Oggi ci dedichiamo alla Spagna, dove qualche giorno fa sono state diffuse le nuove fotografie ufficiali dei sovrani in abito di gala, e in abito da giorno in compagnia delle figlie.
Nella prima serie Felipe VI indossa l’uniforme di capitano generale dell’esercito, su cui spicca il collare con il Toisón de Oro; Letizia, fascia a parte, è vestita come l’abbiamo vista alla cena che ha concluso la prima giornata dell’intronazione dell’Imperatore del Giappone Naruhito. L’abito rosa acceso, di Carolina Herrera, celebra il costume spagnolo sia nel modello sia nei ricami, ma personalmente non mi fa impazzire; sul capo il più importante dei diademi in uso alla regina, la tiara Fleur de Lys, composta di gigli di Francia, simbolo araldico dei Borbone, più grandi orecchini di diamanti che la Reina usa spesso.
Per le fotografie in abito da giorno si va a risparmio e riciclano tutti alla grande: per Letizia l’abito rosso che debuttò il 6 dicembre 2018 alla celebrazione per i 40 anni della Carta Costituzionale, replicato in altre occasioni; è un Carolina Herrera anche questo, e alla Reina deve piacere proprio tanto, visto che se lo è fatto fare anche blu, e l’ha indossato nelle altre foto. Della cravatta color salvia del re mi sento di dire solo: meno male che poi l’ha cambiata.
Rosa cipria per Leonor e azzurro per Sofía, con gli abiti del Dia de la Hispanidad dello scorso anno; deliziose, soprattutto nella foto in bianco e nero che spegne l’effetto pastello.
Le figlie ieri sono invece rimaste a casa, e i sovrani hanno viaggiato da soli in Andalusia; durante la visita al Parque Nacional de Doñana, forse contagiati dal love is in the air del giorno di San Valentino, sono apparsi insolitamente affettuosi e “fisici”, anche se magari un po’ rigidi.
Non possiamo liquidare il Valentine’s Day 2020 senza un’ultima foto, che arriva anch’essa dalla Spagna. Ieri è uscito dal carcere per il suo secondo permesso di sei giorni Iñaki Urdangarin, che come sempre ha trovato da attenderlo sua moglie, l’infanta Cristina, e con lei ha raggiunto la casa della madre, dove trascorrerà questi giorni. Di loro si potrebbe parlare a lungo: lui ha commesso dei reati odiosi – e pure stupidi – lei forse pure, anche se è stata scagionata; hanno arrecato un danno enorme alla famiglia e alla Spagna, hanno distribuito imbarazzo vergogna e dolore. L’unica cosa che non si può dire è che lei non lo ami, spero ricambiata, e che non gli sia rimasta accanto nel bene e nel male, anche se il male lo hanno causato loro. Non voglio dire che ciò la riscatti, ma a me fa una certa impressione, e mi fa riflettere.
Difficile capire che temperatura ci fosse oggi a Madrid, dove alle Cortes si è celebrata la solenne inaugurazione della XIV legislatura.
Cappotto rigidamente abbottonato per El Rey, mentre Pedro Sanchez indossa un completo blu che sembra anche piuttosto leggero (notate il baciamano di Felipe a Pilar Llop, Presidente del Senato).
Cappotti uguali, secondo un trend consolidato, per le due figlie: blu scuro, sobri, quasi monacali. Le scarpe diverse (meglio il mocassino scollato di Sofía delle Mary Jane rosse un po’ troppo bambinesche di Leonor) fanno sperare in abiti diversi; speranza che fortunatamente non viene delusa.
Tolto il cappotto, Leonor rivela un tailleur di tweed rosso, che la giovanissima principessa ha indossato a Barcellona nelli scorso novembre; Sofía invece un abito con fantasia grafica, effetto fughe nere su mattonelle bianche. Quanto alla Reina, dovremo accontentarci dei favolosi orecchini di perle e diamanti.
Padre e figlia mimetizzati tra la folla – per quanto possa mimetizzarsi un signore alto quasi due metri – in una versione casual che dona assai a entrambi, soprattutto a Leonor, per una volta senza uno di quei vestitucci da petite fille aux allumette. E finalmente papà non la tiene per mano. Cambiamenti in vista alla Corte de España?
Poche chiacchiere, oggi vincono a mani basse. In versione autunnale sono belli tutti, le due fanciulle col trench classicamente beige la Reina in blu e pure el Rey col giaccone impermeabile. Con ammirevole disinvoltura e il sorriso sempre sulle labbra le due ragazze hanno affrontato i diversi impegni della giornata, compresa la visita a vari laboratori di prodotti tipici locali, primo tra tutti il sidro.
Ma il Lady Violet Award oggi va all’immagine con i piccoli suonatori in costume; pura delizia.
Questa mattina prima udienza ufficiale per la giovanissima Leonor (e sua sorella Sofía) con consegna delle medaglie ai premiati. Le due ragazze hanno ripetuto i loro soliti look con abiti simili anche se non identici, nella stessa palette usata nelle ultime uscite: Leonor in rosa, Sofía in azzurro (circostanza che mi ha riportato alla memoria due mie lontane cugine, tra loro sorelle ed entrambe più grandi di me, da cui a volte ereditavo coppie di abiti, stesso modello ma in due taglie e in due colori diversi, spesso proprio rosa e azzurro).
Leonor è stata impeccabile, disinvolta e partecipe. Un po’ meno Sofía, che è simpatica ma ha spesso un’aria vagamente annoiata (e a dodici anni non ha nemmeno tutti i torti). Il tutto alla presenza del Rey, assai protettivo e un filo asfissiante con la figlia, e sotto il rigido controllo della Reina.
La quale ha indossato un abito di rara bruttezza, di cui la stampa spagnola si è affrettata a illustrare il significato recondito: è firmato Pertegaz, creatore anche del suo non memorabile abito da sposa; e dalla Boda Real di quindici anni fa Letizia non aveva più indossato nulla della Maison. Fino a oggi, quando ha completato la sua mise con gli orecchini di diamanti dono nuziale dei suoceri. Confesso, il motivo per cui nel giorno del debutto della figlia si rimandi al proprio ingresso nella famiglia reale mi sfugge, ma probabilmente è un problema mio.
Nel pomeriggio finalmente, al Teatro Campoamor, la consegna dei premi col primo discorso ufficiale della fanciulla che un giorno siederà sul trono di Spagna.
Incomprensibilmente infilata in un vestituccio da brava bambina, mentre la sorella minore ha un aspetto assai più maturo anche grazie all’abito meno bambinesco.
Dress to impress as usual Letizia, che per la prima volta da quando partecipa al premio ha scelto il rosso, il colore della Hispanidad: un discreto abito in seta del solito Felipe Varela, che francamente scompare davanti a quegli orecchini.
Nota finale: per quale ragione al tavolo d’onore ci fosse anche l’Infanta Sofía non è dato sapere; capisco che sia difficile diversificare i ruoli tra loro, che sono solo due, vicine come età, e probabilmente finora hanno fatto tutto insieme, ma arriverà il momento in cui ciascuna dovrà essere indirizzata sulla propria strada, e oggi quel cammino è iniziato.
Per l’occasione la Reina ha riciclato un abito grigio (brand sconosciuto) abbinandolo assai opportunamente ad accessori burgundy; sempre charmant il Rey, cui va il nostro grato pensiero per ave evitato mocassini e nappine. Occhi puntati naturalmente sulla protagonista Leonor, in abito bianco con spolverino spigato; essendo l’unica a indossare un pardessous è un’immagine un po’ disarmonica rispetto al resto della famiglia, ma in generale graziosa. Mi piace di più l’Infanta Sofía con un abito color mandarino dal taglio molto interessante; a soli dodici anni ha ormai superato in altezza la sorella e tra poco svetterà sulla madre, confermando l’impressione che abbia ripreso la struttura fisica paterna. Veder crescere nei prossimi anni queste due ragazzine, assistere alla loro trasformazione in donne, sarà un’esperienza assai piacevole.
In serata il tradizionale concerto, alla presenza dei sovrani ma senza le figlie. Lui in abito scuro impiegatizio e un’espressione tra il soddisfatto e il rassegnato, lei wannabe rock in pantaloni neri, tacchi alti e top rosa pallido con bordo impiumato. Confesso di apprezzare qualunque cosa scomponga l’algido rigore letiziesco, siano ciocche “spettinate” o piume svolazzanti, ma in questo caso il top taglia la linea dei pantaloni e – addirittura! – le gonfia un po’ i fianchi.
Completo azzurro da giovane yuppie per l’erede al trono, in blu scuro la sorella, con gonna a pieghe e abbondante polo. In tinta con i figli Charlène, con caftano dalle spalle cut-out, parzialmente foderato a mitigarne la trasparenza; una scelta bizzarra per un primo giorno di scuola, a meno che non sia una scuola di salsa, claro. Non vi sorprenderà sapere che il viso gonfio e un vago arrotondamento della figura stanno già facendo parlare di una nuova gravidanza, o di qualche chilo in più con eccesso di botox. Giacca che tira e pantalone appeso per Albert, ma con lui si va sul sicuro.
Leonor e Sofía con l’uniforme del loro istituto sembrano ancora più giovani di quanto siano (la Princesa de Asturias, a sinistra, compie 14 anni a fine ottobre); le trovo graziosissime e approvo incondizionatamente i capelli legati in una pony tail ma ve lo dico, sui miei polpacciotti quei calzettoni a 3/4 non sarebbero stati mai su. Mi piace molto anche la Reina in versione casual, poco trucco, sneakers e pantaloni skinny; avesse evitato quella giacca avrebbe sfiorato la perfezione che però, si sa, non è di questa terra.
All’uscita, la Princesa de Asturias ha rivelato ai giornalisti che il nonno ha hablado muchísimo (ha parlato moltissimo); chissà la felicità di Letizia!
Stilosissima l’Infanta: camicia e pantaloni bianchi sotto un lungo spolverino taupe con cappello en pendant. Elena porta spesso questo modello, che trovo stia molto bene con i suoi lineamenti forti; in questo caso però confesso che il colore così diligentemente abbinato allo spolverino non mi fa impazzire, avrei preferito un semplice panama. Da tenere assolutamente d’occhio la figlia Victoria, che oltre al fisico alto e sottile sta rilevando un notevole senso dello stile.
Non è mai stata una donna elegante, e in versione casual/sportiva dà il suo meglio; ma è sempre stata bella, e ha evidentemente passato i suoi geni (e quelli dell’aitante marito) ai suoi figli. Eccola con Juan Valentín, Miguel e Irene – manca il maggiore, Pablo, probabilmente impegnato a Nantes (quest’anno gioca con la squadra di pallamano dell città bretone) – tutti e quattro biondissimi e bellissimi.
Oggi hanno replicato, e stavolta – finalmente! – hanno portato anche le figlie in visita al nonno. Supercasual la Reina, camicioni per le due ragazze (ma quello nero di Leonor veramente troppo funereo), tutte e tre calzate di sportivissime sneakers bianche.
Quanto al Rey, avrete notato che in entrambe le occasioni indossa mocassini senza calze; quelli blu, che sono sfoderati, vanno indossati così, ma quelli marroni no! Glieli passiamo solo per l’insieme sportivo. Ma solo stavolta.

Eloquenti le espressioni dei sovrani. E non è ancora finita!