A quattro mesi dalle nozze – con un leggero anticipo rispetto a quanto accadde alla cognata – la Duchessa di Sussex ha affrontato il suo primo impegno senza il sostegno del marito partecipando all’inaugurazione della mostra Oceania alla Royal Academy of Arts. Occasione quanto mai indicata considerando che tra una ventina di giorni i duchi affronteranno un impegnativo viaggio proprio nel continente che affaccia sul Pacifico.
Sorridente e disinvolta la duchessa si è presentata in nero Givenchy, la stessa Maison che ha firmato il suo abito da sposa, e la prima impressione è che fosse un po’ overdressed per l’occasione, trattandosi di una mise da sera, anche se corta: abito nero con maniche semitrasparenti, drammatizzato da un inserto triangolare in velluto. Anche gli accessori – cintura in raso, clutch rigida – accentuavano l’aspetto serale dell’outfit. Ai piedi le Aquazzurra nere con fiocchetto sul tallone, già viste in varie occasioni.
In alcune immagini però la duchessa appare accanto a un signore in smoking, per cui ho pensato che quello fosse proprio il dress code dell’occasione, che magari prevedeva un dinner finale. Poi però ho scoperto che Meghan era andata via subito dopo l’inaugurazione, e ho visto che il signore in questione sotto al suo smoking aveva piazzato un bel paio di mocassini, per di più con nappina, ed è stato tutto chiaro. Niente dress code, niente dinner, semplice caso di overdressed per lei e stendiamo un pietoso plaid su di lui.
Considerazioni finali: Meghan è molto carina, e anche molto sottile, per cui è difficile che le stia male qualcosa. Però, per essere un abito di un brand così importante questo è veramente troppo unflattering. Monsieur Hubert de Givenchy – l’uomo che trasformò la graziosa Audrey nella favolosa Hepburn, donandole un immagine assolutamente chic e ancora incredibilmente moderna – questa roba non l’avrebbe fatta uscire mai dalla Maison. 
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