bhutan, arrivano le immagini di un nuovo matrimonio reale: lunedì 25 il principe Jigyel Ugyen Wangchuck, fratello del sovrano, ha sposato la graziosa Ugen Choden Namgyel.

Se poco sappiamo della sposa, se non i nomi dei genitori – informazione per noi non necessaria né sufficiente – dello sposo abbiamo qualche notizia in più: si è laureato al St Peter’s College, a Oxford, e ha un master in business administration. È presidente del Comitato Olimpico bhutanese, vice presidente del Comitato asiatico e membro di quello internazionale. E dato che ieri discutevamo sull’età apparente di alcuni royal, lui ha 41 anni, e direi che se li porta piuttosto bene.

Il principe è figlio del precedente sovrano, il Quarto Re Drago (grande favorito di Lady Violet, e non solo per questioni anagrafiche) e di una delle sue quattro mogli. Ricordate? Nel 1979 il re sposò in un’unica cerimonia privata quattro sorelle (il che testimonia indubbiamente una certa sicurezza di sé). Contrariamente a quanto accade in altre culture, tutte e quattro hanno la stessa dignità e lo stesso titolo: Sua Maestà la Regina Consorte. Da questi matrimoni sono nati undici figli; lo sposo è figlio della maggiore delle sorelle; l’attuale sovrano è figlio della terza, ma è stato il primo maschio a nascere, perciò la corona è toccata a lui. Quando è stato il suo momento di andare all’altare, ha deciso di rendere la vita più semplice a sé stesso e a noi rifiutando la poligamia e impalmando l’incantevole Jetsun Pema.

Sul web ho trovato un breve video con alcune fasi della cerimonia; devo dire che lo sposo non dimostra un particolare trasporto, sarà la proverbiale impassibilità orientale? https://www.youtube.com/watch?v=28goXicySWo

Se a questo punto avete voglia di un po’ di romanticismo European style, festeggia oggi l’anniversario di matrimonio una delle coppie reali più amate, di recente assurta ai disonori della cronaca per colpa altrui. Harald e Sonja di Norvegia si sono sposati nella cattedrale di Oslo il 29 agosto 1968. Una bellissima storia d’amore che abbiamo raccontato qui Harald e Sonja, una favola a lieto fine (parte prima) e qui Harald e Sonja, una favola a lieto fine (parte seconda).

Buona lettura, e sempre viva gli sposi!

Le foto del giorno – Compleanno in bellezza

Le foto sono di ieri ma il compleanno è di oggi, e si festeggia davvero in bellezza!

(Ph: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Compie 26 anni Nikolai, nato Principe di Danimarca e retrocesso a Conte di Monpezat per antipatica decisione nonnesca. Immaginiamo che il giovanotto stia trascorrendo un romantico compleanno veneziano dopo aver percorso, ieri sera, il red carpet della serata inaugurale della 82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

(Ph: SGPItalia)

Con lui la bella fidanzata Benedikte Thoustrup, anche lei ventiseienne (ma sembra più grande). Figlia di un uomo d’affari danese è appassionata di moda, e ha esordito quest’anno sulle passerelle della Copenaghen Fashion Week. Per la soirée veneziana però è andata sul sicuro scegliendo Armani, come Nikolai.

(Ph. Lucia Sabatelli / Bestimage)

Per lei un semplice ma scicchissimo abito nero con scollatura formata da una fascia bianca ricamata di perline; per lui uno smoking di velluto con pantaloni oversize, modello che secondo me sta bene solo a giovanissimi bellissimi e altissimi. Solito orlo crollato sulle scarpe – in questo caso vezzosi scarpini di velluto en pendant col resto – ma essendo una creazione del divino Giorgio potrebbe essere una scelta voluta, magari per riequilibrare il volume dei pantaloni. Una cosa che a me piace poco, ma considerando il fotografo sullo sfondo, in smoking con mocassino e calzino corto, direi che ci possiamo accontentare.

La combinazione coppia affascinante+gran nome della moda spiega anche perché abbiano sfilato questi due bei ragazzi, che nulla hanno a che fare, almeno per ora, col cinema. La risposta è semplice: erano appunto ospiti di Armani. Eventi di questa portata sono un’eccezionale vetrina, dunque partecipa anche chi vuole – o deve – affermare la propria importanza sullo scenario internazionale. Armani non ha certo bisogno di pubblicità, ma avrà ritenuto necessario esserci, e che forse le mise indossate da alcune attrici – la divina Blanchett, la scialba Fanelli – non fosse abbastanza. Altri estranei al mondo del cinema vengono inviati direttamente dagli organizzatori della Mostra, per aggiungere pregio e visibilità (pensate alla presenza di, chessò, un premio Nobel). Altri banalmente pagano, tipo alcune personalità nostrane, che non si è mai capito esattamente che lavoro facciano.

Ma lasciamo les miserables all’immortale Hugo, e auguriamo a Nikolai salute e felicità

A Royal Calendar – La ragazza da 3/4 di secolo

Compie oggi 75 anni la Princess Royal, festeggiata già da diversi giorni con molte belle foto, tra le quali questa è la mia preferita, scattata il mese scorso a Gatcombe Park, la sua residenza privata nel Gloucestershire.

(Ph: John Swannell)

Anne appare con un abito royal blue, sobriamente vezzoso – il massimo per lei, sempre così rigorosa – e un’espressione francamente deliziosa, tra il sornione e l’imbarazzato.

Nata alle 11.50 del mattino del 15 agosto 1950 a Clarence House, secondogenita e unica femmina di Elizabeth e Philip, alla nascita era terza in ordine di successione dopo la madre e il fratello Charles. Ora è stata retrocessa al numero 18, preceduta dai due fratelli minori e da una pletora di nipoti e pronipoti. Non mi sembra che la lontananza dal trono influenzi le attività svolte per la Corona e il suo Paese; anzi, resta la working royal più attiva.

Di recente ho letto una spiegazione per il nome che le fu imposto prima di quelli delle nonne, Elizabeth e Alice (e del Louise che chiude la serie). Secondo questa teoria, il nome Ann (senza la e finale) era quello scelto nel 1930 da George VI e la sua consorte, all’epoca Duchi di York, per la loro secondogenita, nata anche lei in agosto. Scelta che non convinceva Queen Mary, che persuase figlio e nuora a chiamare la bimba Margaret. Anne sarebbe stato un omaggio della giovane principessa Elizabeth agli amatissimi genitori. Spiegazione interessante, soprattutto per la forza dei legami familiari che racconta.

Madre di Peter e Zara, nati dal primo matrimonio con Mark Phillips, che l’hanno resa nonna di cinque nipoti, Anne si prepara a diventare di nuovo suocera – della graziosa Harriet Sperling, fresca fidanzata di Peter (Breaking News – Din don!) – e noi non vediamo l’ora di gustarci un nuovo royal wedding, magari meno sontuoso ma sempre piacevole.

Mi accorgo ora di non aver mai terminato la biografia della principessa, sorry! Ecco la prima parte, la seconda arriverà, questa volta davvero, a brevissimo: The Princess Royal dalla A alla Z (parte prima)

Auguri a una gran donna, principessa di sangue, ma anche di testa e di cuore.

La ragazza dell’otto

No, non è un errore, non intendevo lotto, nel senso del gioco, ma proprio il numero 8, che contraddistingue la nascita di Beatrice Elizabeth Mary, figlia maggiore degli allora Duchi di York, quinta degli otto nipoti (e seconda femmina) di Queen Elizabeth e Prince Philip, nata a Londra il giorno 8/8/88 alle 8.18 di sera. La fanciulla, che dunque oggi compie 37 anni, in gioventù era considerata un po’ una vorrei ma non posso tra scelte di stile non sempre azzeccate e problemi di cuore, creati soprattutto da un fidanzato rivelatosi più interessato al suo status che alla sua persona. La maturità, la maternità e un matrimonio che sembra funzionare l’hanno aiutata a trovare il suo posto nel mondo e le hanno donato una nuova sicurezza.

(Ph: Justin Tallis/AFP via Getty Images)

Ed ecco che 10 giorni fa la ragazza che probabilmente pensava di dover essere perfetta (è sempre stata la mia impressione) è scesa in strada e si è mischiata con la folla festante per la vittoria delle Lionesses – cioè la nazionale di calcio femminile che ha trionfato sulla Spagna ai campionati europei – in maniera quanto mai easy: capelli legati alla bell’e meglio e abbigliamento casual. Con lei la sua famigliola: il marito Edo porta nel marsupio la piccola Athena, che nata prematura ha appena superato i sei mesi; poi la biondissima Sienna, che il mese compirà 4 anni, impegnata con la bandiera inglese, e Christopher detto Wolfie, il figlio che Edo ha avuto dalla relazione con l’architetta e arredatrice Dara Huang.

(Ph: Justin Tallis/AFP via Getty Images)

Qualcuno (ad esempio i giornalisti di Hello!) ha persino notato come Beatrice indossi una maglia bianca, forse ispirandosi all’uniforme delle calciatrici; devo dire che senza lanciarmi in voli pindarici di tale spessore a me queste immagini ispirano una certa tenera allegria. Non oso immaginare quanto le quotidiane rivelazioni dal libro di Andrew Lownie (Entitled: the rise and fall of the House of York) in uscita nel Regno Unito il 14 e incentrato sulle prodezze di Andrew, padre di Beatrice e della sorella Eugenie, possano essere penose per le due figlie. Forse l’impressione è minore di quella che fanno a noi, dato che sicuramente le famiglie reali sono abituate alla pubblica esposizione dei fatti privati, ma comunque non è piacevole, e mi sembra che in questo caso lo sciagurato duca esca ancora peggio di come pensavamo che fosse, e già non era granché. A Beatrice l’augurio che la sua famiglia le regali un dolce compleanno, lontano da amarezze e dalle quotidiane miserie, equamente distribuite in ogni ceto sociale.

Due gran bei compleanni

Compie oggi 12 anni George del Galles, che l’anno prossimo entrerà dunque ufficialmente nella meravigliosa dannatissima adolescenza.

(Ph: Josh Shinner)

Si è capito che quest’anno vanno le foto bucoliche, e nemmeno George si sottrae; il set è probabilmente il giardino di Anmer Hall, la residenza di famiglia nella campagna del Norfolk, cui il festeggiato aggiunge sguardo sfrontato e ciuffo ribelle. Scatta inevitabile la domanda: a chi somiglia? Secondo molti, occhi scuri a parte, al prozio Charles Spencer; Lady Violet nota la dentatura imperfetta dei Windsor, che alla fine è un segno di famiglia pure quello.

Abbiamo visto il giovanotto in diretta domenica 13 alla finale di Wimbledon, dove secondo alcuni autorevoli commentatori avrebbe commesso l’imperdonabile affronto di tifare per Alcaraz. E quindi? Vi confesso di averne lette di ogni: lui – e sua sorella Charlotte – sarebbe antipatico, sussiegoso, pieno di sé, pigro come il padre e ipocrita (o furbo) come la madre. Per alcuni veste troppo da grande, per altri dato il ruolo non va comunque considerato un bambino. E tutto ciò in appena dodici anni di vita, un vero fenomeno! Mentre lo assimila alla poca simpatia che alcuni nutrono per i Galles, e contrasta l’ammirazione, che in certi casi sfiora la venerazione, di altri. Ladies&Gents, perdonatemi, anche meno dai. Spero che tutti quelli che amano sedersi sul sofà di Lady Violet amino le chiacchiere leggere e fatte con leggerezza; per il resto che è questa fretta? Parleremo di limiti ed errori di George quando inizierà a farli e mostrarli in prima persona, non neghiamogli questo fondamentale aspetto della vita!

C’è anche un video https://x.com/KensingtonRoyal/status/1947604323409518681?t=VnM6fGtsgotF010Ej92-QA&s=19

Lui invece, e direi per sua fortuna, attira sicuramente meno attenzione e meno critiche, essendo figlio cadetto del figlio cadetto.

(Ph: H.K.H. Prinsesse Marie)

Il secondo compleanno di oggi è di un altro royal giovanotto, Felix di Danimarca, che compie 23 anni. È il minore dei due figli che il principe Joachim ha avuto dalla prima moglie Alexandra. Il ritratto è opera della principessa Marie, attuale consorte di Joachim e dunque matrigna del festeggiato. Dalla foto possiamo capire alcune cose (oltre alla buone relazioni familiari): dallo sfondo, più francese che danese, si può immaginare che Felix sia nel castello di Cayx, nel sud della Francia, dove la famiglia reale trascorre parte delle vacanze estive. Dal taglio di capelli ipotizzo che il giovanotto soffra molto il caldo mediterraneo (o sta per arruolarsi nei marines, chissà), mentre direi certo che ormai le camicie casual non si stirano più neanche a corte. Contrariamente a quanto accade con altre famiglie reali, mi fa molto piacere che si festeggino i compleanni dei membri meno importanti; a Felix (ai suoi fratelli e alla sorella) la nonna qualche anno fa ha tolto i titoli reali – ora è Sua Eccellenza il Conte di Monpezat – però gli auguri sulle pagine social rimangono!

La mia impressione è che fare la graduatoria delle ipocrisie, regali o plebee, sia un vaste programme, come avrebbe detto De Gaulle. Restiamo fermamente e comodamente seduti sul nostro sofà, e auguriamo a questi due ragazzi che la vita ricambi il loro bel sorriso.

A Royal Calendar – Compleanno!

Compie oggi 78 anni The Queen Consort, festeggiata dalla Royal Family con una bella foto scattata nel giardino della sua residenza privata di Raymill, nel Wiltshire.

(Ph: Chris Jackson)

Una donna che porta la sua età con grazia e sicurezza, con un bel sorriso, i capelli biondi che scivolano nel bianco. Uno chemisier colorato, i gioielli che porta sempre: la fede, il bellissimo anello di fidanzamento – un gioiello Déco appartenuto alla Queen Mother – i due braccialetti Van Cleef & Arpels, orecchini d’oro (devo dire che non mi fanno impazzire). Più una novità: da qualche mese Camilla indossa un anello al mignolo composto da sette piccole placche circolari, ciascuna incisa con un antico simbolo, creato dal Royal Collection Trust in occasione dell’incoronazione del 2023.

(Ph: Jamie Hawkesworth)

Il Trust celebra lei e il suo amore per la lettura con questa foto, parte del servizio che Vogue le dedicò tre anni fa per il settantacinquesimo compleanno. La foto è esposta alla King’s Gallery di Edimburgo per la mostra Royal Portraits, visibile fino al 7 settembre. Noterete che l’abito è lo stesso della nuova fotografia, il che dice molto della donna. (Edit: un’attenta lettrice mi fa notare che l’abito in effetti somiglia ma non è lo stesso. La ringrazio, e l’osservazione sulla natura di Camilla direi che vale lo stesso).

(Ph: Chris Jackson)

Una gentildonna di campagna con uno stile sempre più simile a quello della defunta Queen Elizabeth, e come lei amante degli animali, in particolare cavalli e cani. Se l’una amava i corgi, Camilla adora i Jack Russel, come Moley, cagnetta adottata di recente dal canile di Battersea, di cui The Queen Consort ha il patronage.

Cani, libri e bei gioielli, praticamente tutto quello che ama Lady Violet, insieme a quel sense of humour che serve sempre, soprattutto a chi ha una vita complicata come la sua.

E se vi chiedete che regali ha ricevuto, uno è veramente singolare e glielo ha fatto la Royal Navy: la nomina a Vice Admiral of the United Kingdom, titolo prestigiosissimo creato il 25 aprile 1513 da Henry VIII e finora mai assunto da una donna. Una donna destinata, forse suo malgrado, a fare comunque la storia.

An American Love Story

Era inevitabile, ed è accaduto: si sta girando una serie sulla storia tragica di John F. Kenedy Jr e di sua moglie Carolyn Bessette. Si chiamerà American Love Story e in Italia dovrebbe essere visibile su Disney. Negli USA l’uscita è prevista per l’inizio del prossimo anno, si dice per il 14 febbraio, giorno di San Valentino, per celebrare un amore che all’inizio sembrava una favola – anche se io non ho avuto mai questa impressione – e che è finito nel più orribile dei modi.

(Ph: Rose Hartman/Getty Images)

Anche noi ragazze nate nella prima metà degli anni ’60 avevamo i nostri principi azzurri, che nel mio caso – oltre all’allora bellissimo biondissimo e capellutissimo Albert de Monaco – avevano più charme che sangue blu: uno era John, l’altro Giovannino Agnelli. Nel giro di due anni e mezzo erano morti entrambi. Se nel caso di Giovannino ci si mise una malattia implacabile (“l’unica che uno come lui, col suo danaro e i suoi contatti, non possa curare” mi disse all’epoca un amico medico), la morte di JFK Jr con moglie e cognata ha quasi i contorni di una tragedia greca. Che avvenne quando mancavano cinque mesi al 2000, chiudendo in qualche modo il Novecento e l’epopea dei Kennedy.

Oggi sono trascorsi 26 anni da quell’assurdo incidente, praticamente una vita. Se avete voglia di iniziare la giornata con un tocco di estiva malinconia, qui trovate il post: A Royal Calendar – 16 luglio 1999. Non vi preoccupate per me, nel corso della giornata l’umore migliora!

Il birthday boy del solstizio

Compie 43 anni il Principe di Galles, William Arthur Philip Louis, nato alle 21.03 del 21 giugno 1982 nel londinese St Mary’s Hospital, lo stesso dove nasceranno i suoi tre figli. Segno zodiacale cancro (e non gemelli) essendo nato in serata, e proprio per l’ora di nascita la notizia, almeno in Italia, arrivò la mattina seguente.

Festeggiato dalla sua famigliola con foto bucolica, abbigliamento casual/neutro/mesto che sembra lo stile scelto quest’anno dai Wales e il messaggio “Happy birthday! Love C, G, C, L, Orla and the puppies!”. Come sapete le iniziali (Catherine, George, Charlotte, Louis) indicano che il post è opera loro e non dello staff, mentre Orla è il cane di famiglia – un cocker spaniel nero dono di James Middleton, fratello della principessa e noto allevatore – che di recente ha avuto questa delizia di cuccioli.

Auguri anche dai social account della Royal Family, cioè di Sua Maestà il Re. Stesso scenario bucolico ma immagine più luminosa, sia per la camicia azzurra, sia per lo sguardo rivolto verso il sol dell’avvenire. Posso dire? Un po’ tristi entrambe, io avrei scelto qualcosa di più allegro; o magari di più, come dire, charming tipo la foto che questa settimana mi è piaciuta di più, scattata ad Ascot.

Hats off Vostra Altezza, buon compleanno, e come dite voi many happy returns!