Con l’incarico ricevuto da Her Majesty, Boris Johnson è il nuovo Prime Minister del Regno Unito. L’incontro è avvenuto come da tradizione nella Audience Room di Buckingham Palace; i piani della sovrana prevedevano il trasferimento a Balmoral già la scorsa settimana, rinviato proprio per la delicata situazione politica. Considerando però il palazzo londinese è aperto al pubblico da sabato scorso, la regina si è spostata a Windsor, dove è rientrata immediatamente dopo il conferimento dell’incarico. Impeccabile as usual, the Queen era in azzurro con una spilla che non sembra avere un particolare significato: formata da diamanti e perle su un disegno ovaleggiante che rimanda all’Art Déco, è stata indossata la prima volta nel 2016, il che fa pensare possa trattarsi di un regalo per i novant’anni appena compiuti. Non avendo altri spunti – l’abito di Johnson è piuttosto brutto, e in genere tutto il suo aspetto conferma la sua fama di scarsa eleganza, e sono stata buona – l’attenzione dei più si è rivolta al ventilatore piazzato accanto al camino; un Dyson, notoriamente piuttosto costoso ma anche efficace. Il minimo, per questa povera donna costretta ad andare avanti e indietro nel mezzo di un’ondata di caldo africano molto poco britannico (e va ricordata in altri casi la presenza di una stufetta elettrica, che Sua Maestà non spreca i soldi dei contribuenti in costosi sistemi di regolazione della temperatura di Palazzo).
L’attenzione di Lady Violet è stata invece attratta dal quadro seminascosto dal Primo Ministro: si tratta di un Canaletto, e più precisamente London: The Thames from Somerset House Terrace towards the City. Il pittore veneziano lo dipinse negli anni 1750/51 in pendant con un altro, che mostra il panorama del Tamigi nella prospettiva inversa (London: The Thames from Somerset House Terrace towards Westminster). Anche quest’ultimo fa parte del Royal Collection Trust, e viene esposto alternandolo col primo. Lo prendiamo come un augurio: alle spalle di Johnson c’è qualcosa che vale.