Martedì pomeriggio, Royal Lancaster Hotel, Londra. Si celebrano i WellChild Awards, un premio per quei bambini che affrontano con coraggio e determinazione le gravi patologie di cui soffrono. L’attesa è tutta per gli ospiti d’onore, i Duchi di Sussex. Loro arrivano, ed è subito anni ’70.
Lui sfoggia un completino color carta da zucchero che avrebbe fatto la felicità di molti ragazzi di ieri. Lei indossa un tailleur nero con pantaloni a zampetta (Altuzarra) e top di raso lucido (Deitas), tacchi a spillo (ancora Altuzarra) e clutch (Stella McCartney). Lui ha ereditato una certa scanzonata figaggine da nonno Philip, il carisma e l’empatia da mamma Diana, ma non l’eleganza di papà Charles; poco male, in fondo poteva andare pure peggio.
Lei non ha trovato ancora la chiave giusta per le sue mise, e non ha trovato ancora l’equilibrio con la vita precedente; il total black comunque dovunque e a qualunque ora è chic a New York, meno nella più formale Europa, meno ancora nell’ancor più formale regno di Sua Maestà. Il tuxedo nero l’abbiamo promosso la scorsa settimana, perché era indossato in modo più malizioso, metteva in evidenza le sue doti, e per una serata a teatro poteva andare, in questo caso è una scelta un po’ vorrei ma non posso. Invece puoi Meghan, accidenti se puoi! Però basta con questo chignon moscio – segnalo che parte della stampa inglese è passata dalla definizione di messy bun (chignon disordinato) a quella di loose bun (chignon sciolto proprio) – cambiamo qualche volta, dai.
Detto questo, la coppia è sembrata rilassata, sorridente e affiatata, il che ci riempie di gioia e di speranza che il nostro ginger boy abbia davvero trovato la felicità.
E quando uno coi bambini sa comportarsi così, che vogliamo di più?
P.S. naturalmente Lady Violet potrebbe aver preso un abbaglio, e la citazione degli anni ’70 potrebbe essere non solo voluta, ma anche tremendamente. cool. In fondo per il prossimo Autunno/Inverno si sta preparando un’invasione, e le nostre strade saranno inondate del colore più di moda in quegli anni, e poi opportunamente dimenticato. IL RUGGINE!
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