LA VIE EN ROSE Se avevate dubbi sul colore della prossima stagione, la risposta arriva chiara da Los Angeles: il rosa. Non solo il living coral scelto da Pantone come simbolo dell’anno ma ogni sfumatura, dal ciclamino al cipria fino al lilla. Tonalità che si ritrovano tutte nella mise di Dame Helen Mirren; l’abito in chiffon è Schiaparelli, la maison che inventò lo shocking pink; favoloso, le dona moltissimo e lei lo indossa con divertita eleganza, che vogliamo di più? Chic
Arriva, premia e chiude. Tocca a Julia l’onore di incoronare la pellicola regina degli Oscar, Green Book, e quello di dimostrare che Elie Saab sa fare anche abiti senza usare il pizzo. Risultato banalotto ma piacevole. Chic
Con grazia, senza disturbare e senza mettere in disordine ha attraversato il red carpet Marie Kondo-san, che a furia di buttare probabilmente ha buttato via anche le curve. Anche per lei, in Jenny Packham, vale la prima regola del drappeggio, tenendo magari presente anche che l’incarnato orientale non splende con questo rosa polveroso. Boh
Temendo di non essere notata Angela Bassett sceglie un abito fucsia fosforescente di Reem Acra – che se noi non sappiamo chi sia una ragione ci sarà – caratterizzato da un’enorme propaggine sulla spalla destra, con uno spacco che sale sulla coscia fino a incrociare la massa di capelli a stento trattenuti in una pony tail bassa. Che dire, quando spiegavano che less is more Angela probabilmente era a casa malata. Shock
Quest’abito, indossato da Maya Rudolph, ha ricevuto molte critiche, spesso accompagnate dal commento eh, ma la moda italiana… Eh, ma questa è moda italiana, Giambattista Valli per la precisione, che crea con una seta bella ma rischiosa un abito impossibile, che richiederebbe fisico e attitude – meglio entrambi, ma almeno uno è indispensabile – così no, sorry. Shock
Una delle mise che mi sono piaciute di più: Gemma Chan in Maison Valentino; tipico abito che si ama o si odia, eccessivo senza eccessi (ma con tasche, dove sembra l’attrice avesse messo dei biscotti!); impagabile l’aria imbronciata. Chic
Senza dubbio Brandon Maxwell vince l’oscar per gli abiti più brutti del red carpet. Dopo aver mortificato Melissa McCarty infierisce su Sarah Paulson, che abbiglia con un gonnellone azalea agganciato a una mantellina buona per la tinta dal parrucchiere, che per di più fa sparire le spalle della malcapitata, e per contrasto la testa diventa enorme. Ignobile. Shock
DEMONI E DEIIn rosa cipria anche la coppia LisaBonet-Jason Momoa, divisi da 12 anni e 40 centimetri ma uniti dall’amore, da due figli e dalle scelte di stile. Entrambi indossano Fendi, per lei un abito che mischia tessuti e colori esaltando l’unicità della sua esotica bellezza, per lui uno smoking in nuance, creato appositamente. Cool
Serena Williams non recita (almeno per ora), gioca a tennis, ma interpreta bene l’abito da sera Armani Privé: la gonna è splendida, il volant verticale dona movimento e il taglio le fa una vita sottilissima. Il bustino ha il suo punto focale nel luminoso inserto amaranto, peccato che sia veramente troppo stretto, e si veda. Goddess
E a proposito di dee, l’arrivo di Ashley Graham sul red carpet deve aver fermato qualche pacemaker, oltre a riempire di sacro orgoglio ogni signora curvy sulla faccia del pianeta. Zac Posen ha creato il perfetto abito a sirena che scolpisce ed esalta ogni curva. 48 is the new 38
Se Ashley ha sfidato le convenzioni esibendo la bellezza del suo corpo pieno, Billy Porter è andato oltre, prendendo di petto un altro dei grandi tabù di Hollywood, l’identità sessuale. E lo ha fatto presentandosi in abito da sera, nel senso di un’immensa gonna di velluto nero sotto un rigoroso tuxedo; non un uomo vestito da donna, ma un uomo con la gonna, una sorta di creatura fantastica, un favoloso centauro. LBD Large Black Dress
Menzione d’onore per Selma Blair, che ha partecipato al party di Vanity Fair indossando un abito Ralph & Russo Couture a teli di chiffon di diversi colori con un accessorio insolito, un bastone. È la prima uscita pubblica dell’attrice dopo che le è stata diagnosticata una forma aggressiva di sclerosi multipla. Braveheart
La bionda d’oro di Hollywood Charlize Theron si è presentata con un inedito bob castano che esalta il colore freddo dell’abito Dior Couture. Una linea semplice, quasi monacale, con l’unico dettaglio della linea acuta delle spalle, svela sul dietro la schiena completamente nuda con l’abito che si allunga in uno strascico, come se il tessuto che manca sul dorso fosse dolcemente scivolato a terra. Non solo couture, anche architecture. Back to perfection
Stessa pettinatura e stesso modello per un’altra divina, Irina Shayk il cui abito nero Burberry non ha la stessa costruzione rigorosa del Dior di Charlize motivo per cui, per evitare che l’abissale scollatura dorsale se ne vada per i fatti suoi, è stato necessario inserire una cinturina, che ha il vantaggio di rendere l’abito più intrigante (però le frange dorate sul nero fanno funeral home). Insomma, l’uno è più elegante, l’altro più piccante. Spice girl
Concludiamo questa lunga rassegna con Miss Germanotta, Lady Gaga, la quale ha cambiato varie mise nere tenendo però sempre salde due cose: il total black e il collier Tiffany col favoloso diamante fancy da 128 carati allacciato al collo. Sul red carpet veste Alexander McQueen, un abito anni ’50 col dettaglio dei fianchi arricchiti da una particolare sagomatura, guanti lunghi stile Gilda e il tocco personale della pettinatura a banana sulla sommità della testa. La mise non è eccezionale, lei lo è. Diva
P.S. la coppia, forse solo immaginaria, Bradley-Gaga, separata dalla donna di lui guardingamente seduta tra loro mi ha ricordato questo: https://www.youtube.com/watch?v=8U5EcoyWUAw
Qui la prima parte del post Chic shock e boh – Oscar edition (parte prima)
Lady Gaga non si dscute si ama! Quindi per portare il.celeste pervinca bisogna essere castane? Oltre ad avere il fisico di Charlize intendo…
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penso che quella tonalità così fredda avrebbe stonato un po’ col suo biondo, che era un caldo dorato, probabilmente su un’altra bionda starebbe benissimo. poi devo dire che Charlize a me piace più bionda.
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A me piace sempre!
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Anche a me, molto. E’ proprio una dea.
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