The day after

Nel fiume di fotografie di Her Majesty che hanno inondato il web questa mi è piaciuta tanto. La ritrae il giorno dell’incoronazione, il 2 giugno 1953, mentre ride divertita, come il bellissimo Philip in feluca.

Sembra che la regina avesse dimenticato the orb, il globo che ora tiene saldo in mano. Il mondo in mano all’inizio del regno, e il mondo in mano alla fine. Mentre questo mondo parla di lei scrive di lei piange per lei prega per lei canta per lei per le ultime volte God Save The Queen, lei infine riposa, avvolta nello stendardo reale simbolo di quel ruolo di quell’impegno che ha onorato sino all’ultimo giorno, come promesso. Ora il suo corpo si trova nella sala da ballo di Balmoral dove tante volte ha danzato.

(George Washington Wilson 1823-1893)

Sin da ragazzina ha amato il Ghillies Ball, la festa dedicata allo staff di Balmoral per ringraziarlo del lavoro svolto. Una tradizione istituita nel 1852 da Victoria e Albert, e proseguita fino ai giorni nostri (ne abbiamo parlato qui, e non perdetevi il video! Quattro salti al castello). Oggi è lo staff ad avere la sovrana tutta per sé, per l’ultimo saluto, mentre il resto del Paese (e del mondo) ha ascoltato il primo discorso ufficiale di King Charles III (Il discorso delRe). Lui, che è diventato re nel momento in cui la madre è spirata, sarà proclamato ufficialmente sabato mattina dall’Accession Council, composto da personalità di Corte e autorità politiche e religiose. Poi il primo incontro con la Prime Minister Liz Truss, seguito dal giuramento di fedeltà da parte dei decani del Parlamento. Domenica, mentre il feretro raggiungerà il palazzo reale di Holyroodhouse a Edimburgo, la proclamazione sarà letta nei Parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord; sono curiosa di vedere se saranno anche loro vestiti a lutto come i colleghi del Parlamento di Westminster, un gesto certo non spontaneo ma di grande eleganza.

(Ph: Jessica Taylor/UK Parliament)

Lunedì mattina il feretro della sovrana sarà portato in processione lungo il Royal Mile – la strada principale di Edimburgo – fino alla cattedrale di St Giles, dove verrà celebrata una funzione di suffragio alla presenza di membri della Royal Family.

Martedì la salma lascerà per sempre la Scozia alla volta di Buckingham Palace; da mercoledì a domenica si potrà portare il proprio omaggio alla Regina scomparsa a Westminster Hall, l’edificio più antico del complesso del Parlamento.

Lunedì 19 i solenni funerali di stato.

Questo dovrebbe essere il programma dei prossimi giorni, che naturalmente potrebbe essere variato in ogni momento; sarà mia cura informarvi.

Intanto il Re e la Regina Consorte sono arrivati a Londra, e dopo aver salutato la folla in attesa sono entrati a piedi a Buckingham Palace.

(Ph: Reuters)

Il futuro è iniziato.

Il discorso del Re

A Londra sono le 18.00 quando da Buckingham Palace (il discorso è registrato)King Charles parla al suo popolo, che sa da meno di 24 ore di essere rimasto orfano dell’adorata sovrana. Parla come un figlio, e un fratello maggiore dei suoi concittadini. Alla fine del periodo di lutto ne diventerà il padre, e vedremo se sarà un buon padre, ché in fondo i genitori non devono essere perfetti, devono essere affidabili.

Da padre annuncia che William sarà Prince of Wales; Catherine avrà dunque il titolo che fu di Diana, e speriamo che questo aiuti a chiudere una storia dolorosa e troppo, troppo lunga. A Harry e Meghan tanto amore e facessero quello che vogliono. Ok, non ha usato proprio queste parole; ma “express my love for them as they continue to build their lives overseas” (esprimo il mio amore per loro mentre continuano a creare le loro vite all’estero). All’amata Camilla, sul cui amorevole sostegno conta in questa fase di transizione, la conferma che sarà la sua Regina Consorte. Alla sovrana scomparsa, la cara mamà che ora è insieme a papà (il francesismo con cui aristocrazia e upper class British hanno sempre chiamato i genitori) soprattutto grazie. Grazie per la per l’esempio, la devozione e l’impegno fino alla fine dei suoi giorni. Stesso impegno e stessa devozione che caratterizzeranno il suo regno, per tutta la vita (quindi no, non abdicherà in favore di William). A me è parso pacato, deciso, e in giusto equilibrio tra serenità ed emozione. E naturalmente chic come pochi, rigorosamente in nero con camicia bianca e il tocco della pochette a scacchi.

The Queen is dead, long live the King!