A Royal Goddess

Ho pensato che l’apparizione di Catherine questa sera ai BAFTA più che un semplice aggiornamento si meritasse un post intero. Partiamo dall’alto?

I capelli sono intrecciati in uno chignon morbido che non solo le dona assai, ma accentua pure l’immagine da dea greca; gli orecchini di brillanti con perla pendente appartenevano a Diana, e infatti tradiscono un po’ lo stile fine anni ’80/inizio ’90. Non sono i miei preferiti ma qui funzionano, accidenti se funzionano! cate bafta 2 19L’abito monospalla in chiffon bianco, accessoriato con scarpe Jimmy Choo, è di Alexander McQueen, Maison di fiducia; bello, scenografico, perfetto e per l’occasione “cinematografica”, non ricorda un po’ lo stile di Grace Kelly in Caccia al Ladro? cate bafta back 19Meraviglioso anche visto da dietro, in una fotografia che mostra tutta la bellezza della pettinatura. Se proprio devo muovere un appunto (sennò che ci sto a fare?) forse non avrei messo i fiori sulla spalla. L’abito ha una linea talmente pulita che mi chiedo se “nudo” sarebbe stato meglio; in compenso la presenza dei fiori mi ha riportato alla memoria un’altra mise della Duchessa, questa, indossata al birthday party per i 70 anni del suocero a Buckingham Palace.

cate charles birthday

(Ph. James Whatling)

Naturalmente siamo nel campo della pura speculazione perché dell’abito si vede giusto un dettaglio, però anche questo è un monospalla con fiori applicati, simile la pettinatura e se non proprio simili gli orecchini sono comunque importanti e pendenti.

Queen's Quatrefoil bracelet

(Ph. Getty Images)

Ecco a proposito di gioielli, impossibile non notare il bracciale di diamanti al polso destro della duchessa. È il Quatrefoil Bracelet, in cui si insegue una teoria di quadrifogli, ciascuno composto da cinque diamanti, che Sua Maestà ha probabilmente ereditato dalla Queen Mother e che ha già prestato più di una volta a Catherine. L’incertezza è data dalla presenza nello scrigno reale di più di un bracciale con lo stesso motivo a quadrifogli; capite? Ne hanno più di uno!

A questo punto nasce spontanea una domanda: ci sarà rimasto qualcuno interessato ai vincitori dei BAFTA?

Volete vedere l’abito in movimento? Qui trovate il video https://twitter.com/BAFTA/status/1094670082477821953

La foto del giorno

Abbiamo aspettato tutta la giornata ma ne valeva la pena: i Duchi di Cambridge sono appena arrivati alla serata dei premi cinematografici BAFTA –  gli Oscar britannici – di cui William è presidente. baftas 2019Sfidando l’acquazzone che imperversa su Londra e il freddo di febbraio Catherine è apparsa così, una dea.

Vi rimando a più tardi, aggiornando appena avrò altre notizie, ma la prima foto non potevo non mostrarvela. A dopo!

Abiti, dicevamo? (2)

Franca Sozzani ha diretto Vogue Italia per ventotto anni fino alla sua scomparsa, il 22 dicembre 2016. Col suo senso dello stile, lo spirito innovatore, la curiosità, la creatività, l’amore per la bellezza femminile in ogni sua forma – filtrati attraverso una solida cultura – ha influenzato la moda come poche altre persone al mondo, contribuendo tra l’altro all’affermazione planetaria del made in Italy. franca-sozzani-matrimonio-pierre-beaDa domani troverete in vendita su yoox.com una selezione di pezzi del suo straordinario guardaroba: oltre 500 tra accessori, capi haute couture e prêt-à-porter. Un’operazione voluta dal figlio Francesco Carrozzini per finanziare il Franca Sozzani Fund for Preventive Genomics, progetto di ricerca sulla prevenzione delle malattie del Brigham and Women’s Hospital di Harvard.

I capi in vendita saranno organizzati in cinque aree tematiche: The Black Tale, The Dream Dimension, The Eclectic, The Londoner, The Unconventional.

Indovinate quale di queste aree attrae di più Lady Violet! Ecco, considerando però quant’era minuta e sottile la Franca cosa potrei mai acquistare? Giusto un portafogli.

Edito da Assouline domani uscirà anche il libro Franca: Chaos and Creation, immediatamente disponibile online; l’obiettivo è quello di riuscire a finanziare per i prossimi tre anni anche una cattedra presso la Harvard Medical School, in memoria dell’indimenticabile Franca Sozzani.