A Royal Calendar – 21 luglio 2013

A seguito dell’abdicazione del padre Albert II, il Duca di Brabante Philippe diventa il settimo Re dei Belgi. La cerimonia è molto semplice: un giuramento davanti alle Camere riunite. Infatti in Belgio non esiste fisicamente nessuna corona da indossare, e lo stesso titolo del sovrano, Re dei Belgi e non Re del Belgio sembra alludere al concetto di primus inter pares piuttosto che quello di signore di un territorio.

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Quando nasce, il 15 aprile 1960 – nove mesi esatti dopo il matrimonio dei genitori – Philippe Léopold Louis Marie è “solo” un principe belga, figlio di Albert di Liegi, fratello minore del re, e della sua bellissima, giovanissima, italianissima moglie, Paola Ruffo di Calabria. Il giorno in cui il bimbo compie otto mesi re Baldovino sposa Fabiola de Mora y Aragón, e tutti si aspettano che presto avrà la sua discendenza. Purtroppo, com’è noto, la coppia non riesce ad avere dei figli e Philippe comincia a studiare da re sotto la guida dello zio, che lo considera il suo naturale successore.

philippe baldovino

Carriera militare, laurea in scienze politiche a Oxford, specializzazione a Berkeley, le immancabili attività sportive, la formazione del giovane principe procede su binari definiti quando il re, affetto dal morbo di Barlow, muore improvvisamente durante una vacanza in Spagna, e il trono passa al fratello Albert. Philippe ha 33 anni ed è ufficialmente il Principe di Brabante, titolo che spetta all’erede al trono belga. È un giovane uomo serio, educato, colto, sportivo, ma è solo, e tale resta ancora per qualche anno finché sulla scena non compare Mathilde d’Udekem d’Akoz.

belgian wedding

Lei è più giovane di 13 anni, è alta bionda e molto graziosa e fa la logopedista. Oltre al sangue blu – sua madre è una contessa polacca, il padre un barone poi promosso conte, che ha anche ricoperto vari incarichi politici – ha l’innegabile vantaggio di essere nata in Belgio, unica finora tra tutte le regine consorti, ed è una dote importante in un paese composto da due etnie, Fiamminghi e Valloni, che non sempre sono in armonia. I due si sposano il 4 dicembre del 1999, Philippe indossa l’uniforme della Regia Aeronautica Militare e la fascia viola dell’ordine di Leopoldo, Mathilde inaugura la lunga e non sempre felice collaborazione con la belga Maison Natan, che la seppellisce dentro un vestito con soprabito in stile medioevale-tendenza-gotico, corredato da quello che più che un bouquet sembra proprio un cespuglio. La salva lo splendido velo antico in pizzo, tesoro della famiglia Ruffo, trattenuto dalla tiara della compianta regina Astrid, la nonna di Philippe morta giovanissima. E, naturalmente, il dolcissimo sorriso. Nascono quattro figli: Elizabeth, Gabriel, Emmanuel ed Eleonore.

belgian family

La famiglia sembra molto affiatata e serena, i sovrani sono spesso fotografati coi quattro ragazzi, che hanno tutti i capelli biondi e i lineamenti delicati dei genitori, anche se nessuno sembra avere ereditato la raffinata bellezza della nonna Paola.

belgi padre figlia

La primogenita Elizabeth, diciassette anni a ottobre, un giorno succederà al padre grazie all’abolizione della legge salica che interdiva alle femmine l’ascesa al trono. Anche nelle fotografie ufficiali diffuse in questi giorni sembra una ragazza equilibrata e volitiva, per nulla spaventata dalla prospettiva di essere la prossima Regina Elizabeth. Regnerà magari per un tempo più breve ma con la stessa capacità dell’illustre omonima?

Un dubbio che speriamo di tenerci ancora a lungo, perché, come si dice in questi casi, lunga vita al re!

 

La foto del giorno – 21 luglio

charlotte manina

Avete ragione, non è esattamente una foto “del giorno”. Sappiamo che il battesimo di Louis è stato quasi due settimane fa, il 9; e abbiamo visto tutte le immagini in circolazione, sia quelle scattate e diffuse il giorno stesso, sia le fotografie ufficiali, rese pubbliche a una settimana di distanza, lunedì scorso. E questa è proprio una delle immagini ufficiali, o meglio un dettaglio. Ma è un dettaglio tenerissimo, perché mostra Charlotte nelle vesti di dolcissima sorella maggiore, tenere con delicatezza – e pure una certa energia – la manina del fratellino addormentato. Si conferma dunque ciò che la Regina aveva rivelato in una conversazione, quando alla domanda se George fosse un bravo fratello maggiore aveva risposto che era in effetti la sorella più piccola a tenerlo d’occhio occupandosi di lui, e non il contrario. Ora che Charlotte ha anche un fratellino minore, immaginiamo che eserciterà le sue prerogative con grande tenerezza corredata una certa inflessibilità.

Ma quanto ci piacciono questi piccoli Cambridge?