Chic Shock e Boh Royal Wedding Edition

Mica vorremo trascurare le invitate? Assolutamente no! Eccole in ordine sparso

Le Royals 

Princess Eugenie Of York Marries Mr. Jack BrooksbankNon intendo le parenti della sposa ma le altre perché sì, ce n’era pure qualche altra, come Marie-Chantal e figlia Maria-Olympia di Grecia, scortate dal marito e padre Pavlos (uno dei pochi casi in cui la barba non rende più interessante chi la porta). Chic entrambe soprattutto per come hanno abbinato i cappelli. Poi l’abito cipria dell’una è elegante ma scontato, il Dolce&Gabbana rosso dell’altra è molto bello ma magari non adattissimo a un matrimonio.

C’erano anche degli Hannover, che alla fine in effetti di Eugenie sono pure parenti; stiamo parlando dei figli del primo matrimonio di Ernst, poi marito separato di Caroline de Monaco, accompagnati dalle rispettive consorti. Shock la bionda Ekaterina, non solo per l’apertura inguinale della gonna ma soprattutto per il clamoroso cappello bipenne che sembra il petaso alato di Hermes (il dio greco, non la maison francese). Ammirevoli i capelli del marito in pendant.

Boh per la bruna  Alessandra. Lei è bella ma il vestito non mi entusiasma. Nella foto qui sotto potete ammirare le suddette signore, più amiche, in tutto il loro splendore. eu w royals & co

Le ex di Harry 

Accomunate dall’aver intrecciato le loro esistenze – per un tratto più o meno breve – con quella dello spice boy più adorabile del pianeta, queste signorine sono una presenza costante ai royal wedding, hai visto mai. In ordine di durata della liaison: Chelsy Davy in abito blu da signora malandrina e cappellino Jane taylor, che certo rispetto alla signora a fianco pare Chanel. Purtroppo non lo è, quindi boh. (Sia detto per inciso, la signora a fianco, in tuta supertrendy purtroppo accessoriata con sandaletto, borsa di peluche e cappello alla Jackie Stuart è Lady Melissa Percy, figlia del ricchissimo Duca di Northumberland). Segue Cressida Bonas in Tory Burch; va bene che va il velluto, ma pure il bandeau in testa (Juliette Botterill) è troppo. Interessanti ma incomprensibili le scarpe. Boh. Chiude Ellie Goulding in Suzannah. Confesso, ho anch’io qualcosa del genere, ma ci dormo. Shock.

Le modelle

Ci sarà una ragione se Kate Moss è diventata una supertop, pure con 10 centimetri di altezza in meno? C’è, e si vede: eccola accompagnata dalla deliziosa figlia teenager Lila Grace (vestita da teenager, lasciamola sperimentare) con un tailleur Chanel bianco a pois blu per cui ucciderei, avrebbe ucciso mia madre e ucciderebbe pure mia figlia, se ne avessi una. Come se non bastasse, velette Philip Treacy per entrambe. Chic, a dire poco. C’era anche Naomi, in Ralph&Russo Couture. Ora, Naomi è una dea, e rende divino tutto ciò che tocca. So che voi vi aspettate che dica che è tutto troppo: troppo nero (pure le calze!), troppe piume, troppo lifting, troppo pure il cappello (anche questo Philip Treacy), ma non posso, e non lo farò. Chic, shock o boh? Dea.

Le Delevigne

Definire modelle le sorelle Delevigne è riduttivo, e dunque si meritano una categoria a parte. Fantastica Cara, in Emporio Armani. In effetti non ha rispettato il dress code, però il cappello ce l’ha! Ed è firmato da Nick Fouquet per Chanel. Chic, assolutamente. In Oscar de la Renta Poppy: bello l’abito, geniale l’abbinamento col trench. E poi, solo il coraggio di mettersi quel cappello di Victoria Grant… chic.

Le attrici

C’era Demi Moore in total burgundy con abito Stella McCarney e fascinator modesto da signora bene Philip Treacy; in mano la stessa borsa che Meghan aveva durante la visita nel Sussex lo scorso tre ottobre ( Sussex + Sussex in Sussex ). La presenza di Demi mi sollecita la stessa domanda che mi pongo quando vedo Valeria Marini sul red carpet del Festival di Venezia: chi l’ha invitata? boh. E c’era Liv Taylor in total blue, con tailleur midi-quasi-maxi sempre Stella McCartney e fascinator Stephen Jones. Bella e dolce ma dimostra 10 anni di più. Perché? Boh.

Le parenti di

Col fatto che la figlia faceva la damigella, Ayda, moglie di Robbie Williams, deve aver pensato di essere la sposa. E si è presentata in un Armani Privé dal colore pericolosamente nuziale; la mise, le scarpe silver, il cappello Philip Treacy, tutto molto chic, ma la prossima volta stia più attenta. È arrivata pure Pippa, baldanzosa sui tacchi nonostante il decimo mese di gravidanza. Il verde bosco dell’ abito Emilia Wickstead e del cappello Jane Taylor è il colore di stagione; Pippa sicuramente segue la moda, il punto è che non la precede mai. Chic con riserva, ma con tanti auguri.

Le altre

Essendo questo blog ispirato a Lady Violet, potremmo ignorare la presenza di Julian Fellowes, l’autore di Downton Abbey, accompagnato dalla sua signora? Ovviamente no. Ma perché Lady Emma s’è vestita da Royal Guard, colbacco compreso? In compenso quello dev’essere l’unico cappello che non ha rischiato di volare via. Shock. Al lato opposto Pixie Geldorf sembrava appena uscita dalla doccia. Sarà per il color bubble gum, sarà per i sandaletti dorati, sarà per il turchese della piccola clutch, sarà per le gambette in controluce, ma si fa una certa difficoltà a riconoscere questo capetto come creato dall’ultrachic brand Céline e costato quasi 3000 euro. Shock.

 

A Royal Calendar – 14 ottobre 1938

Nasce a Teheran Farah Dibah. Farah-Diba A causa del royal wedding (in arrivo un altro paio di post) non ho avuto tempo, ma avrei voluto scrivere sulla Shahbanou e sulla sua vita incredibile in cui la favola si alterna alla tragedia.

Mentre ne ricordiamo il compleanno, fatemi sapere se vi farebbe piacere leggere di lei e della sua vita, per come sono in grado di ricostruirla. Compreso un ricordo familiare in esclusiva assoluta!

Royal Wedding! Zie E Cugine

Naturalmente tutti gli occhi, oltre che sulla sposa of course, erano puntati sulle cugine acquisite – e scommetto pure i vostri – ma andiamo per ordine. eu w panoramica

Le zie

Assente Camilla, le restanti zie – sorella e cognata del padre della sposa – non hanno deluso e si sono pure adeguate alla palette del matrimonio, l’una in verde l’altra in blu. Anne, The Princess Royal, ricicla una mise già indossata l’anno scorso ad Ascot: abito con finto giacchino e maniche a tre quarti in damascato verde bottiglia più cappellino assortito, con accessori neri e il tocco di classe dei guanti lunghi. Peccato per la stola beige che non c’entra granché, sarebbero andati meglio accessori nude, come appunto quelli indossati ad Ascot. Quasi perfetta Sophie di Wessex: abito blu scurissimo (non è nero) di Azzedine Alaïa; bellissimo il modello, una linea anni ’50 che è quella che dona di più alla contessa, bellissimo il tessuto, abbinato benissimo con il cappello Jane Taylor, in ottimo equilibrio con la linea dell’abito; peccato solo per l’underwear sbagliato e visibile.

Altre zie eu w sarah chatto La Duchessa di Gloucester, moglie danese di un cugino della regina, di solito non brilla per eleganza, ma è sempre sorridente e rilassata e a me è molto simpatica. Qui in una delle sue migliori versioni, abito e soprabito rosso brillante (direi quasi rosso Valentino ma non vorrei esagerare) con un’interessante cinturina rossa più un favoloso girocollo di grosse perle. In testa un baschetto di Stephen Jones di paglia taupe. Taupe. Voi chiederete, e che c’entra? Se lo deve essere chiesto pure lei, infatti ha pensato bene di renderlo più adatto alla sua mise avvolgendolo di tulle rosso. Cosa darei per vedere l’espressione di Mr. Jones – che ho anche conosciuto – davanti a questa innovazione. Zia Sarah Chatto (a destra), figlia della defunta principessa Margaret e dunque cugina del Duca di York, si veste sempre nello stesso modo: gonna ampia stile fifties, golfino e cappello a pagoda. Di solito sceglie il nero o il grigio o il blu, questa volta ha sorpreso tutti col color block lilla/giallo. La adoro.

Le cugine Kent eu w altre cugine La coppia a sinistra, Lord Frederick Windsor e sua moglie, sono gli orgogliosi genitori di una delle damigelle, la piccola Maud, compagna di scuola di George. Lui è figlio di Michael di Kent, lei è sua moglie Sophie Winkleman, un’attrice americana (un’altra!). Molto bella e in perfetta forma dopo aver subito un bruttissimo incidente stradale, stavolta s’è ispirata alla suocera Marie Christine, grande appassionata di piumaggi e sfumature grigioazzurre (tutto Catherine Walker). La ragazza bionda a destra è Lady Gabriella, sorella di Frederick, col neofidanzato (ne abbiamo parlato qui Breaking News – un altro royal wedding! ) abito ceruleo – Miranda, sei orgogliosa di me? – firmato Claire Mischevani, più cappello blu Philip Treacy. L’insieme non mi convince, troppo leggero l’abito in seta (italiana), troppo pesante il cappello di feltro. La signora al centro è Lady Helen Taylor, figlia del Duca di Kent (e dunque cugina degli altri due). È stata la cugina bella della sua generazione, ed è stata anche clamorosamente glamour – Giorgio Armani l’aveva scelta come sua testimonial in UK – con l’età è rimasta bella ma ha adottato uno stile molto meno glamour e molto più vecchia signora inglese. Peccato. Qui indossa un vestitone con abbondante intricato e inutile ricamo completato da un bandeau che potrebbe essere anch’esso opera di Stephen Jones.

Le cugine Phillips eu w cugine Avendo piazzato tutte le figlie come damigelle, hanno pensato di ispirarsi anche loro alla palette dei colori scelti da Eugenie per farla contenta. A sinistra Autumn, moglie di Peter Phillips, ha evidentemente omaggiato la suocera principessa Anne con una mise molto simile: simile il tessuto damascato, simile il colore – qui in una sfumatura più scura – simili le maniche, simile il cappellino (Edwina Ibbotson). Sarà il vento, ma visto così l’abito (di Suzannah) non mi fa impazzire. Accanto a lei la cognata Zara Phillips coniugata Tindall che ha partorito da poco la seconda bimba, indossa un abito azzurro Mischevani che non la valorizza, e accessori grigio perla troppo chiari, anche se il cappellino Juliette Botterill è delizioso e le dona assai.

Le cugine acquisite (che tutti stavate aspettando) eu w kate Favolosa Kate, con un abito Alexander McQueen di un color peonia bello come pochi e capace di toglierle quel velo di stanchezza mostrato negli ultimi tempi. Gli accessori in velluto burgundy (Prada) sono un trend assoluto di stagione. eu w kate bis Se l’abito vi sembra familiare non avete torto, ne indossava uno identico in una tonalità più chiara di rosa l’anno scorso al Trooping the Colour. Non sarà che le hanno imposto solo un numero ristretto di modelli ogni anno, e lei se la cava replicando ogni modello in vari colori? eu w kate primo piano Quale che sia la risposta, l’abito peonia era splendido, molto meglio della versione Barbie, e il cappellino in tinta firmato Philip Treacy, anch’esso in velluto, con fiori psichedelici e veletta è perfezione pura. Alle orecchie la Duchessa di Cambridge  mostra un paio di orecchini pendenti in diamanti prestati dalla nonna, che le abbiamo già visto in precedenza. Sua Maestà li ha indossati in un paio di occasioni importanti: l’Apertura del Parlamento nel 2012 e la cerimonia dell’Ordine della Giarrettiera nel 2013 e poi sono stati visti sempre addosso alla nipote acquisita.

Deludente Meghan, triste fidanzatina del blu, in total look Givenchy. eu w meghan Il cappottino, con un bel collo ad anello, sembrava un po’ pesante per la giornata e in molte immagini la faceva sembrare incinta, cosa che non dovrebbe essere dato che quando una gravidanza diventa visibile di solito ha superato i tre mesi, al termine dei quali viene annunciata. Bruttarella la borsetta, niente di che il cappellino disegnato da Noel Stewart per Givenchy. E poi fatemelo dire, il cappello di paglia sopra un cappotto di lana se lo può permettere solo Her Majesty.

Complice il forte vento, i capelli della Duchessa di Sussex stavolta erano veramente oltre i limiti della decenza, e purtroppo erano solo i suoi ad essere conciati così. Urge una regolata al parrucco (e pure al trucco, sempre pesantino).

Confesso però che le manifestazioni d’affetto e complicità col marito mi hanno fatto un gran piacere.  Alla fine, per noi romanticone, questo è l’importante.

Royal Wedding! Le Foto Ufficiali

Sono state diffuse le fotografie ufficiali del royal wedding di Eugenie e Jack!

Ecco gli sposi sono con le rispettive famiglie, paggetti e damigelle, in uno dei saloni del Castello di Windsor.eugenie_jack_01 alexbramallr2018 Di particolare interesse in questa immagine la vicinanza tra Sarah e il principe Philip. Che precluda a un riavvicinamento totale? Durante la cerimonia sono stati notati sguardi e sorrisi tra i due. Non è che dobbiamo prepararci a un royal re-wedding?

Gli sposi con i bambini del loro corteo (immancabile almeno un piede sullo strascico).eugenie_jack_02 alexbramallr2018 George quando si mette in posa ha sempre questo ghigno, meno male che c’è sua sorella che lo tiene sotto controllo!

Immancabile ritratto in bianco e nero, anche se magari non tutti gli sposi viaggiano sulla Scottish State Coach. eugenie_jack_03 alexbramallr2018

Venerdì sera gli sposi hanno festeggiato con un numero ristretto di invitati sempre a Windsor ma nel Royal Lodge, residenza del Duca di York. eugenie_jack_4_alexbramallr2018 Eugenie indossava un abito di Zac Posen, in un bellissimo beige rosato. Il designer ha detto di essersi ispirato alle rose: le rose inglesi dei giardini di Windsor e la rosa bianca di York, ricamata su entrambe le spalle. Vogliamo dire che quest’abito è bello ma non troppo fotogenico?

La sposa aveva alle orecchie gli orecchini indossati durante la cerimonia, dono di nozze di suo marito, e tra i capelli una delle Queen Victoria’s Wheat-Ear Brooches (trovate un’immagine in fondo al post), che la nonna le ha prestato per l’occasione.

(Tutte e quattro le fotografie ufficiali sono opera di Alex Bramall)

Le Queen Victoria’s Wheat-Ear Brooches queen victoria wheat-ear brooches immagine tratta da The Queen’s Diamonds di Hugh Roberts

 

Royal Wedding! Genitori e Nonni

I genitori di lui eugenie wedding genitori Arrivato con sua moglie alle ore 10.30, come da rigoroso e precisissimo programma, il rubizzo e ilare signor George Brooksbank ha pensato bene di accessoriare il tight d’ordinanza con un panciotto turchese di rara bruttezza, perfino peggiorato dal bizzarro accostamento a una cravatta a fondo rosso, che più che all’abito si abbinava al suo incarnato. La signora Nicola ha pensato di giocare il jolly vestendo Stewart Parvin, che spesso – anche questa volta – firma le mise di Sua Maestà. Il risultato è un completo abito+soprabito tanto pulito come linea quanto chiassoso come fantasia, completato da un cappello firmato Iona Montgomery che ha una forma interessante ma avrebbe dovuto essere più inclinato sul lato destro del viso per esaltare la decorazione nei toni dell’arancio e del bruciato. A me questa fantasia, un po’ troppo anni ’70, non piace, e in generale credo che in queste occasioni la tinta unita funzioni di più; ma in questo caso penso che il problema maggiore sia l’eccessiva uniformità: cappello capelli completo borsa scarpe, tutto troppo monotono, e troppo spento.

I genitori di lei sarah andrew C’è bisogno di movimento? Ci pensa Fergie! Seduta accanto all’ex marito, commosso, intenerito e anche un po’ invecchiato, Sarah è quella che ricordavamo: irruente, irriverente, vulcanica, indomabile.

Arrivata con la figlia maggiore Beatrice la non più HRH ma ancora Duchessa di York si è presentata inguainata in un abito di una taglia in meno, di uno splendido color smeraldo che le donava come non mai.

Una creazione in seta firmata Emma Louise con un bello scollo incrociato e una sorta di coda sul retro che non aveva grande senso ma faceva molta scena; peccato che la leggerezza del tessuto rivelasse ogni dettaglio dell’underwear. Perfette le décolletées nude nell’esatta tonalità della sua pelle. In testa un’ampia paglia (Jess Collett) modello gondoliere con fiocco grande e rigido in una tonalità biscotto che probabilmente si abbinava alla clutch, ma nelle fotografie tale raffinatezza non si apprezza. La clutch, una Manolo Blanhik vintage, ha un significato sentimentale: è la borsa che completava l’outfit di Susan, madre di Sarah, al matrimonio con Andrew nel 1986. La signora all’epoca era già divorziata dal maggiore Ferguson e risposata al giocatore argentino di polo Hector Barrantes; è scomparsa vent’anni fa in un terribile incidente stradale nei pressi di Buenos Aires.

La nonna di lei, sovrana di tuttieugenie wedding nonni Mentre non è certo che alla cerimonia ci fosse Joanna Newton, novantunenne nonna dello sposo, quella della sposa è arrivata puntualissima alle 10.52 – sempre fedele al principio che la puntualità è la cortesia dei re – scortata dal marito la cui presenza non era scontata. Vestita anche lei Stewart Parvin ma decisamente più chic di Mrs Brooksbank, Her Majesty era in azzurro ghiaccio, tonalità elegante ma non in grado di farla risplendere come i colori più accesi: soprabito in lana su abito di seta fantasia – con un’unica nota stonata, tutti quei bottoni dorati – e cappello in tinta con decorazioni ecru.  eugenie wedding royalsSulla spalla sinistra la Cullinan V Brooch, che al centro ha un diamante a forma di cuore di 18.8 carati, E non un diamante qualunque, ma una delle nove pietre ottenute dal taglio di un diamante grezzo dall’incredibile peso di 3106 carati. cullinan V Con questo, altri cinque diamanti Cullinan, numerati,  furono donati alla Regina Mary nel giugno 1910 dal governo dell’Unione Sudafricana in occasione della sua istituzione. Anche questo gioiello può essere usato in modi differenti: oltre che spilla può essere pendente, centrale per una tiara o un dévant de corsage. Vi sembra di avere già sentito parlare di Cullinan? Avete ragione, la pietra più grande ottenuta dal taglio, il Cullinan I, pesa 530.2 carati ed è visibile – molto ben visibile – nello Scettro del Sovrano; il Cullinan II, di 317.4 carati, fa bella mostra di sé sulla Imperial State Crown. Ma Charles era così imbronciato perché pensava al Cullinan o a Camilla? eugenie wedding nonno Sempre straordinariamente chic, l’erede al trono, ma stavolta la palma la vince lui. Signori, prendete appunti. O almeno godetevi lo spettacolo.

Royal Wedding! Il Corteo Della Sposa

Insieme al bianco, la palette di colori del matrimonio prevedeva il blu e verde, cui si sono uniformate – forse casualmente – anche alcune invitate e – non credo casualmente – madre e sorella della sposa. Blu la guida a terra, come era stato al matrimonio dei Duchi di York, blu i cardi scozzesi nel bouquet della sposa, e tocchi di verde ovunque. BRITAIN-ROYALS-WEDDING-EUGENIE Anche gli abiti dei due paggetti (il principe George e Louis de Givenchy) e delle sei damigelle – tutte figlie di cugini di Eugenie, con l’eccezione di Theodora Williams – seguivano i colori della palette: bianco puro per le bambine, calze e scarpe comprese,  camicia bianca con profili blu e pantaloni in velluto blu royal per i maschietti. Per tutti in vita una fusciacca in una originale fantasia a fondo verde, ispirata all’opera Here del pittore statunitense Mark Bradford, che espone spesso nella Galleria diretta dalla sposa. eugenie wedding quadro Gli otto bambini erano affidati alle incolpevoli mani di Lady Louise Windsor, figlia dei Conti di Wessex e dunque cugina della sposa, cui è toccato cercare di tenere insieme il gruppetto affrontando di volta in volta: la scatenata Savannah Phillips, George che si scatenava a sua volta imitando la cugina, il capitombolo di Louis che ha rischiato di trascinarsi dietro anche Theodora, la principessa Charlotte che consapevole del suo ruolo si attardava a salutare il pubblico adorante. eugenie wedding corteo Il tutto mentre un vento fortissimo tentava di sradicare il piccolo fascinator blu di Emily London dalla sua testolina; avendo fallito col copricapo, il vento dispettoso se l’è presa con l’abito blu di Claudie Pierlot, regalando alla povera Louise uno di quei momenti stile Marilyn di quando la moglie è in vacanza, e speriamo che la ragazzina abbia reagito con una bella risata.  È andata meglio al fratello decenne James, il Visconte Severn, che con la classica espressione del condannato a morte che si avvia al patibolo ha accompagnato mamma e sorella della sposa ai loro posti.

Beatrice, la sorella della sposa. eugenie wedding beatrice La primogenita dei Duchi di York era in total look firmato Ralph&Russo: abito due pezzi con scollo a barca e gonna forse un po’ troppo ricca in una bellissima tonalità di indaco, più accessori in grigio perla: borsa Alina e scarpe Empire. In testa un bandeau in nuances coordinate dall’indaco al viola firmato Sarah Cant. eugenie wedding princess-beatrice-sarah-ferguson Ha molto incuriosito la spilla a forma di ape che fermava la scollatura, e il web impazza alla ricerca di spiegazioni simboliche. Scontata l’allusione al nomignolo della fanciulla, Bea, che rimanda alla parola inglese per ape, bee; possibile anche un riferimento alle nozze dei genitori: sul velo di Sarah erano ricamate anche delle api, legate al suo stemma familiare; romantici i significati tradizionali: amore, famiglia, prosperità, nutrimento; francamente improbabili i legami col simbolismo cattolico.

Beatrice ha interpretato il suo ruolo di Maid of Honour regalando agli sposi la lettura di un brano tratto da Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitgerald, un gesto tanto più prezioso se si considera che la principessa da piccola era dislessica, e leggere in pubblico per lei non dev’essere semplice. Insomma, le due sorelle York hanno dimostrato di saper affrontare i propri limiti e di saperli superare, rendendo questo giorno non solo felice ma straordinario. eugenie wedding corteo 3

 

Royal Wedding! La Sposa

Senza giri di parole, per Eugenie è stato un trionfo. Che speriamo l’abbia risarcita dei commenti spesso ingenerosi riservati a lei e a sua sorella da molti che invece mostrano spesso una generosità anche un po’ eccessiva nei confronti di altre royal ladies, cugine acquisite comprese. eugenie wedding pilotto Parte del successo va senza dubbio al bellissimo abito firmato Peter Pilotto, brand inglese – come annunciato – fondato a Londra nel 2007 dall’italo-austriaco Peter Pilotto, che ha dato il suo nome alla Maison, e dal belga-peruviano Christopher De Vos. I due si sono conosciuti alla Fashion Academy di Antwerp, dove si sono entrambi diplomati nel 2000, e il loro è uno dei marchi emergenti – già amato da signore di primissimo piano, a partire da Michelle Obama – caratterizzato da modelli dalla costruzione rigorosa, quasi geometrica, realizzati in originali tessuti stampati. I due stilisti hanno lavorato a stretto contatto con la sposa, dopo aver effettuato una ricerca approfondita sugli abiti nuziali della royal family. eugenie wedding dress Il risultato è un abito dal corpino scolpito, con maniche al polso e una gonna ricca, costruita addosso a Eugenie strato su strato, l’ultimo dei quali è scandito da pieghe che terminano costruendo uno strascico tridimensionale. Eugenie wedding back L’elemento clou dell’abito è la scollatura, definita da una piega del tessuto, che scende seguendo linea a V sia davanti sia dietro, senza nascondere ma anzi esaltando la lunga cicatrice sulla schiena, testimone di un’antica sofferenza. Il tessuto, una seta jacquard realizzata a Como su disegno esclusivo, presenta nella tramatura una serie di simboli cari agli sposi: la rosa bianca di York, il cardo scozzese per l’amore che la coppia ha per Balmoral, lo shamrock, cioè il trifoglio irlandese, per i legami con le origini della famiglia Ferguson, e l’edera che rimanda alla loro casa, l’Ivy Cottage, all’interno di Kensington Palace. eugenie wedding dall'alto Molto moderna e del tutto inattesa, almeno per me, la scelta di non indossare il velo – forse motivata proprio dal desiderio di non oscurare la cicatrice – che ha l’effetto di lasciare tutta la scena alla Greville Emerald Kokoshnik Tiara e ai 93.7 carati dello smeraldo centrale (qui qualche informazione in più Royal Wedding! La Tiara ), accompagnata discretamente da un paio di orecchini con diamanti e smeraldi, dono di nozze dello sposo.Eugenie wedding Perfetto complemento a tanto splendore il trucco, realizzato da Hannah Martin per Bobby Brown, e l’acconciatura, uno chignon da cui sfuggono con grazia alcune ciocche, realizzato da Sonnie Jo Macfarlane. eugenie wedding bouquet Ai piedi della sposa un paio di peep-toe firmate Charlotte Olympia, tra le mani un bouquet creato per lei da Patrice Van Helden Oakes – sorella del fiorista che ha curato l’addobbo generale – composto da rose, mughetti, edera, il mirto portafortuna che  accompagna le royal brides britanniche dai tempi della Regina Victoria, e il cardo di Scozia. Che sia quello il tocco di blu che la tradizione richiede?

Royal Wedding! La Torta

Come annunciato, la cake designer londinese Sophie Cabot ha realizzato una wedding cake a cinque piani. eugenie wedding cake Gli sposi in luogo della classica – e pesantissima – fruit cake hanno optato per una più moderna red velvet al cioccolato. La decorazione è ispirata all’autunno, come anche l’addobbo della St.George’s Chapel; il piano più in basso, ottagonale, presenta il monogramma degli sposi all’interno di una ghirlanda di foglie e bacche. Non particolarmente innovativa, ma bella.

Royal Wedding! Lo Sposo

Partiamo con la cosa più facile, lo sposo. Innanzi tutto abbiamo saputo che Jack è proprio il nome, e non un soprannome per John; poi abbiamo scoperto anche i suoi middle names: Christopher Stamp. Ora, benché io mi chieda perché una coppia di genitori chiami la propria creatura pure “francobollo”, questa è stata la scelta dei signori Brooksbank – George e Nicola – e noi ce la teniamo. eugenie wedding jack Jack Francobollo è arrivato sorridente, scortato dal fratello minore Thomas che gli ha fatto da best man – qualcosa di simile al nostro testimone – e gli ha fornito il necessario supporto in quello che probabilmente è uno dei momenti più imbarazzanti della vita: quando sei in piedi davanti all’altare, in preda all’ansia, con gli occhi di tutti puntati addosso senza sapere bene cosa fare, ma sforzandoti di apparire commosso il giusto, intelligente il giusto, e charmant assai. Di suo Jack ci ha aggiunto la gag degli occhiali, messi e tolti varie volte, finché non li ha mollati al fratello. Indossava il classico tight con giacca leggermente troppo slim, panciotto blu e cravatta glicine, in pendant col cardo scozzese presente sia nella sua boutonnière, sia nel bouquet di Eugenie.

Lo scambio degli anelli è stato uno scambio per modo di dire; lo sposo ha, con una certa deliziosa goffaggine, infilato al dito della sua sposa la fede nuziale – dono della nonna e proveniente dal Galles secondo tradizione della royal family – ma non ne ha ricevuta una in cambio. Come altri della sua famiglia acquisita, ad esempio il principe William, ha deciso di non portarla, come spesso accade a chi ha già un signet ring al mignolo sinistro.  Che stemma ci sia sul suo signet ring al momento non è dato sapere, dato che Jack, benché sia un lontano cugino della moglie e abbia in antenati dotati di titolo nobiliare non ne ha uno suo, e non appartiene all’aristocrazia, a meno che la nonna acquisita – cosa che per ora viene esclusa – non voglia graziosamente concedergliene uno. Nonostante ciò direi che lo sposo, essendo chiaramente innamorato della sposa, e avendo la necessaria disinvoltura, un tocco di imbranataggine e pure una piccola chierica visibile tra i folti capelli, può entrare senza problemi nella royal family, che probabilmente ne apprezzerà anche l’attività professionale nella ristorazione, ramo alcolici.

A tal proposito l’ultima considerazione: essendo egli il rappresentante nel Regno Unito della tequila Casamigo, marchio fondato da George Clooney e Rande Gerber (marito di Cindy Crawford) che l’hanno poi venduto con un utile impressionante da smosciare pure le bollicine dell’Evian by Ferragni – nel caso le avesse – tutti si attendevano l’arrivo della star hollywoodiana e della sua glomourosissima signora. Non si sono visti, andando ad ingrassare le fila degli assenti. Direi che non se ne è sentita la mancanza.

Royal Wedding! La Tiara

Partiamo dalla testa. Eugenie è senza velo, ma ha fermato i capelli, raccolti in un messy bun (ma fatto meglio di altri) con una favolosa tiara. Eugenie tiara È la Greville Emerald Tiara, che riprende la forma russa del kokoshnik, ed è caratterizzata dalla presenza di un incredibile smeraldo centrale di 93.7 carati, contornato da sei smeraldi – hai visto mai che quello centrale si sentisse solo – su un pavé di diamanti, alcuni di belle dimensioni. La tiara, realizzata da Boucheron nel 1919, era proprietà di Margaret Greville che alla sua morte nel 1942 lasciò il suo favoloso scrigno in eredità alla sovrana, che all’epoca era Elizabeth the Queen Mother.

Dalle prime informazioni, gli orecchini in diamanti e smeraldi sono il dono di nozze di Jack alla sua sposa.