Oggi ho visto in tv un servizio sulle prove che fervono al Teatro alla Scala in vista della soirée di inaugurazione il prossimo 7 dicembre, festa di Sant’Ambroeus (il santo, non l’omonimo ristorante), patrono della città. Quest’anno i fortunati spettatori ammessi al tempio della lirica – e alla presenza del Presidente Mattarella – si godranno Verdi al suo massimo, con La forza del destino.
Se l’inaugurazione della Scala è uno degli eventi clou, e non solo della società meneghina, la fine dell’anno si caratterizza per l’abbondanza di concerti e spettacoli musicali.

Una delle serate più interessanti per noi royal watcher sarà quella del 6 dicembre, quando Westminster Abbey ospiterà il concerto di canti natalizi Together at Christmas, organizzato dalla Principessa di Galles, che sta lentamente tornando ai suoi impegni pubblici. Sappiamo già che Catherine quest’anno ha invitato i sopravvissuti alla tragedia di Southport, dove a luglio tre bambini sono stati accoltellati a morte, e una decina feriti, dal diciassettenne Axel Rudakubana. Proprio una visita nel teatro della strage è stato uno dei primi impegni affrontati dalla principessa nel suo percorso di recupero dalla malattia (Breaking News – Getting better).

Altro classico appuntamento di fine anno ieri sera alla Royal Albert Hall, dov’è andata in scena la tradizionale Royal Variety Performance, una serata ricca di artisti che raccoglie fondi per attività solidali. Con i Principi di Galles ancora a mezzo servizio, gli altri membri della Royal Family evidentemente non disponibili, la Queen Consort che ha dato forfait all’ultimo momento – immagino che non fosse il caso di affrontare i rigori della tempesta Bert che sta flagellando le Isole Britanniche – è toccato a King Charles.

Che si è infilato nel suo smoking, ha calzato le scarpe di vernice ed è arrivato solo soletto a presenziare alla serata. Anche se in qualche fotografia sembrava un po’ affaticato una volta dentro si è ripreso alla grande, ha salutato con entusiasmo Elton John e il suo parrucchino, e si è goduto lo spettacolo.

Il sovrano si è particolarmente divertito alla battuta di Matt Forde, comico dedito in satira politica, che ha imitato Trump nel celebre momento dell’accusa agli immigrati di mangiare cani e gatti. Your Majesty – ha aggiunto – lei si chiama come un cocker spaniel (il Cavalier King Charles) stia attento che se la mangiano vivo!

Quando poi i due si sono incontrati, l’attore ha chiesto se ritenesse esagerato lo sketch. Charles lo ha tranquillizzato: è stata una battuta fantastica, e ci sono voluti 300 anni per poterla pronunciare. Non si può dire che il monarca manchi di classe e di autoironia.
































Come da tradizione, le celebrazioni per il Remembrance Day – il giorno in cui nel Regno Unito si ricordano i caduti per la patria – iniziano con il Royal British Legion Festival of Remembrance; sul palco della Royal Albert Hall si alternano artisti e soldati di diversi reggimenti.
Presente la Royal Family quasi al completo, tutte le signore sono in nero più o meno sobrio, e sulla spalla di ciascuno spicca con grazia il rosso del poppy, il papavero che si indossa in onore dei caduti. Occhi puntati sui Duchi di Sussex, alla prima uscita col resto della famiglia dopo la sciagurata intervista televisiva e l’annuncio del prossimo viaggio negli USA per festeggiare l’americanissimo Thanksgiving Day con Archie e la nonna.
La duchessa sembra aver tirato fuori da chissà quale baule un incredibile vestitone anni ’50 in pesante tessuto damascato, con abbondantissima gonna a ruota e l’inevitabile cintura in vita. Praticamente è riuscita a sintetizzare in un solo abito tutto ciò che le sta peggio, mica facile! Molto bella la scollatura sottolineata dal piccolo collo: purtroppo la generosa esposizione del florido décolleté è totalmente inadatta all’occasione.
Più sobria – e praticamente perfetta – la cognata Duchessa di Cambridge, in un abito di gran linea (che sembra blu, ma penso sia nero) con l’unico dettaglio di uno scollo a barchetta appena accennato e una cinturina di velluto. In testa un delizioso tocco glam; uno di quei bandeau che ha contribuito proprio lei a rendere popolari, firmato Zara e in vendita a meno di 20 euro.
Imbattibile la Princess Royal; dite la verità, anche voi siete state tentate di allungare un abito troppo corto con un bordo a filet. Date retta, meglio donare un capo a qualche associazione benefica, piuttosto che sembrare una dei beneficati.
In conclusione, in my humble opinion, la migliore è sempre lei, con la Dorset Bow Brooch a fermare i papaveri di carta, il cui rosso è ripreso nella stessa sfumatura del rossetto. La classe.