Mentre si vanno spegnendo gli echi del royal wedding, mentre i futuri genitori sono in Australia dove incontrano persone, stringono mani, abbracciano bambini, ricevono peluches e poco altro, qui ci si prepara per un’altra solenne occasione. Tra meno di quattro settimane (esattamente 26 giorni, il 14 novembre) HRH The Prince of Wales girerà la boa dei 70, dunque tenetevi pronti, perché i festeggiamenti inizieranno già la prossima settimana, che sarà rallegrata anche dai diademi e dalle mise di Máxima d’Olanda, in visita ufficiale nel Regno Unito il 23 e il 24.
Per celebrare la data, il decano degli eredi al trono tra l’altro curerà in prima persona un’edizione dedicata interamente a lui del magazine Country Life. La rivista, in edicola proprio il 14 novembre, conterrà anche un articolo scritto di suo pugno dalla Duchessa di Cornovaglia, sulla sua attività in supporto di Medical Detection Dogs, un progetto che prevede l’utilizzo dell’olfatto di cani opportunamente addestrati per aiutare a individuare una serie di malattie umane, compreso il cancro. Il magazine conterrà anche l’intervento di una famosa attrice britannica, amica della coppia, che si racconterà in esclusiva (ma non chiedete chi sia, perché la sua identità è ancora top secret, e non la conosce nemmeno Lady Violet).
Non siete troppo interessati alla vita di campagna? Nessuna paura, il pezzo forte – almeno per noi – sarà il disvelamento di alcuni dei segreti di abbigliamento che hanno reso HRH uno degli uomini più chic del pianeta, e avremo l’opportunità di conoscere alcuni dei sarti che tali segreti hanno finora custodito.
Intanto The Prince of Wales ha compiuto un piccolo tour tra le distillerie scozzesi, e la Royal Lochnagar gli ha donato un barilotto di wiskhy puro malto distillato 30 anni fa in onore del suo quarantesimo compleanno e dei 140 anni dalla visita alla distilleria della Regina Victoria e del Principe Consorte. Charles ha deciso che il wiskhy sarà imbottigliato e messo in vendita proprio il giorno del suo compleanno in favore dei progetti sociali che sostiene. Non sono mancati i brindisi per l’annuncio del nuovo nipotino in arrivo. Ma quante volte ha alzato il calice dall’annuncio ufficiale? Several times! ha confidato il principe. Insomma, buon sangue (soprattutto quello della Queen Mom) non mente, and God save the future king.
A luglio dell’anno prossimo, in occasione del 350° anniversario della morte dell’artista, la grande tela verrà sottoposta ad un restauro che sarà possibile seguire da chiunque in tempo reale.
La prima a compiere questo gesto fu la Regina Madre il giorno del suo matrimonio, il 26 aprile 1923; al termine della cerimonia in cui aveva sposato il Duca di York, percorrendo la navata per lasciare la chiesa si fermò dinnanzi all’Unknown Soldier cui donò il proprio bouquet, per ricordare e onorare i caduti nella Grande Guerra tra cui suo fratello Fergus. Da allora è tradizione per le royal brides ripetere il gesto, lo ha fatto Eugenie qualche giorno fa come pure Meghan in maggio.
È probabilmente la composizione meno originale, ma di sicuro quella più facilmente riproducibile. Foglie e fiori secchi, bacche e bellissime rose, che fanno la differenza. E il piano riflettente fa il resto. Come la vedreste sulla vostra tavola?
Se avete un tavolo che di solito non usate, o tenete lì come deposito di ninnoli (leggi: tutte quelle bomboniere che non si buttano perché sono d’argento, ma che non hanno alcuna ragione di esistere) potreste pensare a qualcosa del genere, meglio ancora se abitate in campagna e avete la possibilità di reperire il necessario senza svenarvi: rami in quantità, sistemati in apparente disordine, punteggiati qua è là da rose. Se poi il disordine non è apparente ma reale, meglio.
Vi svelo un segreto: per questa composizione ci vuole un vaso mediceo sennò non è la stessa cosa. Se il vaso è alto come un giocatore di basket, tipo questo, aiuterebbe avere soffitti di almeno otto metri e finestre in scala, altrimenti l’effetto rischia di essere un filino eccessivo.
Se il vostro vaso oltre all’altezza ha pure un adeguato basamento inutile negarlo, ci vorrebbe una galleria stile Quirinale; se in casa la cosa più simile a una galleria è il corridoio, direi di evitare. Però questa massa di fiori autunnali ma non troppo ha l’abbondanza quasi carnale delle nature del morte del ‘600, una meraviglia.
Sarà per l’addobbo in cui prevalgono foglie e fiori secchi, sarà per il marmo della statua in fondo, sarà per il gioco di luci o le armi alle pareti il tutto ha un aspetto un po’ funereo, io più che casa così ci addobberei la cappella di famiglia. Amen.
Lo so, non serve a niente, ma non è forse questa la sublime funzione della bellezza? Non avere funzione ma essere stessa la funzione? E pensate la tristezza di questa table habillée che mostra perfino – orrore! – la cucitura centrale. E invece il supremo piacere di godersi questa massa di foglie e fiori – freschi e secchi – adagiata mollemente come una dea che riposa, coi rami che sfuggono in apparente anarchia, e le castagne che rotolano dolcemente? Io ho scelto!
Sempre bella e sorridente la principessa, deliziosa Estelle – che quanto a brio e disinvoltura se la batte con la piccola Charlotte – finalmente sorridente il piccolo Oscar. Però Lady Violet confessa un vago senso di disagio. Sarà il tremendo fondo greige? Saranno i capelli di Daniel, più incollati alla testa del solito (il famoso stile leccata di mucca)? Sarà il photoshop che toglie ogni ruga e ogni espressione dalla faccia di Victoria, rendendola pericolosamente simile al Joker nei fumetti di Batman? Sarà quel vestito che la ingoffa? O la seduta rigida che le fa sembrare perfino le caviglie più grosse? Insomma sembra evidente che l’autore di questa immagine sia un convinto repubblicano.
La sposa, attraverso i canali social suo e del padre, ha accompagnato l’immagine inedita con questo messaggio: “Jack and I would like to thank everyone who was involved in making our day so special and for all the wonderful wishes as we start married life laughing together.”
Tra gli adoranti well-wishers un posto speciale va alla signora Daphne Dunne, 98 anni, che aveva già incontrato Harry nei precedenti viaggi del 2015 e 2017, e non ha voluto mancare neanche stavolta. Con l’auspicio di incontrarsi ancora alla prossima, quando i Sussex saranno in tre. Delizioso come sempre il duca, che ha tenuto a presentare la signora a sua moglie, ormai libera di ostentare senza timore l’ancora microscopico pancino. Al polso destro e alle orecchie di Meghan due gioielli arrivati direttamente dallo scrigno di Diana – gli orecchini tra l’altro indossati dalla defunta Principessa di Galles proprio in un royal tour australiano – insomma, tutto procede come tutti si aspettano.
Christian Valdemar Henri John nasce il 15 ottobre 2005 al Rigshospitalet, l’Ospedale Universitario di Copenaghen, primo figlio del principe ereditario Frederik e di sua moglie, l’australiana Mary. Un giorno affronterà le difficoltà e le sfide che il trono di Danimarca comporta, a breve invece gli toccherà affrontare l’acne, le prime cotte e i fratelli piccoli che rompono. Forse per temprarlo alle durezze della vita, dalle parti della Casa Reale Danese hanno pensato bene di sottoporre il suo ritratto ufficiale a una passata di photoshop che rende questo simpatico tredicenne naturale come una delle statue di Madame Tussauds.
Tra gli ospiti vip c’era anche Ricky Martin, che non ha cantato né ballato, ma ha incuriosito (almeno me) col panciotto e la pochette, che riprendono l’antica scrittura di una mano sicuramente illustre. Shakespeare? Leonardo? La risposta al momento resta avvolta nel guanto del mistero.
Mi chiederete, va bene Mr VidaLoca, ma questi chi sarebbero? Quello a sinistra non lo conosco neanch’io, ma il signore a destra è David Emanuel, passato alla storia come autore del celeberrimo abbondantissimo abito da sposa con cui Diana sposò Charles. Dato il look casual escluderei che fosse tra gli invitati, però l’ho visto parlare ai microfoni di una tv. Si sa, queste sono occasioni imperdibili per chi si occupa di bridal fashion.
Vedi sopra. Però mostrando quel popò di gambe anche il vento inglese omaggia la futura regina. Direi chapeau! ma volerebbe pure quello.
Alla luce della notizia di oggi questa foto assume un significato molto speciale. Don’t worry nonna (I mean, Your Majesty) tutto a posto, pronipotino in arrivo!
Al termine del ricevimento nuziale offerto da Sua Maestà al Castello di Windsor ecco Mr e Mrs Brooksbank impegnati nel taglio della torta sotto lo sguardo attento di papà Andrew. Però diciamo la verità, da noi una torta così basta sì e no per una festa di diciotto anni, di quelle in cui si prevede che al taglio gli ospiti siano meno di cento. O ne siano rimasti sobri meno di cento.
Ecco chi ha vinto il Lady Violet Award. Tagliata la torta, terminato il ricevimento, i signori Brooksbank salgono in macchina e partono verso il futuro. Mentre babbo Andrew a) non vuole lasciare andare la sua bambina e tenta di trattenerla per l’abito, b) ha deciso di proporsi come paggetto ai prossimi matrimoni e dimostra la sua abilità nel gestire lo strascico della sposa, mamma Sarah sciorina tutta la sua classe di royal commoner. Infatti si è tenuta il sombrero ma si è tolta i tacchi e ha infilato i piedini in un paio di comodi mocassini flat. Sarah forever una di noi!
Con un comunicato ufficiale Kensington Palace ha annunciato oggi la gravidanza di Meghan. Nel frattempo la coppia ha iniziato il royal tour in Oceania, e questa mattina è atterrata a Sidney sotto la pioggia. Proprio questo viaggio è stato spesso preso in considerazione in relazione a una possibile gravidanza di Meghan, si tratta infatti di un tour piuttosto faticoso: 16 giorni, 4 quattro paesi (Australia, Fiji, Tonga, Nuova Zelanda), 76 impegni ufficiali.
Oltre allo stress fisico, c’è anche da considerare il rischio per la futura mamma di contrarre il virus zika, un pericolo reale soprattutto nelle isole del Pacifico. A tal proposito il Palazzo ha assicurato che sono state prese le necessarie informazioni sanitarie e prevista ogni precauzione; è possibile quindi che il programma subisca delle variazioni e il Duca di Sussex affronti in solitaria qualcuno degli impegni previsti, col risultato di moltiplicare la risposta mediatica, trasformando un prevedibile successo in un assoluto trionfo. Nel frattempo Harry ha ricevuto dalla Regina una nomina prestigiosa; dal 13 ottobre è diventato personal aide-the-camp della sovrana, incarico ricoperto anche dal Principe Philip, il Duca di Kent, Prince Charles, Prince Andrew, Prince Edward, il Duca di Cambridge e dai due mariti di Anne: il Capitano Mark Phillips, e Sir Tim Laurence.
Il comunicato ufficiale parla genericamente della primavera dell’anno prossimo. La Duchessa di Sussex ha sicuramente superato le dodici settimane: di solito infatti una gravidanza – pure tra comuni mortali, non solo nelle famiglie reali – viene annunciata alla fine del terzo trimestre, generalmente considerato il più a rischio. Con Kate si è dovuto anticipare tutte e tre le volte perché i disturbi causati dall’iperemesi gravidica l’hanno costretta ad annullare degli impegni già presi. Meghan in effetti potrebbe anche essere un pochino più avanti, visto che l’annuncio è stato dato dopo le nozze di Eugenie, sicuramente per dare anche a questo evento la giusta visibilità. Poi è vero che molte volte ha indossato abiti che hanno fatto gridare al baby in arrivo, ma direi che i primi indizi concreti si sono materializzati venerdì al royal wedding: troppo pesante e morbido il cappottino – tenuto sempre semiaperto – più “fisico” del solito l’affetto del marito, più cauti i suoi movimenti (e fatemelo dire, a rischio di diventare noiosa) veramente troppo ingovernabili i capelli. Alla luce di ciò che sappiamo si può dunque ipotizzare che il pupetto o la pupetta arriverà in aprile, giusto in tempo per festeggiare il primo compleanno del cuginetto Louis e rendere ancora più allegro il novantatreesimo della bisnonna.