La foto del giorno – 29 agosto

Come preannunciato da Kensington Palace, i Duchi di Sussex hanno ripreso l’attività dopo la pausa estiva, e questa sera sono al Victoria Palace Theatre per una rappresentazione del musical Hamilton dedicata a una raccolta fondi per Sentebale, l’associazione del principe Harry che si occupa di bambini africani vittime dell’AIDS. 6C71727D-D2FC-4B4B-A3DC-D4760FB17DF0 Meghan ha optato per il total black: miniabito a giacca del brand canadese Judith&Charles, clutch rigida e décolletées in tinta. Diciamo la verità, peccato che non possa vestire più spesso di nero, perché le dona assai; e data l’occasione un abito sopra al ginocchio non è affatto fuori luogo, così come lo chignon spettinato. Si conferma la preferenza per marchi che vengono da paesi del Commonwealth, in particolare dal Canada, dove la duchessa ha vissuto per alcuni anni. Si conferma anche un’attenzione ridotta alla perfetta sartorialità, ma Meg ha ancora l’età e il fisico per potersene infischiare. E un tocco di imprecisione, contrapposta alla ricerca di perfezione della cognata Kate, potrebbe essere un suo punto di forza. Lady Violet approva.

Harald e Sonja, una favola a lieto fine (parte prima)

Queen-Sonja-Harald-1

(Ph. Camilla Damgård / Maihaugen)

Oggi i sovrani di Norvegia, Harald e Sonja, festeggiano le nozze d’oro. Celebrazione low profile con cerimonia in chiesa alla presenza della famiglia e di 200 fortunati sudditi. Un amore il loro che è una vera favola a lieto fine, e come ogni favola che si rispetti anche questa comincia così.

C’era una volta un paese incantato tra i ghiacci, col sole a mezzanotte e l’aurora boreale. Dopo secoli in cui avevano fatto parte di altri regni – Danimarca, Svezia – all’inizio del secolo scorso gli abitanti di quel paese vollero un re tutto per loro, andarono a cercarselo e lo trovarono tra i principi danesi. Haakon VII e fam Il prescelto si chiamava Carl, aveva trentatrè anni e due caratteristiche importanti: era sposato con una principessa inglese, nipote della regina Victoria e figlia del futuro re Edward VII, e aveva già un figlio, il piccolo Alexander, nato due anni prima a Sandringham.  Il 18 novembre 1905 Carl diventa Re di Norvegia col nome di Haakon VII, sua moglie è la regina Maud, e il piccolo Alexander è ora il principe ereditario Olav. La nuova Norvegia indipendente conosce progresso e prosperità, il principe Olav cresce e a 26 anni sposa una cugina, la principessa svedese Martha. Nascono prima due bambine, Ragnhild e Astrid, e finalmente, il 21 febbraio 1937 l’agognato maschio, che viene chiamato Harald. HISTORISKEBILDER L’anno seguente la regina Maud muore.  Sull’Europa intanto si addensano venti di guerra e la Norvegia, nonostante sia neutrale, viene invasa dalle truppe tedesche. Il re e il principe ereditario tentano di opporsi ma sono costretti a fuggire a Londra, da dove guidano la resistenza (per ringraziare il Regno Unito dell’ospitalità e del sostegno, ogni anno arriva dai boschi norvegesi il grande albero di natale che si ammira a Trafalgar Square). La principessa ereditaria Martha e i bambini invece vanno prima in Svezia, poi a Washington, ospiti del presidente Roosevelt.  Finita la guerra la famiglia reale torna ad Oslo e il peggio sembra essere passato. Dopo poco però la giovanissima primogenita Ragnhild si innamora di Erling Lorentzen. Il giovanotto è un ottimo partito: affascinante, ricchissimo e pure eroe di guerra, ma agli occhi degli augusti genitori ha una mancanza insormontabile: viene da una famiglia sicuramente molto abbiente (i Lorentzen sono armatori) ma irrimediabilmente borghese, è dunque inadatto a impalmare una fanciulla nelle cui vene scorre il più puro sangue reale.  Sei anni dura il braccio di ferro finché la principessa ottiene il consenso alle nozze, che vengono celebrate il 15 maggio 1953. I genitori probabilmente capitolano in considerazione del fatto che non toccherà a Ragnhild salire sul trono, dunque dinasticamente le nozze non sono così importanti; e forse pesa anche la salute della madre di sposa, malata di cancro. Martha muore un anno dopo, lasciando Olav vedovo, proprio come il padre Haakon. Tre anni dopo muore anche il vecchio re, Olav V sale al trono e il ventenne Harald è il principe ereditario. Olav V e fam In assenza di una regina è la secondogenita Astrid a farne le veci come first lady. Il padre si aspetta da lei un matrimonio adeguato, e l’ha anche spedita a bordo dell’Agamemnon per la famosa crociera dei re organizzata dai sovrani greci (ufficialmente per rilanciare il turismo nel loro paese, ufficiosamente per far incontrare i giovani principi europei, e magari combinare qualche matrimonio, a partire da quelli dei loro figli). A Olav va male anche stavolta: esattamente come la sorella, anche Astrid si innamora di un borghese, Johan Martin Ferner, medaglia d’argento nella vela alle olimpiadi di Helsinki del 1952. Anche in questo caso, dopo litigi musi lunghi e vere e proprie ribellioni alla fine Olav cede, e la principessa sposa il suo cenerentolo il 12 gennaio 1961; tra gli invitati ci sono anche Margaret e Tony Armstrong Jones, marito e moglie da sette mesi. Ora tutta l’attenzione è su Harald, e da lui ci si aspetta un matrimonio regale; d’altra parte le principesse non mancano: ci sono Sofia e Irene in Grecia, Benedikte e Anne Marie in Danimarca, in Svezia addirittura delle tre Haga Princesses sono ancora nubili, ci sono ragazze in età da marito in Olanda e in fondo pure Maria Gabriella di Savoia… sonja giovane

Ignora, il re, che il cuore di Harald è già impegnato: a casa di amici ha conosciuto una ragazza che si chiama Sonja, Sonja Haraldsen. E indovinate? Non ha neppure una goccia di sangue blu.

A domani per la fine della storia!

(la potete leggere qui Harald e Sonja, una favola a lieto fine (parte seconda) )

 

 

 

 

 

 

 

 

News – visita di stato francese in Danimarca

Primo giorno ieri della visita del presidente Macron in Danimarca, occasione significativa non solo a livello diplomatico ma anche personale e familiare, dato che il defunto principe consorte era francese, e dal 2008 gli eredi di Margrethe portano anche il titolo di Conti di Montpezat.Danish-Royal-Family-3

In rosso sia la première dame Brigitte sia la principessa ereditaria Mary, che non è mai una situazione piacevole. Più adatta all’occasione la prima, con un completo dress+coat scarlatto, scarpe nere (come i bottoni del soprabito) e borsa rossa. Saranno i capelli sempre troppo gonfi e arruffati, saranno i volumi, ma anche quando è vestita bene la première dame non è mai davvero elegante. Al contrario di Mary, che ha bellezza e classe sufficienti a salvarla in ogni situazione, comprese mise non particolarmente indovinate, come in questo caso. L’abito in georgette di Raquel Diniz è un po’ troppo formale per l’occasione e il modello – soprattutto se abbinato a quello chignon basso e pesante – fa tanto quadro antico. Certo che tanto è impeccabile lei, quanto è stropicciato il marito, mentre Macron non ha ancora fatto il passo da fighetto a Presidente. Perfetta la regina, una sinfonia di bianco e grigio.Joachim-Marie

Banalotta in rosso e nero – blusa nuova, gonna riciclata – ma graziosa e di ottimo umore la francese Marie, seconda moglie del principe cadetto Joachim, che la scorta fiero, con cravatta abbinata. 

Archiviata la giornata arriva finalmente il momento clou: la cena di gala. E quando il gioco si fa duro le signore danesi sanno senz’altro come si gioca. _han0191  Marie indossa uno degli abiti più belli mai visti su di lei: splendido il colore, molto donante il modello. Gli occhi di tutti però erano puntati sulla sua testolina dove troneggiava una nuova tiara: un intreccio di diamanti con al centro uno zaffiro. Nuova acquisizione, prestito o regalo per i dieci anni di matrimonio?

Quanto a Mary abbiamo già visto, è veramente una che sa how to dress to impress_han9923

In questo caso ha scelto uno scenografico abito bianco e nero del danese Lasse Spangenberg. Il monospalla è la base perfetta per la fascia dell’Ordre Nationale du Mérite (un unico appunto: quella è la fascia per gli uomini, infatti è identica a quella che porta il marito, mentre di solito le signore ne indossano di più sottili). Tutto passa in second’ordine però al cospetto della tiara di diamanti e rubini, pezzo forte della favolosa parure che comprende anche due fermagli per capelli, una spilla, orecchini e un importante collier. Data l’occasione, è interessante ricordare che la parure ha origine da un set acquistato dal Maresciallo Bernadotte e indossato dalla moglie Désirée all’incoronazione di Napoleone (o donati direttamente da Napoleone a Désirée). Quando i due divennero sovrani di Svezia portarono ovviamente con sé anche questi gioielli, che poi raggiunsero la Danimarca nel 1869, quando la svedese principessa Louise sposò il futuro re danese Frederick VIII. La sposa ricevette la parure come dono di nozze dalla nonna, la regina Josephine, che di Désirée era stata la nuora.

Francia Danimarca gala

Sua Maestà – in un regalissimo viola scuro –  ha optato per le perle, e ha indossato la Pearl Poire Tiara, completandola con orecchini, collier e un favoloso devant de corsage che ferma la fascia scarlatta della Gran Croce dell’Ordre de la Légion d’Honneur, massima onorificenza francese.

brigitte macron danimarca

E la Première Dame? Lei ha deciso di interpretare Barbie Star Trek.

Live long and prosper, un saluto vulcaniano a voi!