La foto del giorno – Amori di una vita

Oggi è il 25 gennaio, e non è un giorno come gli altri per gli appassionati di letteratura, soprattutto in lingua inglese. Il 25 gennaio 1882 nasce a Londra Adeline Virginia Stephen, che diventerà una delle più grandi scrittici del ‘900 col cognome del marito, Leonard Woolf. Uno dei grandi amori di Lady Violet, che ebbe la fortuna di studiarla con meravigliosi insegnanti per il corso di letteratura inglese all’università.

Centoventitre anni prima di Virginia, nello stesso giorno era nato nel villaggio scozzese di Alloway Robert Burns, poeta nazionale scozzese. In suo onore ogni anno si celebra la Burns Night, un incontro conviviale (Burns Supper) in cui si mangia haggis, il piatto tipico delle Highlands, si beve ovviamente whisky, e si declamano le sue poesie (ne parlammo qui: La foto del giorno – 25 gennaio).

(Ph: Millie Pilkington)

Oggi anche Charles III rende onore al grande poeta con questa bella fotografia scattata da Millie Pilkington nella biblioteca del castello di Balmoral. Indossa un nuovo tartan, il Balmoral Glen Gelder, creato su sua richiesta dalla designer Araminta Campbell e presentato lo scorso 14 novembre, giorno del suo compleanno (se vi piace, tra poco sarà in vendita nello shop di Balmoral).

Lady Violet non può fare a meno di pensare che dietro la fotografia ci sia lo zampino della Queen Consort, grande appassionata di libri e lettura; e certi amori, si sa, durano tutta la vita.

Come quello tra Charles e Camilla, sposati in seconde nozze a più di trent’anni dal loro primo incontro, primi sovrani divorziati e risposati. Che stanno per essere imitati da Nikolaos di Grecia e Chrysi Vardinoyannis, entrambi al secondo matrimonio. La sposa ha due figli mentre Nikolaos non ne ha avuti dal lungo legame con l’ex moglie Tatiana, e l’accelerazione impressa alle nuove nozze – che verranno celebrate tra meno di due settimane, il 7 febbraio, senza aspettare neanche San Valentino – ha fatto pensare a molti che ci sia un royal baby in viaggio.

Quanto a Lady Violet, stasera andrà a una cena con sciarpa scozzese comprata a Edimburgo, e al ritorno riprenderà uno dei libri di Virginia Woolf, perché l’amore per la lettura è uno di quelli che non ti abbandonano mai. E in fondo pure quello per il tartan.

Le foto del giorno – Vacanze scozzesi

Alla fine c’è la prova provata di dove sono in vacanza i principi di Galles: a Balmoral, con i sovrani e altri membri della royal family.

(Ph: Peter Jolly Northpix)

Oggi i Wales sono stati visti a bordo di un’auto raggiungere la vicina Crathie Kirk (sede delle seconde nozze di Anne) per la funzione domenicale; William, sbarbato e in abito blu al volante, accanto a lui Catherine, e sul sedile posteriore i figli.

(Ph: Peter Jolly Northpix)

Tutta l’attenzione è naturalmente per la principessa; in assenza di notizie ufficiali si legge di tutto: da una situazione ancora grave a un miglioramento significativo. Noi possiamo solo basarci su ciò che vediamo, e l’aspetto di Catherine sembra buono.

(Ph: Peter Jolly Northpix)

Altro sorvegliato speciale – ma solo per la salute – King Charles, a sua volta malato di cancro, che a dire il vero non si sta risparmiando; un po’ dimagrito, a volte appare pallido, ma insomma facciamo voti di guarigione anche per lui. Che ha riunito nella residenza scozzese buona parte della famiglia (Andrew non si è visto, magari lo tengono chiuso in qualche segreta…) per le tradizionali vacanze, sulle quali immagino aleggerà la presenza della scomparsa Queen Elizabeth, che proprio a Balmoral morì l’otto settembre di due anni fa.

Il re quando è in Scozia diventa un vero highlander, e raramente compare in abiti che non comprendano il tradizionale kilt, mettendo in mostra le ginocchia tornite; tocchi tartan anche nella mise della sua consorte, che riesce a dosare tutto con un certo equilibrio. E noi siamo contenti così. Però…

…però quando Lady Violet ha visto queste immagini ha avuto una sorta di deja vu, e una breve ricerca ha spiegato il perché.

(Ph: Peter Jolly Northpix)

Questa è la principessa di Galles fotografata a Balmoral lo scorso anno, l’ultima domenica di agosto. Stesso cappello, stesso soprabito.

(Ph: Peter Jolly Northpix)

Idem per i sovrani: stessa mise per Camilla, stesso kilt per Charles. Confesso, per qualche minuto ho sospettato che le foto fossero le stesse, ipotizzando che sotto ci fosse qualcosa di losco, poi ho notato le differenze: l’acconciatura di Catherine, la cravatta del re, la giacca della regina, che è molto simile ma chiaramente non la stessa, per tacere della camicia: azzurra l’anno scorso, bianca oggi. Questa volta ripongo in buon ordine lo Sherlock Holmes che c’è in me, ma in fondo il suo creatore, Arthur Conan Doyle, era o non era scozzese? Il fascino oscuro della brughiera ha colpito ancora.

Il caffè del lunedì – Ma è giovedì?

No, non è giovedì ma il caso vuole che oggi vi tocchino non uno ma ben due gnocchi. Il primo è Nikolai di Danimarca, che avrà pure perso il titolo di principe, ma conserva ogni oncia di quella innegabile, iarrivabile gnoccaggine che da anni lo vede in testa alle classifiche degli aristocratici più charmant.

Ebbene, oggi il giovanotto, che sta frequentando un semestre presso la University of Technology di Sydney, compie 24 anni, e la Casa reale danese – bontà sua – ce lo ricorda con questa bella foto. Attribuendo a Nikolai il titolo di Greve, cioè conte, che è quello che ora gli tocca, ma non può fare ameno di generare, almeno in Lady Violet, una leggera irritazione per il modo tutt’altro che regale con cui la decisione è stata presa, e soprattutto comunicata. Nikolai, dà retta a zia Violet, infischiatene, che per noi sarai sempre il più bel principe della tua generazione.

Il secondo non appartiene a una famiglia reale, ma la serve, però è indubbiamente un vero gnocco buono in tutte le sale.

Oggi ve lo propongo in versione burro e salvia: il tenente colonnello Jonathan Thompson, detto Johnny, apprezzatissimo scudiero di Sua Maestà Charles III, è scomparso dai radar per qualche giorno, generando un certo vago sgomento. Ferie o rimozione? Direi ferie, visto che lunedì scorso era al suo posto col Re, a Balmoral, in una inedita versione senza kilt ma in completo di tweed a quadri. Sarò stato un ordine di Carletto per evitare impropri paragoni tra le rispettive gambe? Io, vi confesso, il bel Johnny lo preferisco in sottana.

La foto del giorno – Gone but not forgotten

Scomparsa ma non dimenticata, per tutti sempre e solo The Queen, la Regina.

Oggi avrebbe compiuto 97 anni, invece questo è il primo compleanno senza di lei. Ricordata ovunque dalla Family e da quella grande famiglia composta da tutti coloro che l’hanno ammirata, apprezzata, guardata con simpatia o perfino – uso una parola forte – amata. Tanti gli omaggi pubblici e privati, ma il più bello è quello che le ha fatto Catherine, Principessa di Galles dal giorno in cui lei ha chiuso gli occhi. Fotografia scattata a Balmoral questa estate quando ormai, ora lo sappiamo, la vita si contava in giorni, in ore.

(Ph: HRH The Princess of Wales)

Elizabeth è seduta al centro di un divano capitonné verde salvia; alla sua destra Mia Tindall tiene in braccio il fratellino Lucas (sono la prima e il terzo figlio di Zara); alla sua sinistra Savannah, figlia di Peter Phillips. Nella fila dietro ci sono Lena, seconda figlia dei Tindall, i principi George e Charlotte, Isla Phillips, sorella minore di Savannah, e il principino Louis. In ultima fila Lady Louise e il fratello James, figli di Edward e Sophie, ora Duchi di Edimburgo.

Al momento della sua scomparsa la Regina aveva 8 nipoti e 12 pronipoti; nella foto sono presenti solo i due nipoti più giovani – con James che come tutti gli adolescenti vorrebbe essere altrove – mentre tra i pronipoti mancano Archie e Lili, figli di Harry e Meghan, August, il bambino di Eugenie di York, e Sienna, la bimba di sua sorella Beatrice.

(Ph: Annie Leibovitz/Getty Images)

Alzi la mano chi di voi non ha ripensato a quest’altra foto, scattata da Annie Leibovitz per i 90 anni della sovrana; era il 2016, e i pronipoti allora erano solo cinque, tra cui la deliziosa Mia Tindall, che si era appropriata della borsa di nonna.

O magari a questa – sempre scattata da Catherine – con l’amato Philip e il piccolo Louis sulle ginocchia.

(Ph: HRH The Duchess of Cambridge)

E l’eleganza della gonna scozzese, quella sì eterna davvero.

I migliori amici di una regina

Mi avete segnalato il sito di un famoso magazine che racconta come i due corgi di Sua Maestà sarebbero rimasti con lei, sul suo letto, vegliandola fino all’ultimo istante. La notizia è attribuita a “fonti ufficiali di palazzo” senza ovviamente dire quali; io però non ho trovato nulla. Va detto che lo stesso articolo è così credibile da situare il trapasso della sovrana “la notte dell’8 settembre”; non è tuttavia la scarsa accuratezza di certa stampa l’argomento di questo post.

(Ph: REUTERS/Peter Nicholls/Pool)

Non saprei dire se le due bestiole fossero davvero piazzate sul letto regale nel momento del passaggio; è possibile e dipende anche da come sia giunta la fine (se fosse stata necessaria un’assistenza medica costante dubito che avrebbe potuto consentirne la presenza anche perché i corgi, soprattutto al cambio di stagione, perdono i peli a ciocche). L’argomento del post sono loro, i corgi, e il legame con la loro augusta padrona, tanto forte e particolare che ormai la razza è universalmente nota come “i cani della regina”. Per la storia dei corgi reali vi rimando a questo link: Dog save the Queen!; mentre vi rassicuro sulla sorte dei due cagnolini che hanno assistito al passaggio del feretro a Windsor: sono stati adottati dal Duca di York, che li aveva donati alla madre (se poi non vi sentiste particolarmente rassicurati, considerate che anche dagli York abbonda la servitù dunque, se non proprio Andrew con le sue manine o Sarah che con lui abita da divorziati in casa, qualcuno che porta fuori le creature, le sfama e le disseta, ci sarà).

Nella sua lunga vita la regina ha avuto una trentina di corgi, tutti discendenti dalla capostipite Susan, arrivata in dono per i suoi diciotto anni. Col passare degli anni la linea di sangue dei Windsor Corgi si è estinta; alla sovrana era rimasta solo Candy, una dorgi (un incrocio, generato dall’amore clandestino tra un corgi e Pumpkin, bassotto della principessa Margaret), che è morta questa estate alla bella età di 18 anni; un altro dolore per Sua Maestà. Invecchiando Queen Elizabeth aveva deciso di non continuare con l’allevamento né sostituire i cani alla loro morte, ma poi il figlio Andrew ha cercato di addolcirle la vedovanza donandole Fergus e Muick (chiamato così dal Loch Muick, lago scozzese all’interno dell’area di Balmoral); il primo è moto dopo pochi mesi, ed è stato sostituito da Sandy.

Il legame tra il monarca e il cane è lungo e profondo; la storia dell’arte è piena di ritratti reali in cui l’uno accompagnano l’altro. E forse qualcuno ricorderà nel 2005 i funerali di un altro sovrano, Rainier III de Monaco, del cui corteo funebre faceva parte l’amato Odin.

(Ph: AP/Lionel Cironneau,Pool)

E i cani della regina? Ormai bisogna registrare l’avanzamento di carriera dei Jack Russell. Come Beth e Bluebell, i due esemplari che Camilla ha adottato dal Battersea Dog and Cats Home, il canile londinese di cui ha il patronage (La foto del giorno – Special preview)

Le foto del giorno – ‘A livella

Sono giorni così, ciascuno fa del suo meglio e anche questo piccolo blog va avanti come può, fedele al principio se ha fatto quello che potevi hai fatto quello che dovevi. Intanto Her Majesty lascia l’amata Balmoral alla volta di Edimburgo e del palazzo di Holyroodhouse, la residenza reale ufficiale in Scozia.

(Ph: Ian Forsyth/WPA Pool/Getty Images)

Con lei in rappresentanza della famiglia c’è la Princess Royal – Anne, l’unica figlia – che ora di quella famiglia è la matriarca, ruolo bello e oneroso. La lunga strada è orlata di migliaia di persone che danno l’addio alla sovrana offrendo il loro omaggio e il proprio rispetto. A un certo punto c’è schierata una guardia d’onore composta da trattori; tempi normali l’avremmo trovato ridicolo, ora solo tenero. Ognuno partecipa con quello che è, con quello che ha. Tanti bambini; assistono a un momento storico per il loro Paese che non dimenticheranno.

La bara di quercia che accoglie le spoglie della sovrana è avvolta dallo stendardo reale scozzese, con una semplice corona di fiori bianchi. Per comporla sono stati scelti alcuni dei suoi fiori preferiti – dalia, pisello odoroso, flogo, erica bianca, abete – tutti raccolti nel parco di Balmoral. Il giorno del funerale di stato il suo corpo verrà accompagnato a Westminster Abbey su un affusto di cannone; oggi viaggia come tutti, su un’auto funebre. Che sul finestrino laterale reca il nome dell’agenzia di pompe funebri, il signor William Purves, destinatario di una pubblicità planetaria.

Abbiamo più volte commentato come in questi giorni la Royal Family stia manifestando sensazioni ed emozioni in un modo raramente abbiamo visto in precedenza. La Regina era famosa anche per il feroce controllo delle proprie lacrime, che solo raramente si sono affacciate da quegli occhi azzurri, e comunque dopo una certa età. Una di quelle rare volte ha un particolare legame con la data di oggi, scoprite quale qui A Royal Calendar – 11 settembre 2001.

The (once) Fab Four

Mentre il feretro di Queen Elizabeth lascia per sempre Balmoral alla volta di Edimburgo, noi facciamo brevemente il punto sulle ultime ventiquattr’ore. Nonostante l’importanza della cerimonia con cui sabato mattina Charles è diventato King Charles III, ciò di cui tutti hanno finito per parlare è rappresentato in questa foto: i due figli del nuovo sovrano e le loro mogli nuovamente insieme, a Windsor.

(Ph: Chris Jackson/Getty Images)

Le due coppie sono uscite dai cancelli del maniero per salutare i presenti e ammirare i fiori lasciati in omaggio alla regina scomparsa. Catherine, neo Principessa di Galles, dritta come un fuso e affilata come un rasoio, procede con passo da bersagliere. La cognata Meghan, che rimane Duchessa di Sussex – e rimane overseas, come ha amabilmente sottolineato il suocero nel suo discorso – appare meno sicura, infagottata nel vestitone nero. Non è strano, in fondo l’una è nel suo ambiente, l’altra no. Tra loro i rispettivi mariti, vicini e distanti. Bravi, un gesto che andava compiuto, anche se non credo che cambi qualcosa, almeno per il momento. Confesso che guardandoli più che i Fab Four mi vengono in mente i Neri per caso.

(Ph: Jonathan Brady/POOL/AFP/ Getty Images)

Come di diceva, l’evento clou della giornata è stata la proclamazione del nuovo Re in una cerimonia dal sapore antico per la prima volta trasmessa in televisione. King Charles non ha nascosto né l’emozione né la tensione, evidenti soprattutto al momento della firma, ostacolata dall’improvvida presenza di un paio di oggetti da scrittoio che hanno impavidamente sfidato le ire reali. D’altronde il primo discorso del sovrano ha fatto cadere il velo di impeccabile, algido controllo che era stato la cifra della monarchia britannica finora. Bisogna marcare da subito le differenze col monarca precedente, e la comunicazione è il primo passo; non credo che si tornerà indietro.

(Ph: Victoria Jones/PA)

King Charles ha anche mostrato per la prima volta – in forma di spilla appuntata sulla cravatta – il suo monogramma, che reca l’iniziale del nome intrecciata alla R di Rex, in latino. Lo vedremo presto sostituire ER (Elizabeth Regina) su passaporti, banconote, monete, francobolli, cassette postali, alcune livree e uniformi.

(Ph: Jeff J Mitchell/Getty Images)

Stessa evidente commozione a Balmoral, dove la sorella e i fratelli del re, con coniugi e figli, hanno partecipato ad una funzione privata nella vicina Crathie Kirk fermandosi poi a salutare e a ringraziare i presenti per la vicinanza, il rispetto, l’affetto, i fiori. Mai li avevamo visti manifestare così apertamente le proprie emozioni; commossa la solitamente controllata Anne, contrito l’arrogante Andrew – molto affettuoso con le figlie – angosciato il tenero Edward, sconvolta la moglie Sophie. Guardate il video; vederli allontanarsi insieme, abbracciati (minuto 3’30) è davvero toccante. https://videos.dailymail.co.uk/video/mol/2022/09/10/2970358429742485038/480x270_MP4_2970358429742485038.mp4

Confermate data e ora dei solenni funerali di stato di Queen Elizabeth II; saranno celebrati lunedì 19 alle 11:00 (le 12:00 in Italia) a Westminster Abbey, alla presenza dei potenti della terra.

Il calendario completo lo trovate qui: The day after

The day after

Nel fiume di fotografie di Her Majesty che hanno inondato il web questa mi è piaciuta tanto. La ritrae il giorno dell’incoronazione, il 2 giugno 1953, mentre ride divertita, come il bellissimo Philip in feluca.

Sembra che la regina avesse dimenticato the orb, il globo che ora tiene saldo in mano. Il mondo in mano all’inizio del regno, e il mondo in mano alla fine. Mentre questo mondo parla di lei scrive di lei piange per lei prega per lei canta per lei per le ultime volte God Save The Queen, lei infine riposa, avvolta nello stendardo reale simbolo di quel ruolo di quell’impegno che ha onorato sino all’ultimo giorno, come promesso. Ora il suo corpo si trova nella sala da ballo di Balmoral dove tante volte ha danzato.

(George Washington Wilson 1823-1893)

Sin da ragazzina ha amato il Ghillies Ball, la festa dedicata allo staff di Balmoral per ringraziarlo del lavoro svolto. Una tradizione istituita nel 1852 da Victoria e Albert, e proseguita fino ai giorni nostri (ne abbiamo parlato qui, e non perdetevi il video! Quattro salti al castello). Oggi è lo staff ad avere la sovrana tutta per sé, per l’ultimo saluto, mentre il resto del Paese (e del mondo) ha ascoltato il primo discorso ufficiale di King Charles III (Il discorso delRe). Lui, che è diventato re nel momento in cui la madre è spirata, sarà proclamato ufficialmente sabato mattina dall’Accession Council, composto da personalità di Corte e autorità politiche e religiose. Poi il primo incontro con la Prime Minister Liz Truss, seguito dal giuramento di fedeltà da parte dei decani del Parlamento. Domenica, mentre il feretro raggiungerà il palazzo reale di Holyroodhouse a Edimburgo, la proclamazione sarà letta nei Parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord; sono curiosa di vedere se saranno anche loro vestiti a lutto come i colleghi del Parlamento di Westminster, un gesto certo non spontaneo ma di grande eleganza.

(Ph: Jessica Taylor/UK Parliament)

Lunedì mattina il feretro della sovrana sarà portato in processione lungo il Royal Mile – la strada principale di Edimburgo – fino alla cattedrale di St Giles, dove verrà celebrata una funzione di suffragio alla presenza di membri della Royal Family.

Martedì la salma lascerà per sempre la Scozia alla volta di Buckingham Palace; da mercoledì a domenica si potrà portare il proprio omaggio alla Regina scomparsa a Westminster Hall, l’edificio più antico del complesso del Parlamento.

Lunedì 19 i solenni funerali di stato.

Questo dovrebbe essere il programma dei prossimi giorni, che naturalmente potrebbe essere variato in ogni momento; sarà mia cura informarvi.

Intanto il Re e la Regina Consorte sono arrivati a Londra, e dopo aver salutato la folla in attesa sono entrati a piedi a Buckingham Palace.

(Ph: Reuters)

Il futuro è iniziato.

Notizie & dettagli

Iniziamo con la notizia, da prendere senza ansia: su richiesta dei medici che la seguono Her Majesty ha cancellato la riunione col Privy Council prevista per questa sera. L’incontro sarebbe avvenuto online, ma la Regina ieri ha avuto una giornata piena e si è stancata, per cui le è stato raccomandato il riposo; la riunione verrà riorganizzata.

(Ph: Jane Barlow/PA)

Ieri la sovrana ha ricevuto prima Boris Johnson e poi Liz Truss, l’uno ha rimesso l’incarico da Prime Minister, l’altra lo ha ricevuto e ha formato il nuovo governo. Lei non si è sottratta – né saprei dire se avrebbe potuto – e ha ripetuto i gesti compiuti già per tredici volte, consapevole che uno dei ruoli della monarchia è assicurare la continuità, e rassicurare il Paese mostrandosi, facendosi vedere. L’abbigliamento di Sua Maestà ha colpito molti, compresa Lady Violet, che si sarebbe aspettata la sua classica mise; abito – magari in lana pesante dato il clima scozzese – una bella spilla e l’immancabile borsetta. La borsa c’era, il resto no; allora ho fatto una piccola ricerca, da cui è emerso che anche in precedenti occasioni – ad esempio udienze di capi di governo del Commonwealth – la Regina indossava cardigan di cashmere e gonna in tartan. Che ovviamente non è un tartan qualunque, ma il Balmoral (Original): su un fondo color grigio granito linee nere e rosse si intrecciano a formare gli scacchi.

(Ph: Scottish Register of Tartans)

Questo tartan compare a metà dell’Ottocento; secondo la tradizione sarebbe stato disegnato nel 1853 dal Principe Albert, consorte di Queen Victoria, ma The Scottis Register of Tartan sottolinea che la sua origine è ancora oggetto di ricerca. Il suo indosso è riservato alla Regina, e solo lei può autorizzarne l’uso al suo entourage

Il 1853 è anche la data della posa della prima pietra da parte di Victoria per l’ampiamento del castello, voluto dal Principe Consorte, che trasformò Balmoral in una delle residenze più amate dalla coppia, e dopo la sua morte dalla regina vedova. Victoria è presente dappertutto, ma non pensavo di trovarla anche sulla parete della Drawing Room. Soprattutto non pensavo di trovare quel quadro: alla destra del camino, nonostante il riflesso si vede uno dei dipinti che la ritraggono in compagnia di John Brown; sembra l’opera di Sir Edwin Landseer Queen Victoria at Osborne, che dovrebbe trovarsi appunto a Osborne House, sull’isola di Man; questa dunque potrebbe essere una copia, che rende la cosa ancora più interessante.

Brown, già gillie di Albert (cioè una sorta di attendente che accompagnava il principe e i suoi ospiti nelle battute di caccia e di pesca) dopo la sua morte divenne un sostegno irrinunciabile per Victoria, tanto che questo insolito rapporto fece nascere varie voci. Gli stessi figli della sovrana disapprovavano, e a quanto si sa il figlio Edward VII, una volta divenuto Re, avrebbe fatto sparire le tracce della presenza di Brown. Che a sorpresa è riuscito nella più importante delle occasioni.

Le foto del giorno – Lilibet meets Liz

La foto c’è, inizia ufficialmente il premierato di Liz Truss, quarantasettenne ex Ministro degli Esteri nel Governo Johnson, eletta ieri leader del partito conservatore e da oggi Prime Minister del Regno Unito. È la terza donna a ricoprire la carica dopo Margaret Thatcher e Theresa May, ed è stata la seconda a guidare il Foreign Office.

(Ph: Jane Barlow/PA)

Come sapete, a causa dei problemi di mobilità della Regina, Truss ha ricevuto l’investitura a Balmoral piuttosto che in una sede istituzionale come Buckingham Palace (o il castello di Windsor), nell’elegante Drawing Room, arredata in una delicata tonalità di verde. Quanto a ciò che ci interessa davvero – cioè la salute di Sua Maestà, mai più fotografata da quando è arrivata nella residente scozzese, il 21 luglio – devo dire che non mi sembra troppo diversa da come l’abbiamo vista le ultime volte: molto dimagrita, si appoggia al bastone ma il caldo sorriso è quello di sempre. Piuttosto mi stupisce l’abbigliamento, letteralmente come stava per casa; non manca però la borsetta, un modello vintage con cui veniva fotografata già negli anni ’70.

(Ph: Jane Barlow/PA)

La formula ufficiale recita “Ms Truss accepted Her Majesty’s offer and kissed hands upon her appointment as Prime Minister and First Lord of the Treasury” (la Signora Truss ha accettato l’incarico di Sua Maestà e ha baciato le mani al momento della sua nomina a Primo Ministro e primo Lord del Tesoro) ma ci assicurano che il baciamano non c’è stato, è bastata una stretta di mano. Prima di Liz Truss, la regina aveva ricevuto il dimissionario Boris Johnson, che ha rimesso il mandato.

(Ph: Andrew Milligan/PA)

Entrambi i Prime Minister, entrante e uscente, erano con i rispettivi coniugi ma mentre Hugh O’Leary, marito di Liz, ha tenuto un profilo basso lasciando la scena alla moglie, Carrie Johnson ha pensato bene di accompagnare Boris con un abito lungo fucsia, con profondo spacco sulla schiena, adattissimo alla mattina, a un incontro con la Regina e alla giornata piovosa. Dobbiamo commentare?

Nei settant’anni di regno Her Majesty ha avuto quindici Prime Minister, compresa Liz Truss; in basso trovate l’elenco dei nomi. Quando Elizabeth salì sul trono guidava il governo Winston Churchill, che era un buon amico del padre George VI e fu fondamentale per lei, sostenendola nei primi passi da sovrana. Nell’elenco però compare un’altra persona che ha avuto rapporti stretti con un royal, e forse non ve lo aspettate. Gordon Brown in gioventù ebbe una relazione con Margareta di Romania, quando studiavano all’università di Edimburgo. Una relazione che entrambi hanno più volte ricordato con tenerezza e durò cinque anni. Più di quanto lui è rimasto a Downing Street. Perché si sa il potere è volatile, più dell’amore.


Winston Churchill (Conservative) fino al 1955
Anthony Eden (C) 1955/57
Harold Mcmillan (C) 1957/63
Alec Douglas-Home (C) 1963/64
Harold Wilson (Labour) 1964/70
Edward Heath (C) 1970/74
Harold Wilson (L) 1974/76)
James Callaghan (L) 1978/79)
Margaret Thatcher (C) 1979/90
John Major (C) 1990/97
Tony Blair (L) 1997/07
Gordon Brown (L) 2007/10
David Cameron (C) 2010/16
Theresa May (C) 2016/19
Boris Johnson (C) 2019/22
Liz Truss (C)