La foto del giorno – 21 settembre

È periodo di Fashion Weeks. A Milano la moda ha sfondato il perimetro del classico quadrilatero e dilaga in tutta la città, dopo aver invaso nei giorni scorsi le vie di Londra. Uno degli appuntamenti da non mancare assolutamente nella capitale britannica – per i fortunati che avevano ricevuto l’invito, ovvio – è stata la riapertura dello store Tod’s in Sloane Street, a Chelsea. Lo spazio preesistente è stato totalmente ristrutturato dalla architetto e designer iraniana India Mahadavi, che ha trasformato il precedente negozio del brand marchigiano in una sorta di ‘home from home’, ribattezzandolo The Sloane Apartment. kitty tod'sParterre ricchissimo di stelle, vip e aristocratici, su cui brillava la sfolgorante bellezza di Lady Kitty Spencer (qui tra i padroni di casa Andrea e Diego Della Valle), già testimonial Dolce&Gabbana e Bulgari, che si sta affermando come una delle più seducenti ambasciatrici del Made in Italy.

Conoscete Sloane Street? Parte da Knightsbridge, poco lontano da Harrods, e sbocca in Sloane Square. La strada e la piazza sono da più di un secolo il palcoscenico dove si muovono i londinesi ricchi, giovani, possibilmente eleganti, magari pure famosi. Il Cadogan Hotel, dove fu arrestato per sodomia Oscar Wilde, è proprio qui.

Negli anni ’70 questa comunità uniforme per modi e mode, famiglie e scuole, fu identificata come una vera e propria tribù, e i suoi appartenenti ribattezzati Sloane Rangers (o semplicemente Sloaneys). E chi era una delle più famose Sloaney? la zia di Kitty, Diana Spencer. Che a sua volta fu testimonial di Tod’s attraverso la borsa la D bag, che i Della Valle le dedicarono e lei portava spesso (ne abbiamo parlato qui Style file: Diana Principessa di Galles (terza parte) ). La bella Kitty riceverà lo stesso omaggio?

P.S. Kitty in cappotto giallo croco è la dimostrazione che non è vero che il giallo sta male alle bionde. Per il décolleté invece bisogna attrezzarsi autonomamente.

A Royal Calendar – 21 settembre 2013

Il prossimo royal wedding si avvicina a grandi passi, dunque preparatevi a tre settimane ad alta densità nuziale!

Oggi celebriamo le nozze di legno di Felix, secondogenito dei Granduchi del Lussemburgo, con Claire Ladermarcher. nozze claire felix 6 Le nozze furono celebrate in Provenza – regione in cui sia la famiglia granducale sia i tedeschi Landermarcher hanno delle belle proprietà – il rito nella basilica di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, e il ricevimento nel vicino convento reale.  Ancora oggi la coppia vive coi due figli in Provenza, dove gestisce un’azienda vinicola. Presenti qua e là dei tocchi provenzali anche durante la cerimonia; il più grazioso? Le fedi presentate su un letto di lavanda, al posto del solito vassoietto/cuscinetto. nozze claire felix 7 La sposa era in Elie Saab, Maison che spesso serve le signore del Granducato. Bello l’abito di pizzo, anche se certo non innovativo, bellissimo il diadema floreale con piccoli fiori intrecciati a pampini e tralci di vite, già indossato per le nozze dalle quattro figlie della granduchessa Charlotte. nozze claire felixLook opposti per le madri degli sposi: sobria la mamma di lei, shocking quella di lui. Scelta senza rischi per la signora Ladermarcher: un classico abito chiaro e neutro (Dior), peccato che le maniche – o meglio, la loro assenza – evidenziasse le braccia un po’ provate dall’età, e la combinazione cappello spiaccicato+frangetta sottolineasse una certa  somiglianza con la signora Pina Fantozzi. All’opposto, la granduchessa Maria Teresa in soprabitino+cappellino+scarpettine in uno shocking pink che avrebbe fatto impazzire Madame Schiaparelli. E dire che secondo le cronache trattavasi di creazione firmata da Giorgio Armani, il re del greige e dell’understatement.

nozze claire felix 8La cognata Stéphanie, moglie dell’erede al trono Guillaume, era invece in acquamarina: vestaglietta in pizzo su fourreau di seta (spero), con un cappello di forma indefinibile che le dava un aspetto vagamente – ma molto vagamente – settecentesco. La pochettina rigida e il sandaletto spuntato con calza 70 denari sono francamente l’ultimo dei problemi. Peccato, perché ha una figura gradevole e belle gambe, e potrebbe permettersi assai di più.

 

 

 

Se però parliamo di copricapi di forme particolari, il premio l’ha vinto lei. nozze claire felix 3 Beatrice Borromeo, non ancora Casiraghi, stravolgeva la semplicità del tailleur pantaloni Armani – scelta che personalmente non amo per un matrimonio del genere, né per un matrimonio in generale –  con questo set di antenne, partorite dal genio di Philip Treacy. Favoloso.